"Foibe: noi non dimentichiamo": la Destra venerdì in Via Martiri delle Foibe
Giovedi 9 Febbraio 2012 alle 22:18Ginato, Pd: Accuse infondate di Donazzan all'ANPI
Venerdi 11 Febbraio 2011 alle 15:33Proprio la Donazzan, continua Ginato, aveva difeso a spada tratta il libro di Andrea Guglielmi sul Muro di Berlino frutto di un sapiente copia-incolla non autorizzato. Continua a leggere
Ciambetti "Gli Ostaggi del passato insultano i Martiri delle Foibe a Marghera"
Giovedi 10 Febbraio 2011 alle 23:56Roberto Ciambetti, Lega Nord - "Non si può rimanere ostaggi del passato: il Presidente Napolitano ha perfettamente ragione. Ma non si può nemmeno rimanere ostaggi di barbari mentecatti ostaggi a loro volta di una ideologia per cui ogni violenza compiuta da sinistra è giustificata" L'assessore regionale Roberto Ciambetti ha commentato così "l'insulto ai Martiri delle Foibe e al monumento che a Marghera ricorda una pagina drammatica della storia veneta e italiana (divelta la lapide dal monumento nella foto di Photojournalists, n.d.r.)".Â
Continua a leggereLa giornata del ricordo e l'assessore Donazzan contro l'Anpi: lo sfogo di Langella
Giovedi 10 Febbraio 2011 alle 23:53Riceviamo da Giorgio Langella, che scrive, precisa, "a titolo personale e per una sorta di sfogo". Pubblichiamo (scriveteci a perchè si rifletta e si discuta.
Di Giorgio Langella
Ho letto che la Donazzan si è scagliata contro l'ANPI per un opuscolo e che si è lamentata, come si legge dal Gazzettino "che in troppe scuole si usano libri di testo che trascurano il dramma delle foibe e le deportazioni di italiani da Istria, Fiume e Dalmazia.
Continua a leggereGiorno del ricordo. Zaia: memoria condivisa della nostra storia
Giovedi 10 Febbraio 2011 alle 15:03Luca Zaia, Regione Veneto - "Il Giorno del Ricordo, in cui si commemorano le vittime delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata, serve a conservare la memoria delle ferite di una nazione senza rimanere ostaggi del passato, come ha giustamente detto il Presidente Napolitano. E siamo orgogliosi che la Regione del Veneto abbia stipulato un'intesa con le associazioni degli esuli perché quella storia sia davvero condivisa, rispettando così un sentimento che non è retorica del dolore ma risponde alla volontà di consegnare alle nuove generazioni un racconto preciso di quel che accadde negli anni della Seconda guerra mondiale e del dopoguerra."
Continua a leggereGiornata della memoria di tutti gli olocausti
Sabato 29 Gennaio 2011 alle 23:25Quando non ci si adegua al comune sentire, ancorché in presenza di motivazioni valide, si può finire per essere considerati razzisti e antisemiti. E' quello che capita a me quando si parla di giornata della memoria. Mi sono sempre chiesto, chiedendolo anche ad altri, ma senza risultati apprezzabili, perché mai io debba onorare obbligatoriamente gli Ebrei sacrificati dal Terzo Reich. O meglio, perché io debba farlo solo con gli Ebrei.
Continua a leggereDonazzan: Maturità e traccia su foibe non più taciute
Martedi 22 Giugno 2010 alle 22:06Elena Donazzan, Regione Veneto - Veneto antesignano ha contribuito con materiale didattico a riconciliazione tra Italia e esuli di Istria, Fiume e Dalmazia
"E'difficile spiegare la soddisfazione di vedere che una battaglia lunghissima e difficilissima per la verità storica sulle vicende di cui furono vittime gli italiani dell'Istria, di Fiume e della Dalmazia non è più taciuta, ma è diventata patrimonio della cultura nazionale". Commenta così Elena Donazzan, assessore regionale all'Istruzione, la traccia delle foibe tra i temi di maturità .
