Paga comune,non parenti, per anziani poveri
Sabato 27 Marzo 2010 alle 13:57Gerardo Meridio, Consiglieri Pdl  Â
Riceviamo da Gerado Meridio e pubblichiamo
La giunta comunale sostiene che nel prossimo bilancio sono stati aumentati gli stanziamenti per il sociale, poca cosa rispetto alle vere scelte che sarebbero necessarie per andare incontro alle famiglia.
Vorrei ricordare che nella seduta di Consiglio Comunale del 4 marzo, assieme ai colleghi del PDL ho presentato un ordine del giorno che alla luce di numerose sentenze ed orientamenti assunti da altre realtà territoriali, chiede al Comune di Vicenza di applicare l'art. 3 co. 2 ter D.Lgs. 109/1998, e di conseguenza ai fini della determinazione delle modalità di contribuzione costo di prestazioni sociali agevolate a favore di persone con handicap permanente grave (quindi anche anziani non autosufficienti) bisogna tener conto della situazione economica del solo assistito e non già di quella del nucleo familiare
Quindi la legge prevede che sia il Comune e non i parenti a pagare la retta se le capacità economiche dell'anziano non bastano.
Abbiamo chiesto il rispetto della norma che da alcuni anni non si applicava in mancanza di un Decreto Ministeriale mai adottato, ma l'orientamento della giurisprudenza è chiaro: si applica la norma anche in mancanza del decreto ministeriale.
Per questo riteniamo che il Comune di Vicenza debba modificare il proprio bilancio adeguandolo alle previsioni legislative.
Con sorpresa, su un tema così delicato, abbiamo preso atto che la sinistra che governa la città con Variati e Giuliari ha votato contro l'ordine del giorno presentato dal PDL. Ciò a dimostrazione dell'attenzione reale che l'amministrazione comunale ha per gli anziani non autosufficienti a Vicenza.
Ho anche ricordato, con qualche imbarazzo dei consiglieri PD, che tale iniziativa è stata sostenuta anche dalla Senatrice del PD Donatella Porretti al Senato.
Il Consigliere Comunale
Gerardo Meridio
Allegato Ordine del Giorno
Consiglio Comunale di VICENZA
ORDINE DEL GIORNO
RETTE RSA, CHI PAGA PER GLI ULTRA SESSANTACINQUENNI NON AUTO SUFFICIENTI?
Il consiglio comunale di Vicenza, riunito il giorno 4 Marzo 2010 approva il seguente ordine del Giorno:
Premesso che:
Si allunga sempre di più la serie delle pronunce che riconoscono l'immediata precettività del principio di evidenziazione della situazione economica del solo assistito sancito dall'art. 3 co. 2 ter D.Lgs. 109/1998.
In particolare il TAR Milano, III Sezione, con ordinanza 9.1.2009 n. 10, ha confermato che, in base all'art. 3 co. 2 ter D.Lgs. 109/1998, ai fini della determinazione delle modalità di contribuzione costo di prestazioni sociali agevolate a favore di persone con handicap permanente grave bisogna tener conto della situazione economica del solo assistito e non già di quella del nucleo familiare.
I giudici milanesi fanno proprio e richiamano l'orientamento espresso dalle sentenze 10.9.2008 n. 4033 della IV Sezione del TAR Milano, e 11.1.2007 n. 42 del TAR Catania. Il TAR Catania, con sent. 42/2007, per primo aveva affermato che, nella parte in cui viene valorizzata la situazione economica del solo assistito, la norma può essere direttamente applicata, anche a prescindere dalla mancata adozione del D.P.C.M. in essa previsto, trattandosi di prescrizione immediatamente precettiva, che non necessita di disposizioni attuative di dettaglio; mentre con la sentenza 10.9.2008 n. 4033 la IV Sezione del TAR Milano aveva altresì messo in luce come la questione si inquadrasse nell'ovvio rispetto della gerarchia delle fonti del diritto, precisando che la mancanza di un atto amministrativo di natura regolamentare, che non è stato adottato a distanza di dieci anni dall'approvazione della norma di legge che ne autorizza l'emanazione, non può inibire l'applicazione di una norma che possiede in sé sufficienti caratteri di determinazione per essere suscettibile di applicazione anche in assenza della normativa di dettaglio. Significativamente, la Sezione, nell'accertare le ragioni di tale ritardo, evidenziava e censurava proprio il comportamento dei Comuni che, attraverso i loro enti associativi in sede di Conferenza unificata, avevano fatto resistenza all'approvazione dello schema di decreto predisposto dal Governo poiché ritenuto troppo oneroso.
