Muta Barbara Ceschi nella conferenza stampa dopo la denuncia subita dalla Fondazione Roi tramite Gianni Zonin, ex presidente BPVi: Alifuoco introduce, Roetta spiega e... stop
Venerdi 1 Luglio 2016 alle 13:38 | 0 commenti
«Questo è un invito all'incontro-conferenza stampa-aperitivo che terrò venerdì (oggi, 1 luglio, ndr) alle ore 11:30 presso Galla Caffè durante il quale intendo esprimere la mia valutazione su quanto accaduto alla Fondazione Giuseppe Roi, voluta da mio Zio marchese Giuseppe che, come è noto a chi lo ha conosciuto, è stato un grande amante e mecenate di Vicenza, della cultura vicentina e in particolare del patrimonio museale accumulato nel corso dei secoli»: così era scritto nella mail di Barbara Ceschi a Santa Croce per l'evento-denuncia alla quale, scriveva sempre Barbara, denunciata come noi, avevano assicurato «la presenza anche di persone del mondo culturale vicentino che hanno recentemente firmato un appello per sollecitare il rinnovo del Cda. Ciò al fine di chiarire fino in fondo le motivazioni che hanno portato a dilapidare un patrimonio finanziario che avrebbe dovuto continuare a garantire il sostegno ai musei vicentini».
Oggi il caso ha voluto che tutto lo staff di VicenzaPiù fosse già impegnato in una sede esterna per non rinviabili motivi societari ma non volevamo perderci di certo quello che poteva essere un evento importante per dare voce a Barbara Ceschi a Santa Croce, che ha condotto una battaglia, che in buona parte abbiamo condiviso e che ancora intendiamo condurre dopo aver "evidenziato" le sue ragioni ricevendo anche noi una richiesta di danni da un milione di euro da Gianni Zonin in qualità di presidente della Fondazione Roi e a spese della... Roi stessa, la cui maal gestio, a sua difesa, noi abbiamo puntualmente documentato.
Quel "buona parte" fa riferimento a una non puntuale documentazione di alcune della sue pur condivisibili accuse alla gestione di Gianni Zonin, allora presidente sia della BPVi che della Roi.
Se questo ha consentito ai media amici degli amici di sollevare un polverone intorno ai fatti da lei denunciati rendendoli meno credibili per alcuni errori nelle sue affermazioni, questi errori le dovevano essere evitati da chi la affiancava, non solo per difendere lei ma per attaccare altri sotto la sua ingenua copertura, e che oggi era rappresentato allo scoperto, nel perfetto stile vicentino, da ben pochi oltre ad Ubaldo Alifuoco, Adriano Verlato, Mario Giulianati e Italo Francesco Baldo.
Non volevamo mancare, dicevamo, pur non potendo essere presenti, e allora abbiamo inviato il nostro cameraman a riprendere tutta la conferenza stampa per pubblicarla integralmente a breve, come faremo, e contando di poter acquisire nuove informazioni da Barbara Ceschi per quello che avrebbe detto e per quello che avrebbe risposto ai colleghi presenti.
Ma se lei, forse per una comunque non dichiarata prudenza "legale", non ha di fatto profferito parola lasciando introdurre e chiosare ad Ubaldo Alifuoco e spiegare al suo avvocato Lino Roetta, a parte qualche sparuta osservazione degli ospiti non abbiamo ascoltato di fatto domande dai giornalisti in sala.
Impreparati o pigri o di testate non interessate al nome Zonin e al caso Roi che ad oggi non registra neanche l'annuncio di un bilancio approvato nè tanto meno di una sostituzione in blocco del suo Cda, magari denunciabile a bilancio approvato?
Mah, fate voi e, come noi, ascoltate tutto.
Anche e soprattutto i silenzi.
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