Clandestini, Bizzotto: a casa subito, stop a navi e profughi libici suddivisi tra tutti gli Stati UE
Mercoledi 6 Aprile 2011 alle 18:17"E' ora di finirla con le chiacchiere: l'Europa finora è stata colpevolmente latitante e ha lasciato sola l'Italia ad affrontare l'invasione di migliaia di clandestini provenienti dal Nord Africa". Continua a leggere
Profughi, Zaia stasera a Matrix: si ai profughi, no ai clandestini
Martedi 29 Marzo 2011 alle 19:13Luca Zaia, Regione Veneto - Domani tavolo con le regioni a Roma.
"Stasera sarò alla trasmissione Matrix in onda su Canale 5 alle 22,30, dove si parlerà delle vicende del Nord Africa. Ribadirò la mia posizione: si ai profughi, no ai clandestini". Lo ha affermato ancora una volta il presidente del Veneto Luca Zaia.
Continua a leggereBizzotto: i galletti francesi tirano le bombe per primi ma ci rifilano gli immigrati
Martedi 29 Marzo 2011 alle 17:05Mara Bizzotto, Eurodeputato Lega Nord - L'On. Bizzotto presenta un'interrogazione sui clandestini "scaricati" dalla Francia all'Italia. "Vergognoso e intollerabile lo scaricabarile dei galletti francesi sull'emergenza immigrati". "Basta con la slealtà della Francia e la latitanza dell'UE: serve subito un piano dell'Europa per affrontare l'ondata di immigrati".
Continua a leggereLibia, Zaia: sì ai profughi, no ai clandestini
Venerdi 25 Marzo 2011 alle 19:33Berlato e mafia cinese: volontà di lotta del governo
Martedi 6 Luglio 2010 alle 18:56Sergio Berlato, PdL - Bene volontà del governo nella lotta alla criminalità cinese. L'Europa aiuti i Paesi Membri nei rapporti diplomatici con la Cina (nella foto la Triade, n.d.r.).
"E' evidente che la criminalità organizzata cinese non è più qualcosa di marginale ma rappresenta un fenomeno in rapida espansione con risorse economiche rilevanti al quale occorre dare una risposta attraverso azioni di contrasto decise". È quanto dichiara l'on. Sergio Berlato, Deputato al Parlamento europeo e Coordinatore Vicario del Coordinamento provinciale di Vicenza del PDL.
Fiore (Sipbc Veneto) per Arco della Pace-Mi
Martedi 16 Marzo 2010 alle 00:22Sipbc Veneto          Â
Segnalo per conoscenza, con autorizzazione ad eventuale pubblicazione, questa denuncia deposta il 15 c.m. presso la Questura di Milano e inviata per conoscenza al Ministro per i Beni Culturali, Sen. Sandro Bondi, al Soprintendente per i Beni Architettonici e al Sindaco di Milano.
Dott. Davide Fiore
Il Presidente Società Italiana per la Protezione dei Beni Culturali (S.I.P.B.C.)
Sezione Regionale del Veneto
Oggetto: Segnalazione e denuncia di abbandono di sito monumentale nella città di Milano, rifugio di immigrati irregolari.
Onorevoli signori,
sabato 13 marzo 2010, mi sono trovato coinvolto in una situazione di una certa gravità per quanto concerne la salvaguardia di un bene architettonico e artistico significativo, e per il rischio alle cose e alle persone connesse.
Da turista ed ex cittadino milanese, mi trovavo ad osservare l'Arco della Pace di Milano, splendido esempio di arco di trionfo del governo napoleonico, realizzato dall'arch. Cagnola all'interno di un più articolato piano urbanistico che rivoluzionò l'aspetto della Milano di inizio ‘800. Nell'osservare la costruzione, difesa e celata da un'impalcatura posta per il restauro conservativo, ho notato almeno tre persone forzare una lamiera della recinzione di cantiere e accedere nell'area sottoposta a divieto d'accesso. Nessun impianto di sicurezza è scattato per segnalare l'intrusione. Ho prontamente avvisato le forze dell'ordine, le quali hanno inviato due pattuglie della polizia con cinque agenti che sono entrati nell'area di cantiere dal passaggio che ho indicato. Per riassumere brevemente, gli agenti hanno arrestato quattro clandestini di origine cinese (un quinto si è gettato dall'impalcatura ed è fuggito), dopo circa un'ora di inseguimento tra i piani di una fitta impalcatura che circonda l'Arco della Pace.
I poliziotti, ai quali ho espresso da subito la volontà di sporgere denuncia su quanto accaduto si dichiaravano sconcertati della situazione rilevata all'interno del cantiere e non visibile dall'esterno.
L'area di cantiere è un "albergo di clandestini", ridotto in condizioni pessime. Un cantiere da più mesi inoperativo, non controllato da antifurti o da una corretta revisione delle barriere anti intrusione (reti, lamiere, cancelli, ecc.).
Il cantiere sarebbe inoltre pieno di escrementi, materassi, oggetti di uso comune da riferire a situazioni di disagio o clandestinità , come di fatto riscontrato nel riconoscimento dei quattro clandestini e che prosegue da molto tempo.
L'indomani, domenica 14 marzo 2010, ho sporto regolare denuncia presso la Questura di Milano - Commissariato P.S. Sempione (ufficio denunce) alla presenza di due agenti (si veda copia del documento allegato alla presente segnalazione).