Con una dettagliata ordinanza del 27.11.2008 n. 836, il TAR Brescia, si era ampiamente pronunciato anche in relazione alla compartecipazione al costo di servizi residenziali. La pronuncia riveste grandissima importanza perché nell'analizzare il rapporto tra disciplina ISEE e obbligo alimentare, offre la prima, completa, interpretazione dell'art. 8 L.R. 3/2008. Netta e ampiamente motivata l'analisi del TAR bresciano, per il quale dalla posizione di familiare tenuto agli alimenti non deriva l'obbligo di provvedere al pagamento delle rette o un diritto di rivalsa a favore dei comuni che abbiano già pagato. I giudici valorizzano l'inequivocabile disposizione dell'art. 2 co. 6 Dlgs. 109/1998 il quale precisa che le disposizioni sull'ISEE non attribuiscono agli enti erogatori la facoltà di agire nei confronti dei componenti il nucleo familiare dell'assistito ex art. 438 co. 1 c.c. il quale, in effetti, prevede che gli alimenti possano essere chiesti solo da chi versa in istato di bisogno e non è in grado di provvedere al proprio mantenimento e comunque devono essere fissati dall'autorità giudiziaria. Coerentemente, il TAR Brescia ha censurato altresì la prassi di far sottoscrivere ai familiari dell'assistito un impegno al pagamento dell'intera retta al momento dell'ammissione nella RSD confermando un proprio orientamento già espresso con sentenza 10.9.2008 n. 1102 nella quale aveva affermato che si tratta di contratti di cui sarebbe necessario verificare in concreto la validità , da un lato perché sono motivati dalla necessità di assicurare il ricovero (e quindi sottoscritti in una situazione di debolezza o soggezione contrattuale) e dall'altro perché potrebbero comportare l'assunzione di obblighi che superano la quota di compartecipazione dei cittadini a questo tipo di spese.
Tutto ciò premesso il Consiglio Comunale dà mandato al Sindaco e alla Giunta,
1. di predisporre adeguato previsione di spesa nel bilancio 2010 del comune perché siano rispettate le previsioni dell'art. 3 co. 2 ter D.Lgs. 109/1998 ed il comune integri il pagamento delle rette della persona non autosufficiente ultrasessantacinquenne, al posto dei familiari non tenuti al pagamento
2. di dare disposizioni agli uffici e all'IPAB di applicare la normativa sopra richiamata e quindi di tener conto della situazione economica del solo assistito e non già di quella del nucleo familiare assumendo a carico del comune la parte residua della retta.
3. di apportare le opportune modifiche al regolamento comunale che disciplina la erogazione dei contribuiti per l'accesso alle RSA.
4. di aprire un apposito sportello di informazione per i cittadini che hanno ospiti nelle strutture RSA, per illustrare le norme sopra riportate.
I Consiglieri Comunali
Gerardo Meridio, Francesco Rucco, Maurizio Franzina, Arrigo Abalti, Lucio Zoppello
Il Sunia risponde all'assessore Giuliari
Lunedi 15 Marzo 2010 alle 13:27SUNIA
SINDACATO UNITARIO NAZIONALE INQUILINI E ASSEGNATARI
FEDERAZIONE TERRITORIALE DI VICENZA
CARO ASSESSORE GIULIARI, DIETRO LE CIFRE CI SONO VOLTI E PERSONE
Rispondiamo ai rilievi dell'assessore Giuliari secondo il quale un assegnatario su tre rifiuta la casa pubblica.
Il messaggio dell'assessore è fin troppo chiaro.
Siamo al governo della città da poco meno di due anni ed abbiamo quasi risolto la questione casa e la avremmo risolta ancor di più se non ci fossero dei "bisognosi" che rifiutano. Ma che vogliono? A conto che diamo loro la casa si permettono anche di rifiutarla?
Vien quasi da dire con Pietrangeli "Che roba contessa...."
I benestanti possono scegliere la casa che preferiscono, vedere se il contesto esterno sia accettabile; se non é gradito passano ad altro.
Gli assegnatari di edilizia pubblica no.
Essi sono poveri o malestanti e quindi devono accontentarsi di quello che passa il convento in attesa, dice l'assessore, di un futuro migliore..... con previsioni che mettono in dubbio il recupero dei livelli occupazionali del 2007 anche fra anni e che collocano una ripresa vera, non si sa fino a che punto tale, fra 7/8 anni?
Forse i vicentini non sanno bene come avviene la scelta della abitazione E.R.P.. La graduatoria di chi richiede un alloggio pubblico viene ripartita in scaglioni determinati secondo il numero dei componenti la famiglia perché ci sono appartamenti di varia superficie. Però l'alloggio, il quartiere, le aree circostanti, la collocazione di servizi pubblici, dei negozi ecc non vengono fatti vedere prima della attribuzione del singolo alloggio. Tutto viene fatto sulla carta, a voce, presentando una planimetria della casa, incomprensibile ai più anche dopo le spiegazioni dei tecnici aziendali. Sfidiamo chiunque ad immaginare, attraverso un disegno tecnico, la materialità di una casa ed il quartiere nel quale è collocata. A parte gli speculatori, non ci risulta ci siano altri che scelgono una abitazione in questo modo. E' ovvio che una parte, raggiunto l'alloggio che hanno deciso sulla carta, si possano trovare delle sgradevoli sorprese! Come alloggio, come quartiere, come dotazione di servizi e di negozi, come distanza dalla città . Qualcuno rifiuta senza motivo, anche noi conosciamo dei casi, ma si tratta di episodi isolati.
Dovrebbero forse dire, com'era sotto le armi, "ottima ed abbondante per la truppa" anche se non era vero? Altrimenti il volto del politico si fa serio e sentenzia "è un atteggiamento che non comprendiamo". Ma una volta che l'assegnatario abbia deciso, a tavolino, gli é pressoché impossibile cambiare: salvo la permuta fra inquilini entrambi consenzienti.
