Caritas: alluvioni in Pakistan, preghiera e aiuti
Sabato 28 Agosto 2010 alle 17:52Caritas Diocesana Vicentina - Martedì 24 agosto è stata la giornata del raccoglimento e della preghiera. I cristiani del Pakistan vi hanno aderito su invito del presidente della Conferenza episcopale del Paese asiatico, monsignor Lawrence Saldanha.
Continua a leggereFatica dell'immigrazione,speranza della cittadinanza
Giovedi 15 Aprile 2010 alle 23:49Caritas Diocesana Vicentina - Venerdì 16 aprile si tiene presso Casa Immacolata di Vicenza un incontro organizzato dalla Caritas quale momento di riflessione per i centri di ascolto e le parrocchie che operano con le persone migranti, nonché i responsabili di centri pastorali e i leaders delle comunità dei migranti.
L'appuntamento è alle ore 20,30 in stradella Mora 57 a Vicenza. Il tema è "La fatica dell'immigrazione e la speranza di cittadinanza". Un confronto al quale porteranno il loro contributo i rappresentanti del "Comitato Diritti Civili" di Montebelluna.
L'incontro vuole essere un momento di riflessione annuale fra le persone, i gruppi e le associazioni che operano in percorsi di solidarietà con le persone migranti.
Continua a leggereLa crisi per tante famiglie è tutt'altro che finita
Giovedi 15 Aprile 2010 alle 10:36Un anno dopo l'avvio del Fondo Straordinario di Solidarietà per chi ha perso il lavoro a causa della crisi, la Caritas Vicentina torna a rendere conto delle attività messe in campo attraverso i propri servizi in favore delle famiglie e delle persone in difficoltà economica. Inoltre, a fine 2009 il Vescovo assieme alla Caritas aveva lanciato anche la proposta dei "sostegni di vicinanza", proponendo a chi non è toccato dalla crisi di ripensare il proprio stile di vita al fine di mettere a disposizione 100 o 200 euro mensili, per almeno sei mesi, a favore di chi non ce la fa a far fronte alle spese di prima necessità a causa della perdita del lavoro o di una riduzione delle entrate legate allo stesso. Continua a leggere
Una storia esemplare
Sabato 10 Aprile 2010 alle 02:38
Ci aveva impiegato poco O., che veneto non è, a farsi contagiare dall'aspirazione di "mettersi in proprio". O. era salito al Nord da ragazzo, per studiare a Milano. Trasferitosi in Veneto nel 1994 aveva fatto il salto: da dipendente a imprenditore artigiano. «Ho affittato un capannone fuori Vicenza, acquistato i macchinari necessari e ho iniziato a fare quello che avevo appreso da operaio», racconta. «Per sei anni le cose sono andate bene. Le commesse erano tali da dover costituire una società con altre persone e siamo arrivati ad avere anche 12 dipendenti. Tirando la cinghia e lavorando sodo anche i sabati, io e mia moglie ci siamo comperati il primo appartamento».
Poi sono iniziati i problemi: le due aziende più importanti, per cui la ditta di cui era socio lavorava da terzista, fra il 2000 e il 2004 delocalizzano le produzioni nell'Europa dell'Est e un paio d'anni un altro committente fallisce, comportando il mancato pagamento di lavori correttamente onorati. Le ripercussioni sull'azienda sono pesanti: la drastica riduzione delle commesse costringe prima la piccola società a dimezzare il personale e successivamente i soci a inventarsi nuove strade per reperire la fonte di reddito.
O. riprende l'attività come artigiano, riadattando l'impresa a misura familiare, e coadiuvato dai lavoratori "in casa" recupera un sufficiente giro d'affari tale da consentire una dotazione adeguata per la sua piccola ditta e soprattutto il sostentamento della vita familiare. Dalle banche ha bisogno solo di anticipare l'importo delle fatture per la gestione finanziaria ordinaria. Ma per un debito non onorato della vecchia azienda, di cui lui non era più socio ma ancora garante presso le banche fa precipitare la situazione, la banca revoca gli affidamenti. Questo gli crea grosse difficoltà e l'impresa, ora diventata a misura familiare, non è più in condizioni di operare.
