Categorie: Politica
Giovedi 10 Novembre 2011 alle 11:29
Davide Lovat, Progetto Veneto - I poteri finanziari forti hanno realizzato un colpo di stato nel nostro Paese riuscendo a far dimettere Silvio Berlusconi e imponendo Mario Monti. E' un colpo di stato che vede partecipi un'ampia coalizione di congiurati eccellenti: dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi, dal Governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco al Presidente della Confindustria Emma Marcegaglia, dal Segretario nazionale del Partito Democratico Pier Luigi Bersani al leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini, dal Corriere della Sera di Ferruccio De Bortoli a Michele Santoro resuscitato con "Servizio Pubblico".
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Mercoledi 9 Novembre 2011 alle 23:30
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha nominato in maniera imprevista
senatore a Vita Mario Monti, investendolo di fatto come possibile nuovo premier dell'emergenza da affrontare unitariamente, dopo l'ulteriore crollo odierno della borsa e l'esplosione aggiuntiva dello spread a causa della situazione di totale incertezza dopo la semplice "promessa di dimissioni" di Berlusconi. Maggioranza e opposizioni elettorali, ormai con i confini a dir poco confusi, hanno ufficializzato la road map verso l'approvazione "immediata" (entro sabato) della legge di stabilità e del maxi emendamento imposto dalla interpretazione europea della situazione, momento dopo il quale l'attuale premier rimetterà il mandato nelle mani del Presidente della Repubblica.
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Categorie: Politica
Martedi 8 Novembre 2011 alle 22:38
Oggi Giorgio Napolitano il suo solito e grande amore per tutti gli italiani lo ha dimostrato anche verso quello che dovrebbe essere d'esempio per tutti loro, Silvio Berlusconi, e che, invece, si è dovuto "far prendere per mano" dal presidente per (iniziare a) imboccare l'unica strada oggi percorribile. Il premier oggi di fatto
sfiduciato dalla Camera un simile trattamento non lo ha certo ricevuto da Merkel e Sarkozy, che, irridenti verso le sue ricorrenti promesse, non gli hanno dato "una mano" ma ben decisi calci. A lui e all'Italia. Napolitano, però, si è assunto, contestualmente, una grande responsabilità verso tutti gli altri italiani nella nota del Quirinale che così recita: "Una volta compiuto tale adempimento (
l'approvazione della Legge di Stabilità , ndr), il Presidente del Consiglio rimetterà il suo mandato al Capo dello Stato, che procederà alle consultazioni di rito ...".
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Categorie: Interviste
Mercoledi 19 Ottobre 2011 alle 17:58
Renzo Rosso ha accolto così il più alto riconoscimento del mondo del lavoro, l'onorificenza quale Cavaliere del lavoro: «ricevo con orgoglio questo riconoscimento e lo accetto anche a nome dei miei collaboratori, persone che con il loro lavoro contribuiscono ogni giorno a portare alta nel mondo la creatività italiana e l'innovazione di un'azienda fuori dal comune. E lo dedico a tutti coloro che non smettono di impegnarsi: se si crede veramente in un progetto, si può arrivare ad ottenere qualcosa di importante".
Parola del Cavaliere Rosso.
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Mercoledi 19 Ottobre 2011 alle 15:29
Roma, 19 Ottobre 2011. Diesel HQ Press Office - Renzo Rosso, presidente e fondatore di Diesel, è stato nominato oggi Cavaliere del Lavoro, un'onorificenza conferitagli dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, durante una cerimonia al Quirinale. Un riconoscimento attribuito ad un esempio di imprenditoria italiana di successo, che ha saputo innovare con una forte visione del futuro il settore del denim e del casual, conquistando i primi successi all'estero e che oggi opera in oltre 80 paesi al mondo.
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Categorie: Politica
Martedi 4 Ottobre 2011 alle 15:38
Rosanna Filippin, Partito Democratico - «Tra le sciocchezze della Lega sulla secessione e il richiamo di Napolitano alla coesione nazionale, non c'è e non ci può essere alcuna ambiguità . Il Pd sta con il Presidente Napolitano». Così Rosanna Filippin interviene nel dibattito sulle parole del Presidente della Repubblica, che secondo il capogruppo del Pd in Consiglio Regionale aveva ''esagerato'' nel richiamo contro le minacce leghiste di secessione.
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Categorie: Politica
Sabato 1 Ottobre 2011 alle 22:04
"Il popolo padano non esiste, il messaggio è chiaro". Lo ha detto il capo dello Stato Giorgio Napolitano durante un incontro di ieri (30 settembre) con gli studenti e i docenti della facoltà di giurisprudenza dell'ateneo di Napoli. "È tutto lecito - ha aggiunto il capo dello Stato - discutere del federalismo e della rappresentanza delle autonomie". Ma sia chiaro: "Quando dalle grida, dalle chiacchiere, dallo sventolio di bandiere si passasse ad atti preparatori di qualcosa che si chiamasse secessione, ovviamente tutto cambierebbe".
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Categorie: Politica
Sabato 1 Ottobre 2011 alle 16:49
Rosanna Filippin, Partito Democratico - ''La secessione? È il rifugio propagandistico di chi ha fallito e non sa come mascherare il tradimento delle sue promesse. E poi la Lega è un cane invecchiato che abbaia ma non morde. Non ha portato a casa nessuna delle condizioni poste a Pontida e si ritrova a salvare un Ministro indagato per mafia: bell'epilogo dopo vent'anni passati a gridare contro Roma ladrona''.
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Domenica 18 Settembre 2011 alle 17:52
On. Giorgio Conte, Fli - "Le dichiarazioni del leader della Lega Umberto Bossi sono allucinanti (Padani pronti per la secessione); ancor più gravi tenuto conto che sono espressione di un Ministro, membro del governo nazionale e non di una sedicente Padania. Bossi e' evidentemente pazzo, perché non si rende conto delle gravi conseguenze che le sue parole possono determinare. Ci appelliamo al Quirinale affinché ricerchi un'adeguata soluzione giuridica e costituzionale che permetta di rimuoverlo dal suo ruolo ministeriale."
L.o dichiara l'on. Giorgio Conte, vice presidente dei deputati di FLI, da San Dona' di Piave dove si è svolta la contro-manifestazione alla Lega organizzata da Futuro e Libertà sul Piave, fiume sacro alla Patria.
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Categorie: Politica
Martedi 6 Settembre 2011 alle 00:29
Ansa.it - "Nessuno può sottovalutare il segnale allarmante rappresentato dall'odierna impennata del differenziale tra le quotazioni dei titoli del debito pubblico italiano e quelli tedeschi. E' un segnale di persistente difficoltà a recuperare fiducia come è indispensabile e urgente. Si è ancora in tempo per introdurre in Senato nella legge di conversione del decreto del 13 agosto misure capaci di rafforzarne l'efficacia e la credibilità . Faccio appello a tutte le parti politiche perché sforzi rivolti a questo fine non vengano bloccati da incomprensioni e da pregiudiziali insostenibili". Lo afferma il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in una nota
(leggi qui).
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