Più indissolubile del matrimonio.
In questo modo una parte rilevante di coloro, a favore dei quali esiste l'edilizia pubblica, viene bistrattata senza cognizione di causa.
I casi sono innumerevoli. C'é l'invalida che si muove con il carrello - abitante in città - alla quale è stato attribuito un alloggio a Campedello oppure, su sua richiesta e per gentile concessione all'infermità , un terzo piano al Villaggio del Sole, sia pur con ascensore: in entrambi casi risulta tagliata fuori perché ha bisogno di un alloggio a piano terra. Anche costei é tra coloro che non hanno accettato. Oppure la madre sola con figlio che si vede designata una abitazione di 46 mq. (la norma consente deroghe rispetto i 60 mq. dovuti per due persone): camera da letto, piccola sala con spazio cottura, servizio. Come farà quel bambino a ricevere i suoi amici, ad organizzare con loro la sua festa di compleanno? Già , dimenticavamo, si tratta di famiglie economicamente sfavorite e quindi....devono accontentarsi, sono persone di serie "B"!
Ci sono anche i due coniugi, fra 60 e 70 anni, cui é stata proposta -sempre sulla carta- una casa
FEDERAZIONE TERRITORIALE DI VICENZA
SUNIA
SINDACATO UNITARIO NAZIONALE INQUILINI E ASSEGNATARI
insufficiente a ricevere due figli con coniugi e nipoti, La prosecuzione della vita famigliare allargata non é consentita agli inquilini di edilizia pubblica?
Quanto allo stato degli edifici abbiamo anche qui una casistica poco commendevole: Numerose sono le richieste di intervento perchè piove dentro, gli infissi non tengono, la superficie radiante é indufficiente, ecc., ecc., ecc.
Se usciamo dal comune di Vicenza le carenze non mancano. A Lugo sono stati consegnati alloggi
di edilizia pubblica non ancora finiti, a Bassano vi sono immobili di nuovo conio senza allacciamento alla rete del gas o senza contatore dell'acqua, il cui costo viene imposto illegalmente agli assegnatari. A Thiene non é stato possibile consegnare gli alloggi a due famiglie di cinque presone (genitori e tre figli), una italiana ed una straniera, perché in questo comune non erano stati previsti alloggi da almeno 95 mq.
E qui si pone la seconda causa dei rifiuti: la carente tipologia di costruzione con alloggi troppo piccoli rispetto la composizione famigliare, specie degli stranieri che i figli li fanno. La legge regionale pone delle superfici minime, derogabili, degli alloggi in ragione degli occupanti ma non dei limiti massimi. Perciò é possibile realizzare alloggi più grandi
Se ciò non avviene non é un caso. Si costruiscono appartamenti piccoli, troppo piccoli anche eprché, parità di cubatura complessiva, fabbricando alloggi piccoli il loro numero aumenta e qualcuno può attribuirsi una medaglia per il numero degli appartamenti realizzati. Ma per chi?
Già , spesso non si considera che anche i poveri ed i meno danarosi hanno gusti, abitudini, preferenze che non possono venire negati, Essere poveri, avere pochi denari non é una colpa e rifiutiamo una sorta di calvinismo i amministrativo che si comporta come se fosse vero il contrario.
Essere economicamente poveri o poco abbienti é una condizione di vittima del sistema economico e del mercato, specie in questi tempi di accentuazione delle disparità , delle ingiustizie e del "disordine costituito".
Politici e funzionari pubblici devono convincersi che l'edilizia pubblica non é un dono del principe ma una parziale rifusione delle sottrazioni, non solo economiche, imposte a costoro dai meccanismi infernali del cosiddetto libero mercato che impera selvaggiamente anche dalle nostre parti.
Decidano la tipologia dei fabbricati dopo aver conosciuto i dati demografici del comune e li attribuiscano con una relazione umana ed umanizzata, cercando di andare incontro alle esigenze di tutti e tralasciando l'attuale procedura che tratta gli assegnatari di edilizia pubblica come se fossero dei numeri.
Vicenza 12/3/2010
Fulvio Rebesani
segretario provinciale
SUNIA Vicenza
Nuovo dirigente dei servizi sociali e abitativi
Giovedi 11 Marzo 2010 alle 15:12
Il Comune di Vicenza ha un nuovo direttore dei servizi sociali ed abitativi.
Si chiama Iusuf Hassan Adde. E' nato a Mogadisco, in Somalia, da padre somalo e madre italiana ed ha 42 anni.
Hassan Adde è stato selezionato dall'amministrazione per sostituire Carlo Scapin, trasferitosi in un altro ente.
Proviene dal Comune di Schio, dove per dieci anni è stato responsabile del servizio sociale.
Laureato in pedagogia, ha conseguito anche la laurea specialistica in politiche e servizi sociali e il master in city management. Prenderà servizio lunedì con incarico dirigenziale a tempo determinato.
"Al termine della selezione svolta dal direttore generale - ha dichiarato l'assessore alla famiglia e alla pace Giovanni Giuliari - Iusuf Hassan Adde è risultato il candidato migliore. Sono convinto che porterà all'interno della struttura una carica innovativa, fatta di competenza e passione, e contribuirà al nostro obiettivo di collocare il Comune di Vicenza tra gli enti che fanno della tematica del sociale una priorità ".
