Quotidiano | Categorie: Immigrazione

27 famiglie di immigrati tornate in patria

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 10 Marzo 2010 alle 23:20 | 0 commenti

Comune di Vicenza   

Ventisette famiglie di immigrati tornano in patria con l'aiuto del Comune di Vicenza

"Sono state 27 le famiglie di stranieri che sono tornate in patria grazie al sostegno economico del Comune". Lo rende noto l'assessore alla famiglia e alla pace Giovanni Giuliari che oggi ha presentato in giunta i dati del progetto avviato con la Caritas diocesana nel maggio del 2009. Nell'ambito del fondo di solidarietà di 300 mila euro stanziato l'anno scorso dall'amministrazione comunale per far fronte a questo particolare periodo di crisi economica, 100 mila euro erano stati destinati alla Caritas: 50 mila euro per il microcredito e 50 mila euro per sostenere il rientro in patria degli stranieri che per varie ragioni, soprattutto economiche, non riuscivano più a vivere in Italia.
"Era stata proprio la Caritas - spiega Giuliari - a suggerirci questo tipo di intervento che non si limita a contribuire all'acquisto del biglietto aereo, ma punta a dare un aiuto personalizzato. Nel corso del 2009 sono stati utilizzati 23 mila euro per sostenere il rientro nel paese d'origine di un centinaio di stranieri appartenenti a 27 famiglie. Tutti hanno chiesto volontariamente di rientrare in patria. Nessuna scelta è stata forzata. Certo è che se avessimo dovuto sostenere queste famiglie qui da noi, con contributi comunali per le persone in difficoltà, avremmo speso almeno il doppio".
Tra i motivi della richiesta del rientro in patria, la perdita o l'impossibilità di trovare lavoro in Italia, la perdita del permesso di soggiorno perché soggetti a pena detentiva, problemi di salute. Quanto alla nazionalità delle famiglie che hanno deciso di tornare a casa, quattro sono nigeriane, altrettante sono serbe, altre provengono da Algeria, Romania, Colombia, Costa d'Avorio, Senegal, Bangladesh, Sri Lanka e da alcuni altri paesi dove più forte è l'emigrazione. Per alcuni di questi nuclei familiari, grazie anche all'aiuto del Comune di Vicenza, tornare a casa è voluto dire ricominciare una nuova vita a partire da una piccola attività: un ghanese ha aperto un bazar, un nigeriano ha acquistato delle macchine per confezionare vestiti. L'iniziativa proseguirà anche nel 2010 fino ad esaurimento del fondo.

Leggi tutti gli articoli su: Comune di Vicenza, Caritas, Giovanni Giuliari

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network