Archivio per tag: Giuseppe Zigliotto

I 58.000 soci ingannati dalla BPVi per Il Fatto messi in mezzo anche da "pezzi interi della classe dirigente veneta...". Potevano non sapere Luciano Vescovi a Vicenza e Achille Variati qui, in provincia e in Italia?

Venerdi 17 Giugno 2016 alle 22:11
ArticleImage Scrive Walter Gabbiati su la Repubblica di oggi, 17 giugno, che secondo "l'ispezione della Banca centrale europea (sulla Banca Popolare di Vicenza, ndr), condotta tra il 26 febbraio e il 3 luglio 2015 e conclusasi con una relazione di 103 pagine che non lascia scampo agli ex vertici della Banca" sono "ben 58mila azionisti, tra vecchi e nuovi", sui 118.000 totali, quelli che "non risultano in linea con le normative Mifid, la direttiva europea (Market in Financial Instruments directive) che, tra le altre cose, impone di classificare i clienti in modo adeguato per fornire loro servizi finanziari appropriati...".  E oggi tutti i media nazionali mettono in copertina Vicenza, che tra l'altro rischia che l'Unesco la cancelli dall'elenco dei suoi "tesori" a causa del cemento che l'ha sommersa durante le ultime amministrazioni e per le opere previste per l'Alta Capacità, anche per il primo (e speriamo ultimo) suicida "da BPVi" che fa parte di quei 58.000 "indotti in errore".

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Categorie: Banche

Il Fatto: Antonio, morire per la BPVi. E per un sistema da azzerare subito dopo che ha "sbancato la città", complici tutti i politici del ventennio di Gianni Zonin & c.

Venerdi 17 Giugno 2016 alle 02:09
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Non avremmo certo pensato di dover piangere un morto suicidato (leggi di seguito l'articolo de Il Fatto Quotidiano) nel giorno in cui arrivano le prime copie cartacee del nostro libro testimonianza "Vicenza. La città sbancata. Quello che dovevate sapere sulla Banca Popolare di Vicenza noi ve lo abbiamo detto. Da sempre" a differenza, noi lo urliamo, di certa carta stampata di Vicenza e di tutti quelli che ci scrivono, dai vertici all'ultimo dei collaboratori. Presso la redazione di VicenzaPiù in viale Milano 31, nelle edicole Fenagi di Vicenza, nelle migliori librerie e tramite Amazon noi distribuiremo il nostro libro piangendo. Ma, se una cosa così, il suicidio di Antonio Bedin, è terribilmente successa, i responsabili, anche questo urliamo a chi non vuol sentire, non sono solo Gianni Zonin, Giuseppe Zigliotto, Samuele Sorato, gli altri indagati, gli altri membri del loro Cda e i dirigenti complici nell'aver creato il dramma ma anche il Cda attuale che nulla o troppo poco ha fatto per attenuarlo.

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Il futuro sindaco di Vicenza, Achille Variati: sarà uno dei nostri! A "coccolare" Zonin, Maltauro, Zigliotto, Marzotto... e tollerare i Rosini & c.? Povero Bulgarini anti casta!

Lunedi 13 Giugno 2016 alle 01:14
ArticleImage Se Jacopo Bulgarini d'Elci aveva denunciato addirittura in sala Bernarda che "a Vicenza c'era un oggettivo sistema di potere" di cui nessuno parlava e che nessuno denunciava prima di essere subito silenziato politicamente e mediaticamente sull'argomento, ben poche speranze gli rimarranno di poter avere il supporto del sindaco attuale per la sua candidatura a primo cittadino di Vicenza nel 2018 dopo aver letto oggi sulla stampa locale l'altalena di affermazioni e le precisazioni perentorie di quello che ancora c'è qualcuno che lo considera suo mentore, Achille Variati. A un'assise dem di ieri, sabato 11 giugno, il sindaco ha infatti assicurato perentoriamente che «il nuovo sindaco, tranquilli, sarà uno dei nostri!». A scanso di equivoci, che associavano quell'uno dei "nostri" a un esponente del PD, escludendo così Bulga, Variati si è affrettato a dire, ridandogli la speranza di un endorsement, che si riferiva alla «maggioranza tutta».