"Accetto con entusiasmo questa nuova sfida - ha detto Hassan Adde - a partire dalla necessità di calarmi subito nella realtà cittadina, secondo quella che è la vocazione del settore sociale che deve lavorare a stretto contatto con il territorio".
Boom alloggi Erp assegnati, molti rifiutano
Giovedi 11 Marzo 2010 alle 14:59
Casa: nel 2009 boom di alloggi Erp assegnati e di contratti agevolati.
Calano le domande degli italiani e aumentano quelle degli stranieri, ma molti rifiutano l'appartamento proposto
Obiettivo casa: l'assessore alla famiglia e alla pace Giovanni Giuliari ha fatto il punto sulle più recenti iniziative messe in atto dall'amministrazione. Al suo fianco, il nuovo direttore del settore servizi sociali e abitativi Iusuf Hassan Adde (clicca qui) e i tecnici comunali che l'assessore ha ringraziato per l'impegnativo lavoro svolto.
Un primo importante fronte di interventi riguarda l'edilizia residenziale e pubblica: in questi giorni è stata pubblicata la graduatoria definitiva dell'ultimo bando. Le domande presentate sono state 867, contro le 925 dell'anno corso. Ne sono state ammesse 792 delle quali 338 si riferiscono a nuclei familiari che hanno presentato la richiesta per la prima volta. Tra gli esclusi italiani, casi di redditi non veritieri, mentre tra gli stranieri l'assenza del permesso di soggiorno.
"La contrazione delle domande - commenta l'assessore alla famiglia e alla pace Giovanni Giuliari - che registriamo malgrado la crisi economica ci induce a ritenere o che ci sia sfiducia rispetto all'effettiva possibilità di ottenere un alloggio o che molte persone potenzialmente interessate non abbiano saputo per tempo del bando. Per questo cercheremo che diventi sempre lo stesso il periodo dell'anno nel quale poter fare la domanda".
Tra gli ammessi alla graduatoria, 475 sono nuclei italiani (60% dei richiedenti), 317 stranieri (40% dei richiedenti), con un calo dei primi rispetto agli anni scorsi (nel 2006-2007 erano il 69% e nel 2008 erano il 68%) e un progressivo aumento dei secondi (erano il 31% nel 2006-2007 e il 32% nel 2008).
Quanto alla tipologia dei nuclei familiari, gli anziani soli risultano in calo: nel 2006-2007 i richiedenti erano 168, pari al 19% del totale, quest'anno sono stati 78, corrispondenti al 10%; stabili i nuclei con un solo genitore con figli minori a carico (tra il 16% e il 15 % negli ultimi anni, oscillando tra le 135 e le 116 richieste); sempre pochissime le giovani coppie (tra le 12 e le 8 negli ultimi anni, pari all'1% dei richiedenti).
Se si analizza poi la composizione del nucleo, risulta che quando a richiedere l'alloggio sono famiglie fino a 3 persone è preponderante la domanda degli italiani (quest'anno, addirittura 222 domande sulle 475 degli italiani sono state presentate da nuclei composti da un'unica persona), mentre per i nuclei con più di 3 persone sono soprattutto gli stranieri a chiedere l'alloggio erp (78 gli stranieri con famiglie di 4 persone contro i 41 italiani; 29 i richiedenti stranieri con più di 6 membri contro le 3 domande di italiani). "Il fenomeno dei nuclei particolarmente numerosi - osserva Giuliari - implica la necessità di appartamenti più ampi, di cui al momento abbiamo scarsa disponibilità ".
Sul fronte delle assegnazioni il 2009 risulta un anno particolarmente positivo: sono stati 192 gli alloggi dati a famiglie secondo la graduatoria, pari al numero più alto registrato dal 2000. Tale boom è dovuto alla notevole disponibilità di alloggi nuovi, in tutto 108, che si sono aggiunti a quelli della normale rotazione (72 in via Onisto, 24 in via Settembrini, 7 in via Tormeno e 5 in via Porto Godi). Nel 2001 si era registrata una cifra inferiore, ma ugualmente importante, pari a 178 alloggi, mentre nel 2008 le case di edilizia residenziale pubblica consegnate alle famiglie erano state solo 77 in quanto vi è stata la necessità di attendere la decisione sul ricorso relativo al bando.
Nettamente predominante risulta inoltre negli anni l'assegnazione alle famiglie italiane, che nel 2007 è stata pari al 70%, nel 2008 all'88% e nel 2009 all'85%.
"Purtroppo - segnala l'assessore - la procedura di assegnazione degli alloggi risulta sempre più lunga e appesantita perché, con un rapporto di 1 a 3, molte famiglie rifiutano l'appartamento proposto: non risulta conforme alle loro aspettative, soprattutto perché si trova in quartieri periferici o in zone tradizionalmente popolari. Queste persone rimangono in graduatoria e, per legge, bisogna loro proporre un'altra soluzione. A questo proposito dovremmo tutti recuperare un atteggiamento diverso nei confronti del bene comune rappresentato dall'alloggio popolare. Si tratta di appartamenti che vengono realizzati o ristrutturati secondo gli standard previsti, a norma e con tutte le caratteristiche dovute. Ma sono, ovviamente, edilizia residenziale pubblica. Il desiderio di chi li richiede dovrebbe essere semmai quello di uscire da queste case una volta raggiunta una situazione di normalità economica, non di pretendere di trovare nell'erp, che dovrebbe essere un alloggio a rotazione, l'appartamento dei propri sogni".