Il 27 Lucio Toth: La casa di calle San Zorzi
Giovedi 25 Febbraio 2010 alle 13:49Comune di Montecchio Maggiore Â
Sabato 27 febbraio alle ore 17,00 in Sala Consiliare presentazione del libro dell'on. Lucio Toth "La casa di calle San Zorzi"
Si conclude sabato 27 febbraio 2010 con la presentazione del volume dell'on. Lucio Toth "La casa di calle San Zorzi" il ciclo di appuntamenti organizzato dall'Amministrazione Comunale di Montecchio Maggiore- Assessorato alla Cultura e alle Manifestazioni- in ricordo delle vittime del nazionalsocialismo e della tragedia delle Foibe.
Il volume sarà illustrato in Sala Consiliare alle ore 17,00. Presenterà e coordinerà l'evento l'Assessore alla Cultura del Comune di Montecchio Maggiore Claudio Beschin.
Per quanto riguarda le celebrazioni dedicate all'esodo giuliano-dalmata e alla tragedia delle foibe, l'appuntamento di sabato 27 è stato preceduto lo scorso 14 febbraio da una cerimonia in via Martiri delle Foibe (foto in allegato) , con deposizione di una corona di alloro in memoria delle vittime.
"Via Martiri delle Foibe a Montecchio Maggiore vuole essere un segno di testimonianza del dramma dell'esodo vissuto dai nostri connazionali di Istria, Fiume e Dalmazia e di tutte le vittime delle Foibe, il cui ricordo e la cui memoria abbiamo il dovere di conservare e rinnovare- ha sottolineato in occasione della cerimonia l'Assessore alle Manifestazioni Leonardo Peotta- Auspichiamo che la coscienza del "Giorno del Ricordo" si diffonda e si radichi nella cittadinanza, affinché vengano pienamente valorizzati i principi di identità e riconciliazione che la ispirano, in una più matura e civile comprensione della storia. Purtroppo, attorno ai nostri esuli non si strinse a sufficienza l'abbraccio solidale del nostro paese, che in molti casi fu indifferente se non addirittura ostile. In questo triste capitolo di storia si è resa evidente la grande tempra di quella gente, il loro desiderio e la capacità di ricostruirsi una vita, e al tempo stesso la ferma volontà di testimoniare il dramma, la tristezza, e il loro forte sentimento di appartenenza".
Nell'ambito del secondo appuntamento per la celebrazione delle vittime delle Foibe sarà presentato, alla presenza dell'autore Lucio Toth, il volume "La casa di calle San Zorzi".
L'on. Lucio Toth è presidente dell'Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia.
Fondata nel 1947, l'Associazione rappresenta in Italia gli Esuli e i loro discendenti provenienti dall'Istria, da Fiume, dalla Dalmazia. Con essi svolge una costante attività di qualificata divulgazione della memoria storica dell'Esodo degli italiani autoctoni della Venezia Giulia e da Zara e delle vicende del confine orientale del Novecento.
Il "Giorno del Ricordo", istituito il 10 febbraio di ogni anno, è stato votato all'unanimità dal Parlamento italiano con legge n. 92 del 30 marzo 2004.
L'on. Lucio Toth parteciperà il giorno successivo, domenica 28 febbraio 2010 in Villa Cordellina Lombardi, al Primo Raduno Regionale dell'ANVGD e al convegno "Il Nord-Est dalla mutilazione del confine orientale agli anni 2000". Il convegno, con inizio alle ore 9,30, è organizzato dall'ANVGD e patrocinato dal Senato della Repubblica, dalla Regione Veneto, dalla Provincia di Vicenza e dal Comune di Montecchio Maggiore.
Interverranno il Senatore Questore Paolo Franco in rappresentanza del Senato della Repubblica, il Presidente della Provincia di Vicenza Attilio Schnek, l'Assessore Regionale veneto Elena Donazzan e l'Assessore Provinciale Morena Martini.