È proprio in questo momento, non vedendo via d'uscita e non avendo competenze di tipo amministrativo-gestionale ma unicamente capacità tecniche, che O. manifesta la sua difficoltà familiare ad una persona che opera all'interno della parrocchia dove anche lui svolge da tempo attività di volontario. Il suggerimento quindi di rivolgersi alla Caritas Diocesana. Grazie al competente lavoro svolto da alcuni volontari del servizio Microcredito è stata possibile un'articolata attività di ascolto, accompagnamento e orientamento, che, a partire dall'analisi della situazione e attraverso un'azione di rete con i soggetti ed enti coinvolti a vario titolo, ha permesso di costruire un percorso di uscita e quindi di riprendere l'attività .
Il colpo di grazia lo dà successivamente la crisi economica: «Dopo aver ripreso avevo tre dipendenti, più mia moglie ancora in ditta e si riusciva comunque a tirare avanti. Ma a giugno del 2009 l'azienda per la quale lavoravo ha iniziato a ridurre la produzione e le commesse».
Per la piccola azienda dell'artigiano è il tracollo: deve concordare con l'Ente bilaterale dell'artigianato veneto la cassa integrazione per i tre dipendenti rimasti. «Ho svenduto i macchinari per recuperare qualche denaro. Ho rischiato di farmi prendere dal panico. Non dormivo più la notte: che ne sarebbe stata della mia vita e di quella dei miei cari?».
Per sbarcare il lunario O. ha fatto per qualche mese lavori saltuari. «Prendevo 800 euro al mese dai quali dovevo togliere le spese per la benzina», confessa. Poche settimane fa, O. ha dovuto sottoporsi a un delicato intervento chirurgico.
Ora, a 60 anni e permanendo l'incertezza sul futuro familiare, abitativo e lavorativo, O. è cosciente del fatto che il percorso della famiglia-impresa ha bisogno di ulteriori passaggi. «Oggi, se non altro, dormo più serenamente, perché so che posso contare su un adeguato e competente accompagnamento per un opportuno confronto prima di effettuare le scelte che si porranno necessariamente nel prossimo futuro», dice O. ringraziando la Caritas e i volontari che si sono presi cura di lui.
Sportello microimprese, una risposta Caritas
Mercoledi 7 Aprile 2010 alle 19:10Caritas diocesana vicentina  Â
Sportello microimprese per Imprese familiari in difficoltÃ
Dalla Caritas uno spazio di prossimità specifico
Lo Sportello Microimprese nasce dall'emergere di un bisogno che da tempo interpella la Caritas diocesana. Realizzato in collaborazione con gli Ordini dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Vicenza e di Bassano del Grappa, vedrà volontari preparati e professionalmente esperti a disposizione per attività di informazione ed accompagnamento alle microimprese a conduzione familiare in difficoltà .
Tutti i giovedì dalle 19,00 alle 20,00 presso la sede Caritas in contrà Torretti 38 a Vicenza.
Apre i battenti giovedì 8 aprile a Vicenza un nuovo servizio della Caritas Vicentina, lo Sportello Microimprese, destinato a dare informazioni e accompagnamento alle piccole imprese familiari in difficoltà economica.
Un servizio che parte da molto lontano: era infatti il gennaio 2006 quando la Caritas Vicentina avviò una serie di sportelli di "Microcredito Etico-Sociale a favore delle famiglie in difficoltà economica temporanea".
E già nei primi due anni di attività gli operatori volontari segnalavano spesso l'evidenziarsi di difficoltà economiche in famiglie dove il reddito proveniva da piccole attività imprenditoriali "domestiche".
In altre parole, l'unica medaglia "famiglia" si caratterizzava nelle due facce: la microimpresa familiare e il nucleo parentale. Fu allora spontaneo chiedersi se fosse possibile aiutare la famiglia in difficoltà economica senza entrare nelle problematiche della piccola impresa.
Lasciandosi interpellare da questo bisogno, peraltro tipico del nostro territorio, a fine 2007 in Caritas si è costituito un gruppo di lavoro, nel quale esperti ne tentavano una lettura anzitutto ascoltando associazioni di categoria e professionisti dedicati, giungendo dopo due anni alla conclusione che vi era la necessità di attivare un servizio di prossimità per queste famiglie-imprese.
