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Salomoni convinca la Vi.Fin. a non speculare. Pastorelli riporti il Lane in alto ma dal basso, con soldi veri come per Fiorentina e Napoli

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Martedi 5 Gennaio 2016 alle 23:16 | 0 commenti

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Maurizio Salomoni, prima presidente protempore poi dal settembre 2014 presidente effettivo del Cccb (il Centro coordinamento club biancorossi raccoglie 65 club con più di 2000 iscritti), comincia, anche lui e bontà sua, leggevamo ieri, lunedì 4 gennaio, sulla stampa locale, a dubitare delle reali intenzioni di Alfredo Pastorelli e della sua Vi.Fin di acquistare realmente il Vicenza Calcio. Salomoni, infatti, definisce i tifosi «perplessi perchè adesso sta andando un po' troppo per lunghe». E come non potrebbe andare per le lunghe se l'ipotesi sarebbe quella di acquistarlo “così com’è”, non solo economicamente malridotto ma, soprattutto, con tanti punti grigi se non anche più (o)scuri nella sua gestione targata Sergio Cassingena e Danilo Preto.

Costoro, molto legati e, perciò, entrambi ex presidente del Lane, sono anche i due “titolari” originari, diretti e/o indiretti, della River, proprietaria non degli immobili che vi vertono, che sono di un altro ex presidente (anche lui un magnate?) Aronne Miola, ma dei terreni di gioco del centro tecnico di Isola, per il cui uso la società di Via Schio è super indebitata, a favore di… River, per non aver mai pagato il faraonico affitto di 30.000 euro al mese.

River ha curato, ricordiamolo,  anche enormi flussi economici di pubblicità (nello sport, non solo calcistico, e per attività non solo sportive) per i brand del gruppo Sisa, forse anche a parziale insaputa del colosso dei “supermercati italiani”, che non  caso da tempo si sarebbe liberato, lo dicono non tanto sommessamente altri ex partecipi dell’operazione Lane, di Cassingena senior, ex presidente nazionale non solo della catena di supermercati ma anche del Cedi Sisa Centro Nord (il centro di distribuzione merci per l’area omonima) che ha chiesto il concordato preventivo il 15 luglio scorso, presso il Tribunale di Vicenza (i fatti successivi sono cronaca).

Nel ginepraio societario che caratterizza le scatole cinesi biancorosse i due massimi referenti di River, che, dopo le inchieste giudiziarie della Procura di Palermo, vede una parte delle sue quote oggetto di un provvedimento di sequestro preventivo in quanto riconducibili al clan dei Lo Piccolo , sono ora coperti dalla stessa fiduciaria, Pannorica, a cui fa capo la Finalfa a cui appartiene il club…

Abbiamo più volte ricordato queste connessioni a chi ancora non vuole vederle (né scriverne con altrettanta chiarezza) e oggi lo facciamo a favore, soprattutto, di un leader dei tifosi, Maurizio Salomoni, il presidente effettivo del Cccb, perché tutta questa storia danneggia soprattutto i tifosi.

Se, caro dr. Salomoni, Alfredo Pastorelli, specializzato nel “trattare” proprio i crediti di società fallite o in fallimento, con i soci della Vi.Fin. e grazie alla spinta iniziale di una vera tifosa come la signora Franchetto, rappresentata da sempre dal fedele avvocato Luigi Polato, dovesse comprare realmente il Vicenza Calcio “così com’è” non potremmo che proporne almeno la beatificazione, anche se pure questa costerebbe tanto, almeno una mega rata della richiesta dilazione ventennale dell’Iva a debito, lo scrivono gli autori dei libri denuncia di Vatileaks.

Perché Pastorelli & c. dovrebbero accollarsi debiti attuali, fardelli economici futuri e, soprattutto, pericolosi punti (o)scuri passati del club, caro presidente Salomoni, quando le storie, vincenti, di club come quelli di Firenze e Napoli hanno visto imprenditori veri impegnare soldi veri, e non quelli, sempre più ipotetici, e di ritorno, dei contributi delle Leghe Calcio, per comprare con una società nuova e intonsa e solo con una parte minima di quei soldi il “marchio” del club una volta fallito legalmente oltre che di fatto?

