Dopo Lettera 43 Giulio Cainarca di Radio Padania intervista il direttore di VicenzaPiù sul milione chiesto per la Roi da Gianni Zonin
Venerdi 6 Maggio 2016 alle 17:44 | 0 commenti
Dopo la richiesta di danni in sede civile per 1.000.000 di euro (il numero degli zeri non è sbagliato) da parte dell'ex "boss" Gianni Zonin, in qualità di presidente tuttora della Fondazione Roi, a Giovanni Coviello, direttore responsabile di VicenzaPiù, per concorso in diffamazione, e, nonostante il comunicato ufficiale del giorno stesso della notifica (28 aprile), nel persistente silenzio della stampa locale e delle "autorità " territoriali, fattesi vive oggi con l'odierna dichiarazione di solidarietà del vicesindaco di Vicenza, Jacopo Bulgarini d'Elci, dopo che Lettera43, prestigioso quotidiano nazionale online diretto da Paolo Madron, il 3 maggio ha portato alla luce la vicenda, Giulio Cainarca, caporedattore di Radio Padania, ha intervistato a lungo in diretta mercoledì 4 maggio il direttore di VicenzaPiù per fare il punto sulla situazione (quì il documento audio video integrale).
Giovanni Coviello ha spiegato come, dopo aver ricevuto la citazione dall'ufficiale giudiziario il 29 aprile e dopo aver reso pubblica l'accusa mossagli da Gianni Zonin, ex numero uno della Banca Popolare di Vicenza, ora, grazie a lui, nelle mani del fondo Atlante dopo aver tolto ai soci oltre 6.000.000.000 di euro (anche qui gli zeri sono giusti), la stampa, soprattutto quella locale, non ne abbia fatto parola. "Mi auguro che Lettera43, come voi, possa portare alla luce questo problema soprattutto sui quotidiani nazionali, perché quelli locali sono addormentati", dice il direttore di VicenzaPiù, che trova comprensione in Giulio Cainarca, il quale racconta di un caso analogo a quello di cui stiamo raccontando, avvenuto in Basilicata, che ha colpito dei giornalisti indipendenti con la "colpa" di aver fatto informazione basandosi sui documenti.
E proprio i documenti della Fondazione Roi sono un fatto sensibile, perché l'ente, in quanto fondazione, non mette a disposizione gli atti; è possibile recuperarli solo tramite la Regione. Quindi Coviello conclude: "Grazie Zonin per averci permesso, accusandoci, di accedere agli atti della Fondazione Roi".
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