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"Multicolored Christmas" a Vicenza

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 28 Dicembre 2009 alle 00:01 | 0 commenti

Appello di associazioni varie         

Riceviamo, sottoscriviamo e sottoponiamo alla sensibilità dei lettori di VicenzaPiù e del sito 

N.B.: fino al 6 gennaio all'indirizzo [email protected] si raccolgono firme di adesione

Natale di integrazioneI sottoscritti, membri di associazioni religiose, politiche, sindacali e culturali diverse, credenti di diverse fedi religiose e non credenti, SONO VIVAMENTE PREOCCUPATI dalle vergognose, ormai quotidiane manifestazioni di xenofobia, razzismo, ostilità ed aggressione fisica di immigrati giunti in Italia e TROVANO ALTRETTANTO TEMIBILI i segni di assuefazione dell'opinione pubblica a ciò che pochi anni fa sarebbe stato inconcepibile.
1. Sono molti in questi anni gli episodi di incendi, assalti, chiusure manu militari di campi Rom e Sinti in varie parti d'Italia, di aggressioni, tentati omicidi, intimidazioni fisiche a singoli immigrati.

Sottoscrizione e firme per Multicolored Christmas a Vicenza2. Queste aggressioni si accompagnano ad una campagna incessante di attacchi ai diritti umani e civili dei lavoratori migranti. Esempio significativo è la politica dei respingimenti in Libia di imbarcazioni di migranti attuata nel 2009, che toglie alle persone la possibilità di chiedere asilo e vanifica l'impegno dell'Italia di concederlo nelle circostanze appropriate.
Il decreto legge del 2 luglio 2009, detto "pacchetto per la sicurezza", che introduce il reato di clandestinità e di fatto rende clandestini i lavoratori che perdono il posto di lavoro è in contrasto con i principi fondamentali della civiltà giuridica occidentale, in quanto crea una fattispecie di reato che consiste non in ciò che una persona fa, ma semplicemente in ciò che è. Come conseguenza nefasta di quel decreto si stima che l'accesso dei migranti irregolari alle strutture sanitarie nel secondo semestre 2009 si sia ridotto del 20 per cento, per il timore della denuncia; scoraggiare l'accesso dei migranti al servizio sanitario nazionale significa aumentare i rischi di epidemie per tutti gli abitanti della penisola.

3. Inoltre si moltiplicano le misure amministrative volte a limitare il diritto all'assistenza sanitaria, all'istruzione, all'accesso all'edilizia pubblica per cittadini stranieri sia extracomunitari, sia cittadini di stati della UE, e perfino di cittadini italiani che vivono in comunità rom e sinte. Esempi di xenofobia nei confronti di cittadini italiani sono la campagna fatta a Venezia per bloccare la costruzione di un villaggio di Sinti, la campagna a Vicenza per impedire il Festival Islamico, la costruzione delle microaree per famiglie rom e sinte, l'interpretazione restrittiva della Giunta Comunale di Montecchio Maggiore sulle metrature per l'idoneità abitativa delle famiglie migranti. L'arma dell'intimidazione degli stranieri e della discriminazione dei lavoratori migranti e tra diversi gruppi di essi è un meccanismo molto efficace e ben sperimentato per il controllo dei lavoratori e per la riduzione dei salari proprio quando cresce la percentuale dei lavoratori migranti nella forza lavoro. Oggi poi conviene alla classe dirigente ed ai finanzieri responsabili della crisi economica che le giuste rivendicazioni e proteste dei lavoratori siano deviate verso una "guerra tra poveri" contro chi è più indifeso ed in difficoltà.
Albero di Natale multicolore4. Queste misure di discriminazione oggi confluiscono in un attacco ai principi fondamentali della Costituzione Italiana. L'ostracismo contro il portato culturale, sociale, religioso dei cittadini migranti, il rifiuto di concedere il permesso di costruzione di moschee e minareti è una violazione della libertà di associazione e di culto, che è garantita dalla Costituzione Italiana e che è diritto intangibile nelle costituzioni di tutti gli stati occidentali. Ostacolare con provvedimenti amministrativi l'esercizio di questo diritto è un abuso anticostituzionale. La Costituzione Italiana recita all'Art.8: "Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge." All'Art.19. "Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume." In questo attacco all'Islam si sono distinte anche personalità che occupano importanti ruoli istituzionali di governo, ma anche in alcune amministrazioni locali rette dall'opposizione si è esitato nel riconoscere il diritti di culto delle persone di fede islamica.
White Christmas a Coccaglio (Brescia)5. L'amministrazione comunale di Coccaglio, presso Rovato, Brescia, applica il decreto del 2/7/2009 con una operazione di controllo della posizione degli immigrati, battezzata "White Christmas". Secondo la stampa, l'assessore alla sicurezza avrebbe spiegato: "per me il Natale non è la festa dell'accoglienza, ma della tradizione cristiana, della nostra identità ". Si consuma qui una frattura insormontabile fra una concezione identitaria ed una universalista della cristianità. Le comunità cristiane che già praticano una fede adulta in piena laicità ed accettano serenamente la molteplicità delle credenze religiose e dei percorsi di umanizzazione non sono una minoranza, come taluni politici insinuano: è invece la Chiesa italiana nel suo complesso che non può non vedere nel Natale la festa dell'accoglienza e, in piena fedeltà all'insegnamento evangelico, accettare l'appello a farsi prossimo per lo straniero che soffre (Luca 10, 25-37). In effetti sia il cristianesimo di Paolo di Tarso che l'Islam si caratterizzarono fin dalle origini per il loro universalismo e senza questo carattere universale perderebbero oggi ogni autorità morale; l'abbraccio del "cristianesimo identitario" è pertanto un PERICOLO MORTALE per la Chiesa italiana. È dunque essenziale ribadire con grande fermezza che l'attuale offensiva contro i diritti civili, religiosi ed economici dei migranti ha superato di troppo il confine di ciò che è tollerabile e spezza i principi fondamentali che permettono la convivenza e la vita civile tra cittadini.

