Con un maldestro tentativo di scaricare tutto sul collega della stampa locale, che stavolta non possiamo che difendere per quello che oggi ha scritto magari ricordando solo al suo giornale che, come per la Banca Popolare di Vicenza, arriva spesso tardi visto che è da tempo che sosteniamo la "non credibilità " di Pastorelli e del suo progetto, per la parte personale molto legato alle possibilità di "business", il presidente di Vi.Fin. spa scrive oggi renzianamente sul suo profilo Faceboook: «A tutti i tifosi del nostro Vicenza comunico che a far data del presente la Colombo finanziaria da me presieduta si ritira dal progetto Vicenza Calcio. Grazie per le manifestazioni di simpatia che la maggior parte di voi mi ha manifestato ma come dice un vecchio detto non si può stare in paradiso (se paradiso si può dire) a dispetto dei Santi».
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Maurizio Salomoni, prima presidente protempore poi dal settembre 2014 presidente effettivo del Cccb (il Centro coordinamento club biancorossi raccoglie 65 club con più di 2000 iscritti), comincia, anche lui e bontà sua, leggevamo ieri, lunedì 4 gennaio, sulla stampa locale, a dubitare delle reali intenzioni di Alfredo Pastorelli e della sua Vi.Fin di acquistare realmente il Vicenza Calcio. Salomoni, infatti, definisce i tifosi «perplessi perchè adesso sta andando un po' troppo per lunghe». E come non potrebbe andare per le lunghe se l'ipotesi sarebbe quella di acquistarlo “così com’èâ€, non solo economicamente malridotto ma, soprattutto, con tanti punti grigi se non anche più (o)scuri nella sua gestione targata Sergio Cassingena e Danilo Preto.
Mentre il Vicenza Calcio da tante, troppe partite non ritrova più la magia del Marino edizione 2014 - 2015, continua l'altalena, ora veramente asfissiante, sul cambio di proprietà . Poco importa che finora sia stato più concreto (tradotto: "ha tirato fuori soldi, ovviamente in cambio di garanzie") l'interlocutore, la Vi.Fin. di un altro mago arrivato lo scorso anno, quell'Alfredo Pastorelli che con i suoi "peones" ha consentito al, letteralmente, povero Lane di portare a termine lo scorso campionato, di iscriversi al torneo in corso, sia pure zoppicante e pieno di debiti che in altri paesi, non solo calcisticamnte, più seri glielo avrebbero impedito, e di pagare i primi stipendi, salvo chiedere dilazioni per sei anni ai 500.000 euro di debiti col Comune e rateizzazioni ventennali e a 7 zeri al fisco.
«Per fare l'aumento di capitale da 100 milioni Volksbank (l'istituto di Bolzano che da poco ha assorbito la Popolare di Marostica, ndr) usa lo stesso metodo di valutazione usato negli anni scorsi, con i risultati che sappiamo, da BpVi e Veneto Banca. Con la differenza... che ai fini della determinazione del prezzo di offerta delle nuove azioni il Cda non ha neanche fatto lo sforzo di consultare esperti indipendenti. Tutto lecito, così come era lecito per Vicenza e Montebelluna, ma il prezzo che ne esce è fuori mercato...»: a scrivere questa valutazione è Marino Smiderle sul quotidiano di Confindustria che si scopre pentito e convertito in Via Fermi come San Paolo sulla via di Damasco.
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Accanto all'articolo sulle novità di mercato del Vicenza Calcio a firma della sempre ben informata Alberta Mantovani il GdV ci informa martedì 15 luglio che non si è svolta, «rinviata a data da destinarsi per sopraggiunti e improrogabili impegni di lavoro» di Tiziano Cunico, la riunione del consiglio di amministrazione che «avrebbe dovuto svolgersi ieri sera (il 14 luglio, ndr) , fissata alle 18» per comunicazioni del presidente «relative alla ormai ben nota vicenda della trattativa (fantasma o burla?, ndr) sull´acquisto della società portata avanti dall´avvocato Roberto Azteni per conto di Antonio Rosati con Danilo Preto e il presidente del collegio sindacale Antonio Segalla».Â
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Massimo Manduzio, responsabile delle pagine sportive de Il Giornale di Vicenza, due giorninfa ha dato finalmente del bugiardo a chi, in vari ruoli del Cda, gestisce il Vicenza Calcio, e ha invitato i proprietari o sedicenti tali ad andare via dopo il nostro, umile, invito a Il Giornale di Vicenza a non farsi più prendere in giro dai vari scenografi del Vicenza Calcio che da tempo abusavano anche della buona, anche se "pigra", fede dei cronisti tifosi.
Come non dare una mano, molto modestamente, a Massimo Manduzio, il collega ben più esperto di noi responsabile delle pagine sportive de Il Giornale di Vicenza, finora usato, a nostro parere, come cassa di risonanza passiva delle favolose verità o favolose falsità , che d'ora in poi, per semplicità , chiameremo "favole", della cricca di dirigenti che a vario titolo (spesso ci si chiede quale) le propinano ai tifosi e ai giornalisti tifosi sulle cessioni improbabili (se mai volute) del fu glorioso Vicenza Calcio?
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Mercoledì 18 giugno titolavamo "Le bufale indecenti delle cessioni del Vicenza Calcio: Ballardin non ci sarebbe cascato" un corsivo in cui denunciavamo «le sempre più improbabili e drammatiche rivelazioni su possibili acquirenti che nel migliore dei casi sono o si dimostrano degli spiantati, nel peggiore sono un'offesa alla "nobile" Vicenza ancora maggiore dei sempre più deludenti campionati disputati...»
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