Relatori: prof. Antonio Maria Orecchia (Università di Varese), prof. Luciano Monzali (Università di Bari), e on. Lucio Toth. Coordinatore del convegno il presidente provinciale ANVGD Coriolano Fagarazzi.
Parteciperanno inoltre i Sindaci di Vicenza, Montecchio Maggiore e Creazzo
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Giovedì a Brendola: E. Bernkopf sulle Foibe
Lunedi 22 Febbraio 2010 alle 21:36
Giovedì 25, alle ore 21.00, nella sala comunale del Municipio di Brendola, su invito della locale Biblioteca, il Dott. Edoardo Bernkopf terrà una conferenza dal titolo "il dramma delle Foibe a Trieste, Fiume in Istria e in Dalmazia. 1943 1945 ".
L'ingresso é libero
10 febbraio, il grido dei Veneti
Mercoledi 10 Febbraio 2010 alle 21:04PNV Partito Nasional VenetoÂ
10 febbraio: il grido dei Veneti in fondo a un buco. LibertÃ
Probabilmente ci penserà Giane, come già fece due anni fa, a ricordarci che oggi è il giorno del ricordo dei tanti fratelli veneti dell'Istria e della Dalmazia finiti in fondo ad uno dei tanti "buchi" del territorio carsico per mano dell'odio, della violenza razziale e sopratutto della vendetta. Memorie dimenticate, storie occultate dalla storiografia di parte, scritta ad uso e consumo di quella politica italiana che nel corso degli anni ha contribuito a portare al disastro che è sotto gli occhi di tutti. Ed il "buco" della storia gli ha uccisi due volte. Oggi da quei territori, già oggetto di aspre contese alla fine della guerra mondiale che coinvolsero anche apparati politici italiani, possiamo sentire ancora l'eco delle grida di dolore di quegli uomini e di quelle donne. Ma quei territori oggi non sono più la Jugoslavia massimalista di Tito.
Oggi quei territori si chiamo Slovenia e Croazia, paesi che hanno conquistato la propria indipendenza metro dopo metro e che sono l'esempio della resurrezione dei popoli e della loro volontà di uscire dal buio intellettuale e sociale a cui per 45 anni sono stati costretti dai loro governanti. Lo stesso buio in cui oggi sono costretti tutti i Veneti. Non è Jugoslavia ma è Italia. Poco importa come si chiamino gli stati: è come vivono i propri cittadini che fa la differenza tra il posto migliore dove vivere e l'essere schiavo di una "moderna democrazia" costruita dai partiti attorno agli uomini di apparato e non attorno alla gente.
Oggi i Veneti sono immersi nel buio ovattato di chi, come tanti politici, ama parlarsi addosso senza sentire il grido che giunge disperato da chi perde quotidianamente il lavoro, da chi chiude bottega perche' non ce la fa più a sostenere il macigno della burocrazia e del fisco , da chi chiede giustizia e da chi pretende dignità per la proprio presente ed un futuro di speranza per i propri figli. Oggi più che mai dai quei buchi delle montagne del Carso e dell'Istria i nostri fratelli Veneti ci spronano a combattere per la libertà . A soffrire per essa. A non pensare di vivere una pia illusione perchè l'Indipendenza sarà un percorso di libertà semplice ma anche doloroso. Spesso non capiremo quei veneti che ci daranno dei matti o che continueranno a gridare " W L'Italia" senza accorgersi di finire in fondo al baratro giorno dopo giorno, presi dalla frenesia quotidiana che non ti perette di ragionare sulla realtà ma anche, e prima di tutto, su te stesso. Il modo migliore per ricordare i nostri fratelli Veneti uccisi tra il 1943 e il 1945 nelle foibe istriane e giuliane è forse quello di fermarci un minuto e pensare a noi stessi e a come vorremmo il nostro futuro per non ripetere gli orrori di quell'orribile passato. E sicuramente l'unica parola che ci verrà in mente è LIBERTA !
W L'INDIPENDENZA !
Stefano Venturato
PNV PADOVA