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Vescovi "ricambista" altrui, Albanese contro "Vicenza prigioniera del passato", Bulgarini boccia i poteri che lo silenziano, Dolcetta e Variati astensionisti: W Michela Morellato sindaco allora, zeru voti ma tanti... consensi

Giovedi 9 Giugno 2016 alle 22:29
ArticleImage Se Luciano Vescovi, neo proconsole in Confindustria di Giuseppe Zigliotto dopo essere stato fino al giorno prima vice presidente di Banca Nuova made in BPVi, ha spiegato, scrivevamo l'8 maggio, sulle colonne del giornale "gestito" da Confindustria Vicenza come "una delle cause principali (dello scandalo della fu Banca Popoalre di Vicenza, ndr) sia stata la mancanza di ricambio...", dopo l'atto di accusa in Sala Bernarda di Jacopo Bulgarini d'Elci, subito poi sielnziato dai poteri a cui, aveva detto, si erano prima inchinati tutti, oggi sul foglio cittadino Flavio Albanese, ex presidente della Fondazione Teatro di Vicenza, ha pollice verso contro Vicenza: "È una città prigioniera del suo passato. Osanniamo Palladio, dimenticando che era un eretico. A Vicenza prevale un potente conservatorismo. La città è cresciuta economicamente, non culturalmente...".

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Laudatio di Carlo Messina CUOA Executive Master of Finance: utile a tutti. In primis a Matteo Marzotto, grazie anche a Intesa membro uscente del Cda della BPVi di Zonin

Mercoledi 8 Giugno 2016 alle 09:02

Carlo Messina, Consigliere delegato e CEO di Intesa Sanpaolo e già docente universitario, ha ricevuto ieri, 7 giugno, dal CUOA Business School nella cornice settecentesca di Villa Valmarana Morosini e per mano del suo presidente Matteo Marzotto l’Executive Master Honoris Causa in Finance. Messina, rappresentante di uno dei primi gruppi bancari dell'eurozona, ha parlato nell'occasione anche di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca (qui ne abbiamo anticipato alcuni passaggi mentre qui ci sono le sue risposte alle nostre domande) ma ha tenuto anche la consueta Laudatio, che proponiamo qui integralmente, preceduta dalla cerimonia e dall'intervento di Matteo Marzotto. Siamo, infatti, convinti che molte delle "spiegazioni" e varie "annotazioni" del Ceo di Intesa Sanpaolo saranno utili a tanti nostri lettori ai quali stiamo dando da tempo quel supporto informativo sulla conoscenza finanziaria che spesso manca.

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Il sistema Zonin ha piegato Vicenza. Ma la "città ufficiale" non poteva non sapere quello che VicenzaPiù ha raccontato in sei anni e ora ha raccolto in "Vicenza. La città sbancata"

Domenica 5 Giugno 2016 alle 15:04
ArticleImage «Prestiti con "premio" in cambio di azioni così il sistema Zonin ha piegato Vicenza»: sotto questo titolo Franco Vanni, autore di due paginoni ieri sullo scandalo della Banca Popolare di Vicenza , racconta di nuovo e sempre su la Repubblica come sono stati costruiti i "finti" aumenti di capitale per oggi ammontanti a quasi un miliardo di euro. Nell'invitarvi a leggere a seguire* l'articolo ci e vi chiediamo dov'era e dov'è la Vicenza ufficiale, quella degli amici e degli amici degli amici di Zonin, da Giuseppe Zigliotto fino al leader indiscusso del territorio Achille Variati, che in un incontro avevamo addirittura messo in guardia sul presidente di Confindustria che lui diceva di ritenere "una persona valida e intelligente" e che, per essere vero e credibile leader, deve avere la capacità di capire e discernere?

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Lapide su Torre Bissara: 1778, cacciato Camerlengo Boldù, ladro dei soldi "di tutti". Oggi la Vicenza derubata da BPVi non dedica una lapide a Zonin, Zigliotto, Marzotto & c. ma premia "famiglie" del Beato di Gambellara

Giovedi 2 Giugno 2016 alle 16:15
ArticleImage "Andrea Boldù fu De S. Andrea fu bandito li III ottobre MDCLXXXXVIII per gravissimo intacco di cassa fatto nella Camera di Vicenza essendo Camerlengo in questa città": così è scritto su una lastra di marmo inserita nelle mura della Torre Bissara sita al centro di Vicenza (vedi foto) che ci ha incuriosito e indotto a cercare più informazioni sul Camerlengo ladro di soldi della città e perciò da questa scacciato con ignomina il 3 ottobre 1778. Ed ecco che sul sito "Miglioverde, la voce degli indipendentismi" leggiamo del trattamento riservato dalla "dominante" Repubblica di Venezia ai suoi pubblici ufficiali che si sono dimostrati infedeli: " Siamo esattamente al 3 Ottobre 1778 ed un alto funzionario dello Stato (nella repubblica di Venezia diversi magistrati sovrintendenti alle attività economiche portavano il titolo di Camerlenghi de Comùn) è bandito, perché si è impossessato di denari dell'erario, cioè di tutti, e ciò malgrado appartenga ad una delle famiglie patrizie che da sempre governano la repubblica..."

