Sportelli bancari, Stefano Righi: da noi un terzo di dipendenti e agenzie in più della media UE. E Zonin per BPVi puntava a 1.000 filiali
Lunedi 4 Luglio 2016 alle 13:32
Stefano Righi (@righist) sul Corriere economia di oggi sottolinea uno dei grossi problemi che affliggono le banche italiane, l'eccesso di dipendenti legato a uan mancata digitalizzazione del nostro sistema e al conseguente eccesso di filiali sul territorio, che il caso della Banca Popoalre di Vicenza ha evidenziato in maniera clamorosa con l'obiettivo parosssiticamente ripetuto da Gianni Zonin e amplicato dai media locali di voler arrivare a doppiare le 800 sedi per poi puntare alle 1000. Oggi di filiali da chiudere nel Vicentino ce ne sono un bel po' anche perchè quelle esistenti hanno soprattutto contribuito a piazzare azioni che da 62,50 euro sono crollate ai 10 centesimi attuali, per giunta non liquidizzabili. Ci dispiace, ovviamente, per i dipendenti, a parte per quelli che avessero contribuito a impoverire chi si fidava ciecamente di loro, ma questo "rigonfiamento" della BPVi è un altro degli errori che hanno impoverito la banca e i suoi soci.
Continua a leggereFondazione Roi, avvocato Roetta: “truffa milionaria di Zonin, la Roi ritiri citazione di Barbara Ceschi”. Alifuoco: “Variati intervenga”. VicenzaPiù: "andiamo in giudizio a vedere i documenti nascosti" e il bilanci
Domenica 3 Luglio 2016 alle 18:28
Oltre che a Giovanni Coviello, personalmente e come direttore di VicenzaPiù, e, forse, ad altri colleghi, che però se ne stanno rintanati per il... terrore, una richiesta di danni da un milione di euro è arrivata, per conto della Fondazione Roi dal suo ancora presidente Gianni Zonin, anche alla nipote del marchese Roi, Barbara Ceschi a Santa Croce, per diffamazione aggravata in seguito alle sue dichiarazioni durante l'assemblea BPVi. Dopo avervi mostrato su VicenzaPiùTv la conferenza stampa integrale con una Ceschi, purtroppo muta su consiglio del suo legale, e con i colleghi ancora più silenziosi e senza fare domande, le nostre le abbiamo fatte oggi via telegramma: "Nel silenzio generale VicenzaPiù invia un telegramma a Gianni Zonin e ai consiglieri della Fondazione Roi da lui presieduta per porre fine al black out sul bilancio e sul Cda".
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Macelleria finanziaria: l'80% delle sofferenze è del 10% dei clienti delle banche tanto poi le pagano i "poveracci", il 90% del totale. Meno male che BPVi ha fatto credito al territorio...
Domenica 3 Luglio 2016 alle 11:58
Il 24 gennaio, dopo altri e, ovviamente, non solo nostri warning precedenti, pubblicavamo una nota, in cui evidenziavamo come l'iscrizione ai sindacati costasse di più ai disoccupati titolavamo e titolavamo sul fronte finanziario: "Sofferenze bancarie: i grandi debiti li fanno i grossi, ma li pagano i piccoli...". Oggi in una nota la CGIA di Mestre aggiorna e ribadisce questa terribile verità : "L'80% delle sofferenze e' delle grandi imprese". In soldoni i debiti li fanno i grossi che usufruiscono della gran parte del credito bancario, poi non li pagano mettendo in crisi le banche che, a quel punto, stringono i cordoni della borsa, già povera, per il 90% dei clienti. E meno male che i vecchi vertici della Banca Popolare di Vicenza e della Veneto Banca, i politici complici, con i loro silenzi se non con le loro coperture e le loro alleanza, e certi colleghi "smidorlati" oltre a prendersela con la BCE, brutta e cattiva, hanno sostenuto che beh, sì, qualche errore Gianni Zonin e Vincenzo Consoli con i loro sodali lo avranno pur pur fatto ma solo per concedere credito ai territori.Â
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"Tutto va ben madama la marchesa", la canzone preferita dallo "smidorlato" che racconta o beve bugie sulla BPVi: ora tocca alla liquidità che mai avrebbe potuto avere
Domenica 3 Luglio 2016 alle 01:36
«Ci sono stati momenti in cui tanto la Banca Popolare di Vicenza quanto Veneto Banca hanno avuto problemi di liquidità . La perdita repentina di raccolta e i contemporanei impegni finanziari hanno fatto scendere l'indice Lcr (Liquidity coverage ratio), che misura, appunto, il rischio di liquidità delle banche, sotto i livelli previsti dalla Bce. Parte dei 150 miliardi di garanzia pubblica che la Commissione europea ha concesso di stanziare al governo italiano sarebbe servita per fronteggiare i problemi legati alle difficoltà di ottenere i finanziamenti necessari per ripristinare i livelli minimi. Di qui a dire, però, che le due ex popolari venete si sarebbero potute salvare anche senza il pronto soccorso del fondo Atlante, ce ne corre»: e ce ne corre più di tanto perchè quello che ha scritto Marino di Thiene, Smiderle per gli amici della BPVi, sul quotidiano confindustriale locale parte da un'informazione ancora una volta data ai suoi lettori in maniera così errata da farci chiedere al collega "smidorlato" se c'è o ci fa...