In aumento, quest'anno, le richieste per il contributo alle spese d'affitto: il 19 febbraio è scaduto il termine per chiedere un sostegno per i costi sostenuti nel 2008: le richieste sono state 1.238 contro le 1.143 dell'anno precedente. Il Comune ha confermato uno stanziamento di 138 mila euro che andrà a rimpinguare il fondo regionale, non ancora ripartito. Nel 2009 la Regione aveva stanziato 945.874 euro a fronte di 1.143 domande, di cui 135 escluse e 105 ritenute casi sociali da aiutare con una diversa modalità . Il picco di domande relative a questo contributo si era registrato nel 2004 con quasi 1.400 domande presentate e circa 1.200 ammesse al contributo.
Quest'anno l'assessorato alla famiglia e alla casa ha raccolto anche le richieste di contributo di chi è a rischio sfratto per morosità : le domande sono state 31 di cui 21 in corso di istruttoria da parte del Comune per l'inserimento nella graduatoria finale regionale.
Positiva la diffusione dei contratti di locazione agevolata, sostenuti a varie riprese dalla campagna di comunicazione "Affitto perfetto", che illustra i vantaggi per i proprietari e gli inquilini: nel 2009 si è registrato un vero boom, con la sottoscrizione di 527 contratti, contro i 320 del 2009, i 259 del 2007 e i 286 del 2006. Nei primi due mesi del 2010, a dimostrazione di un trend in continuo aumento, già si segnalano 120 nuovi contratti.
Quanto all'opportunità di chiedere incentivi offerta ai proprietari che sistemano l'alloggio per affittarlo a canone agevolato (bando scaduto a fine ottobre 2009), sono stati 12 coloro che ne hanno approfittato. Attualmente per le loro domande è in corso l'istruttoria: potranno ricevere fino a 3.000 euro di contributo sulle spese sostenute.
Buone notizie, infine, per l'operazione di acquisto di 42 alloggi ai Pomari, in via Onisto: l'intervento è stato ammesso al finanziamento nazionale di edilizia abitativa grazie al quale il Comune riceverà 3 milioni e 915.864 euro, corrispondenti all'intero importo dell'intervento già pagato dal Comune. Gli alloggi erano stati infatti acquistati dal Comune nel marzo del 2008 e sono già stati tutti assegnati entro metà luglio del 2008.
Continua a leggerePresentata la Settimana dell'artigianato
Giovedi 11 Marzo 2010 alle 13:24Assoartigiani Vicenza  Â
Gli eventi della manifestazione vanno quest'anno dal 14 al 21 marzo, con alcune appendici
«Settimana dell'artigianato»: fra i temi dell'edizione 2010 spazio ai giovani delle scuole e omaggio ai maestri benemeriti
Assume un significato particolare, in questi tempi di difficile congiuntura, il tradizionale appuntamento con la Settimana dell'Artigianato, manifestazione promossa dall'Associazione Artigiani Confartigianato Vicenza che ogni anno, intorno alla festività di San Giuseppe, patrono della categoria, porta sotto i riflettori il grande comparto, che ha nel Vicentino una delle realtà più consistenti e attive a livello nazionale.
La manifestazione è realizzata con la collaborazione della Camera di Commercio, Industria, Artigianato, Agricoltura di Vicenza, della Banca Popolare di Vicenza e di ArtigianFidi.
Da domenica 14 a domenica 21 marzo l'artigianato nelle sue connotazioni economiche e sociali sarà dunque il fil rouge di un intenso calendario di appuntamenti.
«La Settimana dell'Artigianato è un appuntamento che sempre più vuol diventare occasione di riflessione e progettualità , e non solo per le imprese», spiega Pietro De Lotto, direttore generale dell'Associazione (che ha rivolto i saluti ai presenti e all'Assessore Giovanni Giuliari,n.d.r.).
«Mai come in questo periodo attraverso eventi dedicati alle energie rinnovabili, ai rapporti con le scuole, al sostegno e collaborazione con altri Paesi, all'aggregazione, la Settimana dell'Artigianato intende immaginare cosa e come sarà l'azienda artigiana del futuro», aggiunge Agostino Bonomo vice presidente dell'Assoartigiani.
Sarà come sempre una Santa Messa ad aprire la Settimana: la liturgia è in programma domenica 14 marzo alle 10 nella chiesa di S. Francesco a Bassano, con la possibilità di visitare successivamente la mostra dedicata a Jacopo Bassano nell'adiacente Museo Civico.
Largo ai giovani, poi, martedì 16 alle 10 nel Centro Congressi dell'Assoartigiani, in via Fermi 201 a Vicenza, con la premiazione dei vincitori del concorso riservato alle scuole medie L'artigianato del tuo paese, giunto alla 16ª edizione, al quale quest'anno hanno partecipato sei istituti. Tra questi poi, quelli che presentano un lavoro inerente il settore Legno concorrono anche all'assegnazione di un premio speciale promosso dalla categoria.