"Infatti spesso di fronte alle difficoltà la famiglia-impresa non riesce a trovare la via d'uscita. Se mancano ovviamente le risorse per affidarsi al professionista competente si aggiunge l'effetto vergogna, patito come famiglia, giungendo così a scelte che aggravano ulteriormente la situazione, anziché risolverla" spiega il direttore della Caritas diocesana don Giovanni Sandonà , che aggiunge: "Peraltro anche il triste e recente fenomeno dell'estrema disperazione di imprenditori del Nordest è ulteriore e drammatico sintomo della solitudine di tanti uomini e donne, solitudine che arriva ad implodere in drammatiche crisi esistenziali, dove l'aspetto economico è solo una delle componenti distruttive".
Caritas, mossa dall'urgenza di non lasciar sole queste famiglie e grazie alla positiva sinergia con l'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Vicenza e di Bassano del Grappa - avviata nel 2009 - ha costituito così un gruppo di coordinamento che ha elaborato lo Sportello Microimprese, il suo Regolamento interno e l'avvio del Corso di formazione specifico al servizio.
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E' con queste premesse che giovedì 8 aprile apre la sua attività di accompagnamento e informazione lo Sportello Microimprese, dove i 25 professionisti volontari, che hanno partecipato al Corso di Formazione, saranno a disposizione per fornire informazioni e consulenza a persone titolari di piccole e piccolissime realtà imprenditoriali in difficoltà , il cui stato di dissesto coinvolge la persona stessa e/o la sua famiglia e che, per motivi culturali, sociali ed economici, non accedono ai normali servizi di consulenza.
Lo Sportello sarà aperto a giovedì alterni dalle ore 19,00 alle ore 20,00 presso la sede della Caritas Diocesana in contrà Torretti 38 a Vicenza (per informazioni e appuntamento: 0444 304986, 349 6561391).
Queste le iniziali date di apertura (1° e 3° giovedì di ogni mese): 8 e 22 aprile; 6 e 20 maggio; 3 e 17 giugno; dopo un periodo iniziale di monitoraggio si valituterà se passare alla cadenza settimanale delle aperture.
"Dal nostro osservatorio, temiamo che il bisogno sarà notevole. Riteniamo molto importante questa attività di volontariato che accompagni i piccoli imprenditori in difficoltà a superare l'isolamento e che li guidi alla conoscenza e delle ferree regole dell'economia, conoscerle significa infatti evitare di finire nella spirale del disagio" sottolinea Athos Santolin, presidente dell'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Vicenza.
Aggiunge Amedeo Busnardo, presidente dell'Ordine Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bassano del Grappa: "Siamo orgogliosi di aver potuto contribuire all'avvio dello Sportello: i nostri colleghi hanno saputo dimostrare spirito di volontariato e disponibilità , diventando parti attive nei confronti di soggetti deboli che altrimenti sarebbero stati abbandonati a loro stessi. Ci auguriamo che nel futuro lo Sportello possa essere aperto anche con una sede in Bassano del Grappa".
"Credo che, come avvenuto per gli sportelli rivolti alle famiglie che alle spalle avevano un lavoro dipendente o per altri Sportelli Specifici, lo Sportello Microimprese- spiega ancora il direttore della Caritas diocesana don Giovanni Sandonà - possa essere uno spazio di ascolto e di prossimità competente e capace di alleviare la sofferenza di alcune persone e famiglie. Ovviamente l'auspicio è che il bisogno non sia così diffuso, come invece l'analisi e i recenti accadimenti sembrano manifestare"
Sportello microimprese della Caritas
Martedi 6 Aprile 2010 alle 18:49Caritas Diocesana Vicentina   Â
Associazione Diakonia Onlus
Servizi-segno Caritas Diocesana Vicentina
Ordine dottori commercialisti e esperti contabili di Vicenza
Ordine dottori commercialisti e esperti contabili di Bassano del Grappa
Mercoledi' 7 aprile 2010 - ore 10,30
presso la
sede della Caritas Diocesana Vicentina
in contra' Torretti 38 a Vicenza
si terrà la conferenza stampa di avvio dello
Sportello microimprese della Caritas Diocesana di Vicenza
Realizzato dalla Caritas diocesana vicentina con il patrocinio degli Ordini dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Vicenza e di Bassano del Grappa
Grazie all'attivita' di volontari in possesso di competenze specifiche nell'ambito gestionale, finanziario e legale, formati al volontariato Caritas, lo sportello offrirà gratuitamente consigli e informazioni a quei piccolissimi imprenditori che, magari già in difficoltà prima della crisi, sono oggi in ginocchio.