Della Valle e De Laurentiis hanno poi destinato gli altri, tanti, soldi veri e soprattutto propri alla rifondazione sportiva e organizzativa di Fiorentina e Napoli ripartendo da una categoria inferiore che per il Vicenza potrebbe essere facilmente una cosiddetta C2 se non proprio la C1, in cui comunque il Lane rischia ora di precipitare.

Grazie a quella scelta chiara e trasparente ora gigliati e azzurri sono ai vertici nazionali e anche europei del calcio. Tra l'altro, poi, Della Valle e De Laurentiis, leggendo i bilanci dei due club risorti, ci stanno anche guadagnando, lecitamente e come si conviene a veri imprenditori, liberi da scheletri e da ogni dubbio di speculazione.

Dr. Salomoni lei ha detto alla sua intervistatrice: «Si intuisce che abbastanza presto ci sarà il passaggio di proprietà, ma siamo anche perplessi perché  adesso sta andando un po' troppo per lunghe, una cosa è certa: noi tifosi auspichiamo che quanto prima possa cambiare la proprietà del Vicenza non solo per fare chiarezza ma anche perché solo dopo si potrà iniziare a costruire il nuovo percorso».

Presidente super tifoso Salomoni, non siamo convinti della sua intuizione ma concordiamo con la sua perplessità, anche perché acquisire il Vicenza Calcio con i suoi stessi soldi appesantirebbe in prospettiva la sua gestione avvantaggiando a breve solo i suoi acquirenti, a costo zero a parte il capitale iniziale per il quale ci immaginiamo si sia soprattutto e concretamente impegnata la presidentessa onoraria Franchetto affiancata dal suo ambasciatore Polato.

E siamo concordi, caro presidente, anche con tutto il resto e soprattutto quando dice che i tifosi auspicano che «quanto prima possa cambiare la proprietà del Vicenza non solo per fare chiarezza ma anche perché solo dopo si potrà iniziare a costruire il nuovo percorso».

Ma l’unico vero e chiaro modo per «iniziare a costruire il nuovo percorso», lo dica Salomoni a Pastorelli & c., è interrompere la recita e non fare solo i (propri) conti per un club da acquistare con i contributi di Lega e per favoleggiare di uno stadio da 35 milioni di euro di investimenti virtuali mentre si chiede al Comune di dilazionare in sei anni 500.000 euro di vecchi affitti non pagati.

Pastorelli & c. cambino rotta, ora che è scoperta e ora che la serie A, possibile lo scorso anno quando hanno impostato l'operazione,  e i suoi contributi sono un sogno e ora che sono a rischio anche la B e i suoi euro. Cambino rotta e raccolgano i soldi, veri, che hanno, se li hanno, facciano arrivare il Lane con dignità a fine campionato con i soldi che riceve dalla Lega, come stanno facendo ora (al di là di poco credibili proclami) e lo facciano "chiudere" senza ulteriori sofferenze, dei tifosi, non facendo ricordare solo il passato ma costruendo un futuro per loro dando un taglio anche alle residue speculazioni dei vecchi soci, che, non contenti della carne che hanno sbranato, ora provano anche a succhiare gli ossi.

Chiuso il vecchio Vicenza Pastorelli & c. si facciano spiegare da Della Valle e De Laurentiis la strada che quest’anno sta seguendo anche il Parma (e che il presidente della Colombo Finanziaria ben conosce per le aziende decotte), mettano sul tavolo quei soldi, veri, che sono disposti a investire e riportino in alto il nuovo Vicenza dalla categoria che, senza i vecchi trucchi contabili oggi comunque gli competerebbe.

Il Lane significa e merita anche dignità perché rappresenti veramente un territorio che spesso parla, ma non opera, contro i trucchi altrui.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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