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Libia, Zaia: sì ai profughi, no ai clandestini

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 25 Marzo 2011 alle 19:33 | 0 commenti

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Luca Zaia, Regione Veneto  -  "Non facciamo confusione. I tunisini in scarpe da tennis, con magliette griffate, giubottini di pelle e cellulare che stanno sbarcando a Lampedusa non sono profughi dalla Libia". Lo ha ribadito questa mattina il presidente del Veneto Luca Zaia, intervenendo nel corso della cerimonia inaugurale del completamento della Nuova Strada del Santo tra Castelfranco e Padova.

"Mi fa anche specie - ha aggiunto - che arrivino uomini giovani, tra i 25 e 35 anni: dove sono le donne, i bambini, gli anziani?. Il ministro Roberto Maroni ha fatto una cosa ovvia: vuole essere preparato ad un'eventuale emergenza. La crisi e gli eventi bellici in Libia - ha detto Zaia - possono portare ad una fuga di civili: questi sono profughi, e come tali avranno diritto all'asilo politico. Ma in Tunisia è tornata la normalità e tutte le aziende hanno ripreso a lavorare, comprese quelle italiane e venete. Proprio stamane un nostro imprenditore mi ha scritto da laggiù che questi partono perchè convinti che i 2 mila euro che pagano per la traversata si possano guadagnare rapidamente qui da noi. In Veneto però abbiamo 130 mila disoccupati: prima troviamo lavoro a loro".
"I prossimi mesi saranno di riflessioni su questo tema. I giornali saranno pieni di polemiche. In Veneto sappiamo cosa sono volontariato e solidarietà: un cittadino su cinque è direttamente impegnato su questo fronte. E noi sappiamo anche bene cosa significa emigrazione: ci sono più veneti nel resto del mondo che nella nostra regione. Il punto è che chi vuole venire qua deve lavorare, comportarsi beni e rispettare la legge. I barconi che stanno arrivando non c'entrano nulla con la Libia - ha concluso Zaia - e quelli che arrivano sono clandestini, che vanno identificati e rimandati a casa".

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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