Il calendario degli appuntamenti prosegue mercoledì 17 con il convegno dedicato a Le energie rinnovabili: un'opportunità per le aziende e per il Paese. Nel corso dell'incontro, alle 14.30 al Centro congressi di via Femi 201 a Vicenza, verranno illustrati i risultati fin qui raggiunti dal progetto, sostenuto dal Fondo Sociale Europeo, che ha offerto a oltre 200 imprese del comparto Casa, grazie all'attività formativa realizzata dal CESAR, l'opportunità di cogliere i vantaggi derivanti dall'utilizzo delle nuove tecnologie nel campo delle energie rinnovabili. Nella circostanza saranno consegnati gli attestati di partecipazione.
È dedicata invece alla solidarietà la serata di giovedì 18 quando, con il supporto di materiale filmato e fotografico, verranno illustrate le attività svolte dalla Scuola di Artigianato dei Padri Saveriani a Bugwana e Gisanze, in Burundi. L'iniziativa si avvale da qualche anno anche del sostegno della Confartigianato di Vicenza e a raccontare questa esperienza di solidarietà , tramite la quale si vuole dare un'opportunità ai giovani locali, sarà Pierluigi Tapparo, presidente onorario dell'Assoartigiani, e oggi direttamente impegnato in Africa nel progetto. Progetto Burundi: quando l'artigianato diventa solidarietà , questo il titolo della serata in programma alle 21 al Centro congressi di via Fermi 201 a Vicenza.
Parentesi musicale la sera di venerdì 19 con il concerto di Yonatan Cohen. Lo spettacolo, al quale la Confartigianato vicentina ha dato il proprio sostegno, si svolgerà nella Chiesa di San Gaetano alle 21. Cohen è il vincitore dell'edizione 2009 del Concorso Pianistico Carlo Tavasani, una delle più importanti attività dell'Istituto "Magnificat" di Gerusalemme, la scuola di Musica della Custodia di Terra Santa, dove lo studio e una passione condivisa per la musica e il canto aiutano giovani di culture diverse a valorizzare e rispettare le tradizioni di ognuno. Il concerto rientra nell'ambito del programma Incontro sulla Tastiera.
Sabato 20 sono in calendario due appuntamenti che animeranno altrettante piazze.
Così, in mattinata a Lonigo (ore 10, Piazza Garibaldi) verrà inaugurata la 10ª edizione di Pietrarredo, l'esposizione di opere in Pietra di Vicenza. La manifestazione biennale, allestita nello scenografico spazio antistante a Palazzo Pisani, porta alla ribalta un ventaglio di proposte frutto delle straordinarie qualità artistiche di valenti laboratori artigiani e dedicate sia all'arredo urbano che di aree private. Inserita nella 524ª edizione della Fiera Campionaria di Lonigo, Pietrarredo rimane poi aperta fino al 29 marzo.
Sempre sabato, ma dalle 14.30 alle 18.30, in Piazza Castello a Vicenza si svolgerà il Gata Day con i pasticceri del Consorzio La Gata, guidato da Carlo Pozza, già promotori e produttori dell'omonimo dolce tipico vicentino, impegnati a presentare e far assaggiare le loro ultime creazioni, rimanendo a a disposizione del pubblico per rispondere a domande e per fornire consigli.Ai più piccoli sarà inoltre dedicato un angolo dove un artista di strada realizzerà palloncini a forma di gatto e si renderà disponibile a decorare il viso dei bambini in modo da dare loro sembianze feline.
La Settimana dell'Artigianato avrà il suo momento clou domenica 21 con l'attesa cerimonia della consegna dei MAB che da 48 anni assegna i titoli di Maestro, Dirigente e di Pensionato Artigiano Benemerito.
Si tratta di uno dei momenti più significativi dell'intera Settimana in quanto, nella circostanza, verranno premiati imprenditori artigiani che si sono particolarmente distinti per professionalità e capacità formative a favore dei giovani, nonché dirigenti e pensionati artigiani che hanno dimostrato disponibilità e qualità straordinarie nell'esercizio di ruoli e attività associativi.
Nell'ambito della stessa manifestazione saranno inoltre attribuiti a dipendenti di imprese artigiane segnalati per singolare attaccamento al lavoro e all'azienda di appartenenza i Premi Fedeltà 2010. Come di consueto la cerimonia si svolge nella Sala Palladio in Fiera a Vicenza alle 9.30.
Inoltre, nella Settimana dell'Artigianato, accanto alla mostra permanente del nostro artigianato artistico, ViArt, in Contrà del Monte a Vicenza, propone Meta-Morfosi un'esposizione di opere degli scultori Gilberto Perlotto e Roberto Lanaro, che sarà poi visitabile fino al 30 aprile. Nel corso della Settimana, ai visitatori di ViArt verrà offerto un omaggio di benvenuto e inoltre il Centro Espositivo, nelle giornate di venerdì 19 e sabato 20 marzo, prolungherà l'orario di apertura fino alle ore 23.