Continua a leggereNel silenzio generale VicenzaPiù invia un telegramma a Gianni Zonin e ai consiglieri della Fondazione Roi da lui presieduta per porre fine al black out sul bilancio e sul Cda
Sabato 2 Luglio 2016 alle 20:28
Mentre proseguono gli atti della citazione intimidatoria con richieste di danni milionari attivata da Gianni Zonin per conto e a spese della Fondazione Roi contro vari soggetti, tra cui chi vi scrive, non si sa a quale titolo chiamato in causa come direttore di VicenzaPiù, ho inteso mettere nero su bianco le domande sul black out di informazioni sul bilancio e sulla composizione del Cda dopo l'assordante, abituale e vergognoso silenzio generale e, soprattutto, dopo quello che si perpetua da troppo tempo da parte della Banca Popolare di Vicenza, che nomina la maggioranza dei membri del Cda della Roi, tra cui Gianni Zonin e Marino Breganze, e del sindaco di Vicenza Achille Variati, a cui risponde, sia pure per altro verso, il direttore del Chiericati, componente di diritto di quel Cda.
Continua a leggereMuta Barbara Ceschi nella conferenza stampa dopo la denuncia subita dalla Fondazione Roi tramite Gianni Zonin, ex presidente BPVi: Alifuoco introduce, Roetta spiega e... stop
Venerdi 1 Luglio 2016 alle 13:38«Questo è un invito all'incontro-conferenza stampa-aperitivo che terrò venerdì (oggi, 1 luglio, ndr) alle ore 11:30 presso Galla Caffè durante il quale intendo esprimere la mia valutazione su quanto accaduto alla Fondazione Giuseppe Roi, voluta da mio Zio marchese Giuseppe che, come è noto a chi lo ha conosciuto, è stato un grande amante e mecenate di Vicenza, della cultura vicentina e in particolare del patrimonio museale accumulato nel corso dei secoli»: così era scritto nella mail di Barbara Ceschi a Santa Croce per l'evento-denuncia alla quale, scriveva sempre Barbara, denunciata come noi, avevano assicurato «la presenza anche di persone del mondo culturale vicentino che hanno recentemente firmato un appello per sollecitare il rinnovo del Cda. Ciò al fine di chiarire fino in fondo le motivazioni che hanno portato a dilapidare un patrimonio finanziario che avrebbe dovuto continuare a garantire il sostegno ai musei vicentini». Continua a leggere
L'Alta Velocità "ingoiata" come una Tic Tac dal Consiglio comunale addomesticato: che dice sì a Variati e non osa prendere posizione sullo scandalo della BPVi targata Zonin e Zigliotto
Giovedi 30 Giugno 2016 alle 23:53
Oggi in Consiglio comunale andava in scena la commedia dell'approvazione dell'idea "sindacale" per l'attraversamento di Vicenza della linea dell'Alta Capacità Alta Velocità (stazione in centro, ci piace, e una inutile, non ci piace, ma di certo dispendiosa fermata in Fiera, non meglio definita e senza un piano economico, ha detto Liliaan Zaltron di M5S, che non sia l'utilità di certi espropri danarosi in quell'area a fronte di espropri dolorosi di case abitate in città . Di fronte alla Sala Bernarda stendevano, intanto, un striscione di protesta contro il cemento che ha ricoperto e sta sommergendo la città forse ex Unesco della Banca ex Popolare di Vicenza dell'area ex ricca del Veneto, i soliti pochi impegnati, come pochissimi, 547, sono stati i partecipanti allo sparuta consultazione online e ben poco significativi quelli coinvolti nel sondaggio Ipsos (i chiamati erano i possessori di telefoni fissi...).
