Con la dichiarazione postata sulla sua pagina Facebook, Jacopo Bulgarini d'Elci, vicesindaco di Vicenza, ha dato il là a una profusione di commenti che esprimono solidarietà verso Giovanni Coviello, il direttore responsabile del quotidiano online VicenzaPiu.com e dell'omonimo network multimediatico che è stato accusato da Gianni Zonin, presidente della Fondazione Roi, di diffamazione, con una richiesta danni di 1.000.000 di euro. I commenti sono, ovviamente, ci dice il nostro direttore "ben accetti anche se tardivi grazie anche al mutismo della carta stampata locale che potrebbe essere chiamato a discolpa dai convertiti sulla strada di Damasco". Continua a leggere
Dopo la richiesta di danni in sede civile per 1.000.000 di euro (il numero degli zeri non è sbagliato) da parte dell'ex "boss" Gianni Zonin, in qualità di presidente tuttora della Fondazione Roi, a Giovanni Coviello, direttore responsabile di VicenzaPiù, per concorso in diffamazione, e, nonostante il comunicato ufficiale del giorno stesso della notifica (28 aprile), nel persistente silenzio della stampa locale e delle "autorità " territoriali, fattesi vive oggi con l'odierna dichiarazione di solidarietà del vicesindaco di Vicenza, Jacopo Bulgarini d'Elci, dopo che Lettera43, prestigioso quotidiano nazionale online diretto da Paolo Madron, il 3 maggio ha portato alla luce la vicenda, Giulio Cainarca, caporedattore di Radio Padania, ha intervistato a lungo in diretta mercoledì 4 maggio il direttore di VicenzaPiù per fare il punto sulla situazione (quì il documento audio video integrale).
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Riceviamo da Paolo Crestanello, Comitato contro gli abusi edilizi, e pubblichiamo
Egregio direttore, in relazione alla notizia, appresa in ritardo, del risarcimento milionario chiesto da Gianni Zonin a VicenzaPiù, vorrei esprimerLe la solidarietà mia e del Comitato contro gli Abusi Edilizi. Dovremmo essere tutti grati a chi svela le malefatte dei potenti di turno e la loro infinita arroganza, spesso alimentata dall’impunità . E quando questo avviene arrivano puntuali le intimidazioni.
Circa un'ora fa Jacopo Bulgarini d'Elci aggiorna il suo status di Facebook spendendo parole di solidarietà per la nostra testata giornalistica VicenzaPiù e il direttore Giovanni Coviello in merito alla querela mossa da parte della Fondazione Roi e dal suo presidente Gianni Zonin. "Apprendo con qualche giorno di ritardo della querela fatta dalla fondazione Roi, e dal suo presidente Zonin, contro Giovanni Coviello direttore di VicenzaPiù Quotidiano Web. Richiesta danni da un milione di euro, per una supposta diffamazione. Ora, chi mi conosce sa quanto sia stato, negli anni passati, spesso attaccato da Coviello e dalla sua testata. Assai criticato. In alcuni casi in termini che ho trovato scorrettissimi, anche se credo sempre scritti in buona fede. Però quel che avevo da dire glielo ho detto in faccia. Continua a leggere
Dopo l'inchiesta su Zonin l'intoccabile, pubblichiamo il bell'articolo del quotidiano online indipendentenazionale Lettera 43 sul caso che riguarda la citazione in giudizio milionaria contro VicenzaPiù; a breve sarà online anche l'intervista di Radio Padania sulla vicenda
di Giovanna Faggionato da Lettera43.it
Quando il messo del tribunale di Vicenza ha bussato alla porta, venerdì 30 aprile, Giovanni Coviello, direttore di VicenzaPiù, giornale online della cittadina veneta - una redazione composta da due persone, due tirocinanti e un collaboratore - non si aspettava certo di ricevere una citazione in giudizio da Gianni Zonin, l'ex presidente della BpVi, attualmente indagato per ostacolo alla vigilanza e aggiotaggio.