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27 famiglie di immigrati tornate in patria
Mercoledi 10 Marzo 2010 alle 23:20Comune di Vicenza  Â
Ventisette famiglie di immigrati tornano in patria con l'aiuto del Comune di Vicenza
"Sono state 27 le famiglie di stranieri che sono tornate in patria grazie al sostegno economico del Comune". Lo rende noto l'assessore alla famiglia e alla pace Giovanni Giuliari che oggi ha presentato in giunta i dati del progetto avviato con la Caritas diocesana nel maggio del 2009. Nell'ambito del fondo di solidarietà di 300 mila euro stanziato l'anno scorso dall'amministrazione comunale per far fronte a questo particolare periodo di crisi economica, 100 mila euro erano stati destinati alla Caritas: 50 mila euro per il microcredito e 50 mila euro per sostenere il rientro in patria degli stranieri che per varie ragioni, soprattutto economiche, non riuscivano più a vivere in Italia.
"Era stata proprio la Caritas - spiega Giuliari - a suggerirci questo tipo di intervento che non si limita a contribuire all'acquisto del biglietto aereo, ma punta a dare un aiuto personalizzato. Nel corso del 2009 sono stati utilizzati 23 mila euro per sostenere il rientro nel paese d'origine di un centinaio di stranieri appartenenti a 27 famiglie. Tutti hanno chiesto volontariamente di rientrare in patria. Nessuna scelta è stata forzata. Certo è che se avessimo dovuto sostenere queste famiglie qui da noi, con contributi comunali per le persone in difficoltà , avremmo speso almeno il doppio".
Tra i motivi della richiesta del rientro in patria, la perdita o l'impossibilità di trovare lavoro in Italia, la perdita del permesso di soggiorno perché soggetti a pena detentiva, problemi di salute. Quanto alla nazionalità delle famiglie che hanno deciso di tornare a casa, quattro sono nigeriane, altrettante sono serbe, altre provengono da Algeria, Romania, Colombia, Costa d'Avorio, Senegal, Bangladesh, Sri Lanka e da alcuni altri paesi dove più forte è l'emigrazione. Per alcuni di questi nuclei familiari, grazie anche all'aiuto del Comune di Vicenza, tornare a casa è voluto dire ricominciare una nuova vita a partire da una piccola attività : un ghanese ha aperto un bazar, un nigeriano ha acquistato delle macchine per confezionare vestiti. L'iniziativa proseguirà anche nel 2010 fino ad esaurimento del fondo.
Vicenza diventa "città per la pace"
Mercoledi 24 Febbraio 2010 alle 20:15Comune di Vicenza  Â
Vicenza diventa "città per la pace" e aderisce al Coordinamento nazionale e alla marcia di Perugia - Assisi
Vicenza diventa sempre più una città di pace. Oggi l'assessore Giovanni Giuliari ha ottenuto dalla giunta il via libera all'adesione al Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e la conseguente dichiarazione di "Vicenza, città per la pace" oltre che l'iscrizione alla diciottesima marcia per la pace Perugia - Assisi.
"Con questi atti - ha commentato Giuliari, la cui delega assessorile è proprio "alla famiglia e alla pace" - affermiamo ancora una volta che il ruolo di Vicenza è quello di una città che costruisce la pace. Non in modo isolato, ma diventando parte integrante di un movimento ampio che promuove la pace, i diritti umani, la democrazia, l'integrazione dei nuovi cittadini".
Nel novembre del 2008 il sindaco di Vicenza era stato eletto per acclamazione nel consiglio di presidenza del Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e i diritti umani proprio in virtù all'impegno profuso dall'amministrazione Variati nel rivendicare una rinnovata attenzione dello Stato alle ragioni delle comunità locali in particolare sui temi della presenza militare nel territorio. Successivamente il Comune di Vicenza aveva ospitato un incontro del Coordinamento che, nato a Perugia nel 1986, attualmente raccoglie 10 regioni, 54 province, 550 comuni e altri 14 enti locali.
Con adesione formale al Coordinamento, che comporta un impegno economico annuale di millenovecento euro, il Comune assume la dizione "Vicenza, città per la pace", costituisce nell'ambito dell'assessorato di Giovanni Giuliari un "ufficio per la pace" con il compito di promuovere iniziative e studi in materia, istituisce un capitolo di bilancio denominato "spese per iniziative nell'ambito della pace, cooperazione e diritti umani".
Sempre oggi, con le stesse motivazioni, la giunta comunale ha aderito alla diciottesima marcia per la pace Perugia - Assisi che quest'anno si terrà il 16 maggio, nell'ambito dell'anno europeo per la lotta alla povertà e all'esclusione sociale, con una particolare attenzione al coinvolgimento dei giovani delle scuole. Vicenza contribuirà a sostenere le attività di organizzazione e promozione dello storico evento con una somma di 600 euro.
Emergenza casa, contratti agevolati
Giovedi 4 Febbraio 2010 alle 22:41
Emergenza casa, riprende la campagna di comunicazione sui vantaggi dei contratti di locazione a canone agevolato dopo i positivi risultati del 2009
Riprende la campagna informativa "Affitto perfetto", che promuove anche quest'anno, attraverso una serie di manifesti affissi in città , la convenienza dell'affitto a canone agevolato. L'assessorato alla famiglia ha infatti riscontrato il successo della campagna 2009, anno in cui sono stati sottoscritti e depositati in Comune 527 contratti agevolati, ovvero il 64% in più rispetto al 2008 e il 103% in più rispetto al 2007.