I poliziotti con i quali ho avuto modo di confrontarmi in sede di denuncia, nonostante la disponibilità , mi hanno più volte invitato a non segnalare il fatto in quanto non si tratterebbe di una questione di rilevanza penale. Insistendo, sono potuto arrivare al termine della denuncia, in attesa di informare chi di competenza sull'accaduto.
Personalmente ritengo disdicevole, come cittadino e come operatore per i beni culturali e per quanto attiene alle mie sensibilità o qualifiche personali, riscontrare l'abbandono del cantiere che protegge un monumento simbolo di Milano, vincolato dagli organi competenti, e posto in pieno centro storico. Credo inoltre che, salvo non siano già stati intrapresi provvedimenti a me sconosciuti, affidare il controllo di un sito patrimonio della collettività al libero accesso (con violazione di un cantiere contrassegnato dal divieto d'accesso), a persone in evidente stato di disagio, ma comunque clandestine, sia una mancanza di rispetto verso i beni culturali, la città di Milano e i suoi ospiti. Un accesso incontrollato di persone non accreditate, le quali possono usufruire dello stesso monumento quale abitazione, latrina o altre funzioni che potrebbero anche portare al vandalismo e allo sfregio dell'opera, potrebbe essere pericoloso anche per eventuali responsabilità o incidenti che occorressero agli stessi.
Sono certo, proprio perché perseguo nella fiducia nei confronti delle Istituzioni, che i destinatari di questa lettera sappiano cogliere la gravità della situazione che è stata riscontrata avviando una semplice segnalazione e agire tempestivamente anche con l'appoggio dei cittadini e della sensibilità mediatica.
Ringrazio per la cortese disponibilità inviando i miei migliori auguri per una buona settimana,
Dott. Davide Fiore
Il Presidente Società Italiana per la Protezione dei Beni Culturali (S.I.P.B.C.)
Sezione Regionale del Veneto
"Multicolored Christmas" a Vicenza
Lunedi 28 Dicembre 2009 alle 00:01Riceviamo, sottoscriviamo e sottoponiamo alla sensibilità dei lettori di VicenzaPiù e del sitoÂ
N.B.: fino al 6 gennaio all'indirizzo [email protected] si raccolgono firme di adesione
I sottoscritti, membri di associazioni religiose, politiche, sindacali e culturali diverse, credenti di diverse fedi religiose e non credenti, SONO VIVAMENTE PREOCCUPATI dalle vergognose, ormai quotidiane manifestazioni di xenofobia, razzismo, ostilità ed aggressione fisica di immigrati giunti in Italia e TROVANO ALTRETTANTO TEMIBILI i segni di assuefazione dell'opinione pubblica a ciò che pochi anni fa sarebbe stato inconcepibile.
1. Sono molti in questi anni gli episodi di incendi, assalti, chiusure manu militari di campi Rom e Sinti in varie parti d'Italia, di aggressioni, tentati omicidi, intimidazioni fisiche a singoli immigrati.
Filippi, elogio ai carabinieri di Valdagno
Venerdi 13 Novembre 2009 alle 20:27Ufficio Stampa Alberto Filippi  Â
"Vorrei esprimere i miei complimenti nei confronti dei carabinieri di Valdagno e del loro comandante''.
Lo ha detto il senatore leghista vicentino Alberto Filippi, dopo aver appreso dell'operazione portata a termine dai militari vicentini in materia di contrasto all'immigrazione clandestina e di repressione di una estorsione.
"Siamo arrivati davvero a situazioni assurde - ha sottolineato il sen. Filippi - con un immigrato cinese che taglieggia uno straniero proveniente dal Kosovo in cambio dei documenti per la regolarizzazione. In Parlamento, il gruppo della Lega Nord si sta battendo e si e' battuto nell' ottenere una apertura di regolarizzazione per colf e badanti. Sappiamo quanto questo possa essere utile per le famiglie che curano in casa persone anziane e ammalate. Ci sforziamo di favorire l'immigrazione regolare di chi vuole arrivare in Italia e ottenere una occupazione, ma siamo e saremo durissimi - ha aggiunto il sen. Filippi - contro chi trasforma le opportunità offerte in occasioni per delinquere."
"In ogni caso - ha concluso Alberto Filippi - fa davvero piacere notare come il servizio di contrasto delle nostre forze dell'ordine sia sempre puntuale e attento."
Dalla parte degli immigrati: "Noi, cittadini e clandestini"
Mercoledi 15 Luglio 2009 alle 08:12Il nuovo pacchetto sicurezza sta seminando paure tra le migliaia di immigrati presenti nel vicentino. E, alla faccia dei proclami ufficiali, rischia di alimentare nuovi circuiti illegali
"Guarda qua: queste sono le carte di un ragazzo del Burkina Faso. Ha lavorato per cinque anni in una ditta, e l'hanno tenuto sempre come apprendista: adesso, con il fatto che c'è la crisi, non gli hanno rinnovato il contratto, e l'Inps non gli dà il sussidio di disoccupazione. In più c'è il problema del permesso di soggiorno. È disperato". Ousmane Condé, il presidente dell'unione degli immigrati, il tavolo che riunisce molte delle associazioni di migranti presenti nel vicentino, è un punto di riferimento per moltissimi stranieri venuti a vivere e a lavorare dalle nostre parti. E in questi giorni sta seguendo da vicino la preoccupazione e la paura provocate dall'approvazione del nuovo pacchetto sicurezza. L'introduzione del reato di clandestinità , il permesso di soggiorno a punti, le norme più restrittive per il riconoscimento dei minori stanno mettendo in crisi migliaia di persone già toccate duramente dalla frenata dell'economia, con effetti che saranno tutti da valutare.