Anche il GdV scopre le bugie di Cassingena & c. e Manduzio si arrabbia: "O ma.ma. ma.ma. ma.ma."...
Sabato 5 Luglio 2014 alle 23:29 | 1 commenti
Mercoledì 18 giugno titolavamo "Le bufale indecenti delle cessioni del Vicenza Calcio: Ballardin non ci sarebbe cascato" un corsivo in cui denunciavamo «le sempre più improbabili e drammatiche rivelazioni su possibili acquirenti che nel migliore dei casi sono o si dimostrano degli spiantati, nel peggiore sono un'offesa alla "nobile" Vicenza ancora maggiore dei sempre più deludenti campionati disputati...»
E aggiungevamo: «...ma se ormai è risaputo che i vertici del Vicenza Calcio a turno giocano una strana e pericolosa partita nel diffondere notizie "false e tendenziose", di cui un giorno dovranno pur rendere conto a tifosi biancorossi fin troppo pazienti, quello che non comprendiamo è come a cadere in questi ricorrenti tranelli, che abbiamo smascherato per primi così tante volte da non occuparci più dell'ultima vacca (e neanche bufala) svizzera, siano colleghi e colleghe ben più esperti di calcio di chi vi scrive e di chi altro ne scrive su questo mezzo e lo commenta su VicenzaPiùTv. Occupandosene ogni santo minuto di ogni santo giorno, i santoni e le santine mediatiche del calcio di Via Schio dovrebbero verificare le notizie e non solo fare da megafono ai melmosi desiderata e agli ignoti disegni del club così come fanno in tutte le altrettanto sante conferenze stampa settimanali in cui recitano il copione degli intervistatori con domande che sembrano delle "alzate" per chi risponde....».
Per poi commentare così le verità trasmesse dai dirigenti di Via Schio e amplificati da cronisti e croniste, soprattutto, del GdV e riferendomi al mio passato di dirigente principe del club di volley di Vicenza: «...mai, dico mai, se avessi detto una bufala (e mai dicevo comunque bugie, ma al massimo semi verità ) un Federico Ballardin, tanto per fare il nome di un ora collega de Il Giornale di Vicenza, l'avrebbe digerita lui e fatta ingurgitare ai lettori come una verità indiscussa e per giunta propalata da anni secondo uno schema da drone dell'informazione: "noi solo sappiamo che oggi ci sarà un incontro decisivo; ieri si sono visti e l'operazione è definita salvo pochi dettagli superabili di cui ora non parliamo ma che noi conosciamo; dopo l'incontro chiave è saltato tutto, ma è colpa dei perfidi mancati acquirenti, che... non ci hanno inviato prima il loro comunicato stampa da copiare e incollare"...».
Non sappiamo se è stato stimolato (provocato?) dal nostro corsivo ma oggi il capo delle pagine sportive (e dei suoi santoni del calcio a comando della cricca che fa capo a Cassingena & c.) , Massimo Manduzio, di fronte all'ennesima falsità propinata ai lettori e tifosi "usando" il pretigioso Giornale di Vicenza non ha digerito, era ora!, l'ultima (the last but not least?) bufala sull'ennesima trattativa, quella con Rosati tramite l'avvocato Atzeni di Schio con l'ineffabile Danilo Preto e il presidente dei sindaci Segalla.
E ha scritto, dopo un titolo "Il re è nudo travolto alle bugie" che dovrebbe però riguardare anche alcuni suoi cronisti creduloni o pigri nelle verifiche di così inaffidabili fonti, un corsivo che, anticipato dal nostro, rincara la dose e che non possiamo non condividere e che, perciò, pubblichiamo di seguito*.
Mentre al nostro Massimo Manduzio, che firma il corsivo ma.ma, dedichiamo, visto che è schivo e timido (e quindi immaginate quanto sia arrabbiato per aver scritto un corsivo di fuoco?!) il seguente inno di Maradoniana memoria:Â
O ma.ma. ma.ma. ma.ma.
o ma.ma. ma.ma ma.ma.
sai perchè mi batte il corazon?
Ho visto il corsivòn
Ho visto il corsivòn
eh, ma.ma'., non più solo son
*Il re è nudo travolto alle bugie
Di ma.ma. da Il Giornale di Vicenza
Ora il re è nudo. A scoprirlo l´avvocato scledense Roberto Azteni. Al cronista che non conosceva fino a un paio di giorni fa affida dichiarazioni e prove di quel che sostiene con la sincerità di chi non ha nulla da nascondere e vuol dire la verità perché ci tiene, com´è giusto che sia, ad essere considerato per quello che è: un serio professionista. Antonio Rosati, che lui non cita mai, gli ha affidato un compito, che ha cercato di svolgere al meglio: trattare l´acquisto del Vicenza.
La mancanza di serietà sta tutta dall´altra parte e a questo punto è del tutto indifendibile. Bugie, gelosie, ripicche, dilettantismo, incapacità , arroganza: nel frullatore di questa pessima figura, l´ennesima, entrano tutti i personaggi coinvolti, del Vicenza e di Finalfa. E a questo punto non possono più prendere in giro nessuno ma solo pensare a lasciare il Vicenza.
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