A Vicenza tutti tacciono sull'attacco milionario e, per noi, temerario che Gianni Zonin, ex presidente della BPVi e ancora presidente, per sua nomina, della "sconquassata" Fondazione Roi, ha sferrato contro il direttore di VicenzaPiù e altri colleghi, che, forse intimoriti da cotanto accusatore, non sono ancora venuti allo scoperto a differenza di noi che abbiamo subito informato i lettori dell'ennesimo attentanto alla nostra attività , tanto indipendente quanto, sempre, ben documentata. Su Lettera 43, uno dei quotidiani nazionali più letti e più prestigiosi e diretto dal vicentino Paolo Madron, la padovana di nascita Giovanna Faggionato ha pubblicato recentemente un pezzo aperto da questo sommario: "Gup che «travalicano il loro ruolo», «illogiche» assoluzioni. Così l'ex n°1 di Bpvi si è salvato dalle inchieste. Ma per la procura di Venezia gli illeciti erano «accertati»".
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La Fondazione Roi nasce dall’impegno e dalla volontà di un grande uomo quale era il Marchese Giuseppe Roi per sostenere la tutela del patrimonio artistico e culturale della nostra città . Una sfida lodevole, alta e che merita il rispetto di tutta la comunità vicentina, di cui siamo orgogliosamente parte. Per questo, come democratici vicentini, chiediamo la completa trasparenza su tutte le operazioni che hanno avuto luogo in seguito alla scomparsa del Marchese.
«Ai vecchi 120.000 soci circa (della Banca Popolare di Vicenza spa, ndr), che pensavano di avere in musina (salvadanaio, ndr) 6,3 miliardi di euro, ora tocca, per le regole di una nuova matematica, quella dei conti veri e non truccati, che a loro sembrerà assurda, lo 0,67% degli attualmente iniziali 1,5 miliardi immessi dal fondo di Quaestio Sgr»: è così che scrivevamo ieri per evidenziare con un paradosso che, sotto la guida dello stratega Francesco Iorio, «la matematica cambia regole: 100 vale 0,67 e gli "alieni" (del Fondo Atlante, ndr) sbancano Vicenza...». L'ex manager Ubi ha avuto un compito difficile dopo i danni creati dal ventennio di Zonin ma è in queste situazioni che si valutano e si pesano le vere qualità di un top manager.
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Facebook e i social network rappresentano oggi tutto il bene possbile della comunicazione con la loro accessibilità a tutti, ma anche e spesso il peggio dell'informazione perchè, proprio per la incontrollabilità delle fonti (la libertà senza regole la chiamavano anarchia ai miei tempi), ci si può leggere tutto e il contrario di tutto, per giunta sotto la guida di "algoritmi", così si chiamano gli strumenti in base ai quali i social ti fanno leggere o meno qualcosa secondo la tua profilazione (politica, culturale, di gusti, di tendenze), e non quel "tutto" che ingenuamente si pensa. Per fare un esempio e semplificando, se si hanno 1.000 "amici" sul proprio profilo non tutti vedono quello che io scrivo pensando di comunicarlo al mio gruppo, aperto o chiuso che sia.
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Egregio Dr Iorio, è in corso l'aumento di capitale sociale, essenziale per il proseguimento di quel che resta della attività della (fu)Banca Popolare di Vicenza. Al di là della evidente inadeguatezza delle sue azioni, infinitamente inferiori alle dichiarazioni, tenuto conto del mostruoso flop della raccolta, le pongo due domande, più una finale su lei stesso immaginandola sulla via del ritorno a casa sulla sua auto di rappresentanza o sulla BMW 730 aziendale parcheggiata fino a poco fa davanti al suo regno in disfacimento. Temiamo che non risponderà a queste tre domande, come non ha risposto alle nostre precedenti dieci.
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