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Francesco Iorio: "risarcimenti ai soci BPVi scavalcati!". Ma il notaio Francesca Boschetti omette: denunciata per falso ideologico. La prova video: l'impegno è ancora più secco. Per la gioia dei soci e del... Fondo Atlante

Martedi 31 Maggio 2016 alle 20:53

«Stiamo ricostruendo l'ordine delle vostre richieste che non sono state evase, molti soci hanno lamentato la mancata esecuzione degli ordini di vendita delle azioni: chi è stato scavalcato sarà adeguatamente risarcito». La denuncia per falso ideologico, scrive il quotidiano locale, presentata da 14 azionisti della Banca Popolare di Vicenza tramite l'avvocato Renato Bertelle contro il notaio Francesca Boschetti per falso ideologico si basa su quella frase dell'Ad Francesco Iorio nell'assemblea del 5 marzo in cui la pronunciò, sostengono gli azionisti, senza che poi venisse riportata nella sintesi verbalizzata dal notaio, in cui "non si troverebbe cenno alla promessa di Iorio ma solo una generica disponibilità ad aprire tavoli". Ma la frase realmente pronunciata da Iorio è ben più precisa e impegnativa, di quella riportata prima, come siamo in grado di documentare in esclusiva assoluta nel video che qui vi proponiamo.

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Categorie: Banche, Giudiziaria

BPVi e Greco procuratore capo di Milano, la proposta: le indagini vadano a magistrati esperti in reati finanziari o si costituisca un'Autorità per supportare i vari Cappelleri

Martedi 31 Maggio 2016 alle 09:07
ArticleImage Lunedì ore 22.32. Aggiornamento martedì ore 9.07. Se sono andate in porto solo il 3% delle azioni di responsabilità intraprese da autori di reati finanziari appare illuminante una annotazione di Stefano Righi (nella foto con Maurizio Crema del Gazzettino). In occasione di un "corso seminario", organizzato dall'Ordine dei Giornalisti del Veneto e tenuto il 17 maggio scorso a Padova davanti  a 110 colleghi e alla presenza di un altro relatore d'eccezione, Renzo Simonato, direttore generale Nordest Intesa San Paolo, la nota firma del Corriere Economia nonchè autore del libro "Il grande imbroglio", da noi presentato a Vicenza, ha dichiarato: "Il motivo per cui certe indagini fanno fatica ad andare avanti è che per i reati finanziari servono competenze specifiche che non sono presenti nella gran parte delle procure d'Italia. L'unica veramente ferrata al riguardo è quella di Milano".
Renzo Simonato, direttore generale Nordest Intesa San Paolo - See more at: http://www.ordinegiornalisti.veneto.it/index.php?option=com_content&view=article&id=537:formazione-programma-settembre-ottobre-2015&catid=6:scuola-buzzati&Itemid=25#sthash.hibZq7wN.dpuf
Renzo Simonato, direttore generale Nordest Intesa San Paolo - See more at: http://www.ordinegiornalisti.veneto.it/index.php?option=com_content&view=article&id=537:formazione-programma-settembre-ottobre-2015&catid=6:scuola-buzzati&Itemid=25#sthash.hibZq7wN.dpuf

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"Visioni" diverse di Vicenza e del Vicentino: il quotidiano confindustriale vende pubblicità per una aspirante miss, il CorVeneto parla di migliaia di famiglie impoverite dalla BPVi

Domenica 29 Maggio 2016 alle 12:11
ArticleImage Chi non lo fa per mestiere, ad esempio i giornalisti stessi e i "produttori" di rassegne stampa, e legge, se lo legge, ogni giorno il "suo quotidiano" preferito per informarsi su feste, sagre, furti, tipicamente, di immigrati e profughi o di morti ammazzati e, over the top, di defunti con tanto di necrologi, non si rende conto di una contrasto evidente sulla carta stampata locale. Da una parte c'è l'attenzione che, ad esempio, dedica alle vicende e alle conseguenze dello scandalo della Banca Popolare di Vicenza il Corriere del Veneto, che, pure, per il 49% appartiene a un gruppo di imprenditori veneti tra cui Gianni Zonin. Dall'altra incombe sulla città e in provincia la coltre di silenzio e di omissioni che il quotidiano locale che fa capo a Confindustria Vicenza, la cui guida dall'indagato, per fatti di banca, Giuseppe Zigliotto è passata nelle mani del suo fido Luciano Vescovi, ha steso sul caso BPVi, che ha ridotto in povertà, prima, i suoi 118.000 e passa azionisti di cui circa il 40% di queste parti e, poi, in una prospettiva già in atto, tutto il territorio.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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