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La madre di tutte le vergogne di Vicenza? La gestione Zonin di BPVi e Fondazione Roi: Bankitalia non sa più a chi vendere i suoi immobili e il 28 giugno scadevano i termini per l'assemblea di bilancio della Roi
Mercoledi 29 Giugno 2016 alle 23:28
La madre di tutte le vergogne di Vicenza, di cui abbiamo fatto un primo elenco ieri, è indubbiamente la gestione della fu Banca Popolare di Vicenza che si personifica in Gianni Zonin, indagato e francescanamente spogliatosi di tutte le sue proprietà a favore della "famiglia", e nel suo Cda forte di uomini come Giuseppe Zigliotto, indagato, ex presidente di Confindustria Vicenza e tuttora nel Cda della confindustriale Luiss di Roma, e Matteo Marzotto, condannato in primo grado per reati da estero vestizione della vendita della Valentino Fashion Group da lui presieduta e confermato da Achille Variati alla presidenza della Fiera di Vicenza. Il re del vino ora proverà a scaricare le sue reponsabilità sui massimi dirigenti, come Samuele Sorato, da lui adeguatamente scelti e che rispondevano a lui per allungare i tempi di per sè già tecnicamente (e italicamente?) lunghi che la magistratura impiegherà per una sentenza già emessa, però, da oltre 118.000 soci dilapidati, con l'eccezione dei soliti buoni amici, del loro patrimonio, crollato da 62,50 euro ad azione a 10 centesimi, per giunta ancora non liquidizzabili.
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Fiaccolata sotto la villa di Zonin, Federcontribuenti: eravamo 200, ora federazione di tutti i truffati del Veneto
Mercoledi 29 Giugno 2016 alle 15:36
Il presidente nazionale di Federcontribuenti Marco Paccagnella commenta la manifestazione tenutasi ieri sera, martedì 28 giugno, a Montebello vicentino, sotto la villa ceduta da Gianni Zonin, ex presidente di Banca Popolare di Vicenza a uno dei figliLa manifestazione si è tenuta in maniera ordinata sotto l'occhio vigile di poliziotti della digos della questura di Vicenza e carabinieri mandati dal comando provinciale. Quella di martedì sera è una tappa fondamentale nella lunga lotta che i risparmiatori veneti truffati dovranno intraprendere per vedere riconosciute le proprie ragioni. Ma credo che una nuova consapevolezza sia sbocciata in ognuna delle 200 persone che hanno manifestato con grande dignità sotto la ormai ex villa di Gianni Zonin.
Continua a leggereLe vergogne di Vicenza: dalla BPVi di Zonin e Zigliotto a Borgo Berga e alle tolleranze di Variati pro Marzotto, Rosini, Bortoli & c. Uno squarcio di luce con l'Aim di Colla e Vianello?
Martedi 28 Giugno 2016 alle 23:14
Da sempre il compito delle testate VicenzaPiù è quello di fare da cani da guardia del potere e molti lettori, sempre di... più ci incoraggiano a proseguire su questa strada e ci ringraziano anche se non ci sembra di dover essere lodati per fare quello che dovrebbe fare tutta la stampa, se libera. È particolarmente significativo al riguardo Il successo di "Vicenza. La città sbancata", il nostro libro che è di denuncia ma soprattutto è la testimonianza di come si può fare giornalismo senza padroni raccontando dal 13 agosto 2010 quello che stava accadendo nelle stanze del potere e dei poteri locali, la Banca Popolare di Vicenza e le sue succursali a Palazzo Bonin Longare, a Palazzo Trissino e in tutti i palazzi del potere.
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