Vantaggioso per l'inquilino, che può risparmiare fino al 30%, il contratto a canone agevolato conviene anche al proprietario, che, oltre alla riduzione a zero dell'aliquota Ici, può godere anche della riduzione del 30% dell'imposta di registro e di una deduzione del 30% dell'imponibile Irpef derivante dai canoni di locazione.
"Il risultato conseguito nel 2009 - commenta l'assessore alla famiglia ed alla pace Giovanni Giuliari - va oltre le nostre aspettative: infatti abbiamo superato la soglia dei 500 contratti che ci eravamo prefissati. Questo è sintomo del sostanzioso contributo che i cittadini vicentini e soprattutto i proprietari degli appartamenti stanno dando per aiutare gli inquilini a pagare affitti meno onerosi. Ritengo che questo dimostri quanto si stia diffondendo la virtù civica della solidarietà . Ci auguriamo che la nuova campagna, che ribadisce anche i vantaggi per i proprietari, possa diffondere capillarmente il canone d'affitto agevolato, una modalità che potrebbe essere utile per calmierare in generale il mercato delle locazioni."
Tra gli obiettivi della giunta, infatti, c'è la valorizzazione di questi contratti per combattere il fenomeno delle seconde case sfitte e per rispondere al bisogno sempre alto di case in affitto. L'intenzione è quindi far conoscere e diffondere il più possibile il contratto agevolato.
Sul sito www.comune.vicenza.it è possibile trovare tutte le informazioni per calcolare il canone di locazione agevolato e scaricare il modello di contratto da utilizzare.
E per chi vuole saperne di più il settore servizi sociali e abitativi mette a disposizione il suo personale in contrà Mure S. Rocco 34, tel. 0444221106 - 221275, e-mail [email protected] .
Orario di apertura: dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12.30; martedì e giovedì anche dalle 16.30 alle 18.00. Sempre in contrà Mure S. Rocco, su appuntamento telefonico (0444 221275), offrono consulenze gratuite le associazioni dei proprietari il martedì pomeriggio dalle 16.30 alle 18.00.
Continua a leggereAuguri a Teresa (100 anni)
Giovedi 14 Gennaio 2010 alle 15:22Comune di Vicenza
L'istituto Trento festeggia i 100 anni di Teresa Oblati
Ieri alle 16 all'Istituto Trento sono stati festeggiati i 100 anni di Teresa Oblati.
A porgere gli auguri all'anziana signora, insieme agli ospiti dell'Istituto Trento ed ai parenti, era presente anche l'assessore alla famiglia e alla pace Giovanni Giuliari che le ha offerto un mazzo di fiori a nome dell'amministrazione comunale e di tutta la città .
Giuliari su anziani, badanti e Sarracco
Lunedi 4 Gennaio 2010 alle 17:17Comune di Vicenza Â
Anziani soli, l'assessore Giuliari sulla proposta di un tutor contro le badanti disoneste lanciata da Sarracco: "Condividiamo l'intenzione, ma non generalizziamo: le assistenti familiari sono indispensabili e svolgono un ruolo fondamentale"
"Condividiamo l'intenzione di Sante Saracco e in parte anche le sue preoccupazioni sul tema della tutela degli anziani soli non perfettamente in grado di decidere sui propri beni. Ma attenzione a non generalizzare: le badanti svolgono una funzione sociale e di integrazione fondamentale e i raggiri ai danni degli anziani arrivano anche da altre figure che approfittano della loro situazione in vario modo e a vario titolo".
Lo afferma l'assessore alla famiglia e alla pace Giovanni Giuliari, in seguito alla proposta lanciata da Saracco, ex presidente del Consiglio comunale e ora a capo dell'associazione "Vicenza tutor", volta a creare una figura di sostegno a tutela degli anziani soli, in balia di eventuali truffe.
"Nel Veneto sono circa 100 mila le persone anziane che hanno bisogno di assistenza - evidenzia Giuliari -, ma sono solo 28 mila i posti letto autorizzati in strutture residenziali e centri diurni. Guai, quindi, se non ci fossero le badanti a sostegno delle famiglie".
"La proposta di Saracco, tra l'altro - aggiunge Giuliari - si inserisce all'interno del provvedimento adottato nello scorso dicembre dalla giunta regionale su proposta dell'assessore alle politiche sociali Stefano Valdegamberi che prevede l'istituzione di un registro pubblico regionale degli assistenti familiari e di una rete di sportelli di assistenza familiare. Alla luce di questa nuova iniziativa regionale, dovremo quindi allinearci con quanto previsto dal progetto ‘Polo Alzheimer' realizzato dall'Ulss 6 assieme al Comune di Vicenza e all'Ipab con il contributo della Fondazione Cariverona: in questi primi mesi dell'anno infatti prende avvio un percorso di formazione finalizzato all'istituzione di un albo di badanti accreditate, in modo da assicurare un'assistenza qualificata ai nostri anziani".
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