Per questo invitiamo ad una SOTTOSCRIZIONE diretta e a distanza all'appello "MULTICOLORED CHRISTMAS" a Vicenza, perché di bianco a Natale c'è solo la neve; per una applicazione piena ed universale del diritto di cittadinanza, inteso come insieme di diritti civili ed economici di tutti quanti vivano e lavorino in Italia; perché i membri di diverse confessioni religiose si sentano uniti in
momenti di preghiera e di riflessione a difesa dei diritti umani fondamentali in Europa e nel mondo, ed in solidarietà con quanti in questi giorni soffrono per la guerra, in particolare in Iraq, Afganistan, Pakistan e Palestina; per fermare la paura individuale e sociale che porta alla xenofobia ed al razzismo, che vede nel diverso una minaccia per la propria sicurezza sociale e individuale - sentimento purtroppo reale che la crisi economica amplifica - e per una cultura dell'accoglienza solidale, del rispetto in tutti della dignità di ciascuno; per lo sviluppo di una cultura pienamente laica, capace di un rigoroso esame della realtà sociale e che aiuti a dissolvere pregiudizi, paure e miti; perché Vicenza "città della pace" si doti di strumenti adeguati per gli studi della pace; perché si consideri l'opportunità di un istituto superiore di studi sulla pace, che cooperi con università italiane e straniere, non solo riunendo competenze esistenti nel territorio ma anche offrendo risorse di studio a giovani studiosi ed a esperti internazionalmente riconosciuti.
Per queste e molte altre ragioni, vogliamo essere insieme in un Natale a molti colori.

N.B.: fino al 6 gennaio all'indirizzo [email protected] si raccolgono firme di adesione

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don Maurizio Mazzetto, don Piergiorgio Paoletto, don Giovanni Cecchetto, don Matteo Menini, don Stefano Caichiolo, Nazir Saquib, Simonia Marinkovic, Bojan Rajic, Nirou Morteza, Krika Riad, Touami, Benito Bernadoni, Andrea Uscieri, Pof GianLuigi Bellin, Prof Paolo Consolaro, Prof. Ilia Pedrina, Dott. Teresa Bardelli, Dott, Irene Rui, Pastore (Missione Evangelista Zigana), Davide Casadio, don Luigi Schiavo, Delfino Sartori, Germano Raniero, Nadia Francia, don Luciano Bertelli, don Antonio Uderzo, Toni Pigatto, Monica Marangoni, Giuseppe Traversa, Gigliola Tuggia, don Agostino Bruttomesso, Elisanna Rodighiero, Paolo Barci, Domenico Dal Sasso, Chiara Peretti, Mauro Dazzini, Padre Moreno Versolato, Vittorio Giacomin, Paola Meneghetti,Francesco Maule, Anna Povolo, don Mariano Ciesa, don Mario Costalunga, Lorenzo Cavazza, Guido Zentile, Claudio Mondin, Gigliola Masolo, Berica Perezzan, Agostino Masolo, Gian Pietro Piazza, Paolo Visonà, Antonio Rigobello, Claudia Zuccon Ghiotto, Miriam Rigobello, Fulvio Rebesani, Gardo Maurizia, Paolo Pomi, Maria Antonietta Di Torrice, Claudio Tonellotto, Nicoletta Possente, Stefano Dalle Aste, Augusto Dalle Aste, Giovanni Dalle Aste, Luigi Dalle Aste, Nicola Possente, Anna Maria Golin, Liliana Perina, Angela Brunello, Johnny Spagnolo, Sonia Spagnolo, Nicolò Spagnolo, Anna Spagnolo, Paolo Banterle, Anna Maria Buratti, Bruno Cazzola, Nerio Minuzzo, Anna Condorelli, Lorenzo Pasquale, Marta Zecchetto, Rita Cattelan, Roberto Zanotto, Antonella Zarantonello, Claudio Gioseffi, Anna Pia Maculan, don Andrea Peruffo, Adriano Tomba, Eliseo Fioraso, Cinzia Bottene, Paolo Zotta, Federico Zotta, Angela Pelanda, Valentina Yakubenko, Mariarosa D'orlando, Anna Refosco, Nicola Refosco, Pierina D'Orlando, Tapparello Milena, Beppe Bernardini, Maria Luisa Bettenzoli, Maurizio Doppio, Ezio Lovato, Amelia Cracco, Angelo Azzalini, Marco Azzalini, Celeste Azzalini, Mario Pavan, Giorgio Langella, Alberta Ruzzene, Cinzia Morellato, Emanuela Bortolaso, Betta Tusset Venezia, Romano Vecchiet Udine, Patrizia Grazioli Lido- Venezia, Flavio Fenici Firenze, Annarita Cenacchi Bologna, Rosapia Bonomi Verona, Alberto Bedin, Alessia Marocco, Teresa Turetta, Giancarlo Albera, Giovanni Marangoni, Marisa Scolaro, Veronese Ugo, Agostino Pilati, Emanuela Ferracin, Giulio Rigoni, Piero Rigoni, Teresa Rigoni, Anna Ferracin, Massimo Zanrosso, Antonietta Cantele, Luigi Manza, Germana Cecchelero, Mariarosa Diamanti, Franco Santacatterina, Cristina Banzato, Xausa Anna, Stupiggia Antonio, Padre Natalino Costalunga, Farri Giuseppa, Ciscato Luigi, Tivelli Clara

(N.B.: fino al 6 gennaio all'indirizzo [email protected] si raccolgono firme di adesione)

 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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