Interverranno alla conferenza stampa:
- dott. Athos Santolin, Presidente dell'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Vicenza
- dott. Amedeo Busnardo, Presidente dell'Ordine Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bassano del Grappa
- don Giovanni Sandonà , direttore della Caritas Diocesana di Vicenza
-dott.ssa Giuliana Liotard e avv. Paolo Conci, coordinatori dello Sportello Caritas Microimprese
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Caritas: disagio dei terremotati resta profondo
Lunedi 5 Aprile 2010 alle 20:41Riceviamo dalla Caritas Diocesana Vicentina e pubblichiamo
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Terremoto dell'Aquila, un anno dopo. Sono passati dodici mesi dalla tragedia (6 aprile 2009) e se la ricostruzione e' iniziata, e' altrettanto vero che il travaglio degli aquilani è ben lungi dall'essere finito. Le Caritas del Nordest presenti da subito a L'Aquila
La presenza delle Caritas di Triveneto a fianco delle comunità terremotate era iniziata subito: dopo un primo sopralluogo del Delegato delle Caritas del Triveneto, don Giovanni Sandonà , gia' il 13 aprile, la presenza stabile di volontari era stata avviata il 22, nella zona di Bagno-Roio (comprendente le parrocchie di S.Rufina, Bagno, Civita di Bagno, Pianola,Colle Roio, Poggio di Roio, Roio Piano), a sud-ovest dell'Aquila, con operatori e volontari, che continuano la loro opera di prossimità anche oggi. Una presenza realizzata assieme a Caritas Campania e iniziata vivendo, fino al novembre scorso, in tenda, condividendo completamente le condizioni di vita e la quotidianità con i terremotati, ascoltando le loro paure, la rabbia, cercando di ridare speranza. Una presenza che continuerà fino a ottobre 2010 e che nei mesi ha significato anche sostenere i parroci nel mantenere vive le comunità parrocchiali e nel riattivare alcune iniziative pastorali. Un lavoro svolto in rete con Caritas Italiana.
La Caritas paga per i bambini senza mensa
Martedi 23 Marzo 2010 alle 16:26Caritas Diocesana Vicentina
La dignità della vita umana, di ogni persona, non è un valore negoziabile
Proprio ieri il Cardinal Bagnasco, aprendo il Consiglio Nazionale della Conferenza Episcopale Italiana, richiamava nel suo intervento tale imperativo come inviolabile riferimento nell'attuale contesto sociale e culturale, anzitutto per i cristiani ma anche per ogni uomo e donna di buona volontà .
E del resto, mosso dallo stesso dovere, il Vescovo Mons. Nosiglia, tramite la Caritas Diocesana Vicentina, a novembre dello scorso anno così spiegava l'esigenza di attivare una sorta di "gemellaggi" tra famiglie: "I Sostegni di Vicinanza sono un'opportunità di prossimità nei confronti di famiglie e persone che si trovano in difficoltà economica temporanea a causa della perdita, precarietà o riduzione dell'orario di lavoro e non riescono a far fronte ai propri impegni economici e finanziari rispetto a beni e servizi di prima necessità fra cui le spese scolastiche per i figli".
Continua a leggereCaritas: volontari a Vicenza e Montecchio
Lunedi 25 Gennaio 2010 alle 23:18
Vicariati di Vicenza e Montecchio Maggiore, la Caritas cerca volontari per l'ascolto e il servizio
Il corso base di formazione al servizio inizia il 2 febbraio a Creazzo
La Caritas cerca nei vicariati di Vicenza e di Montecchio Maggiore volontari disponibili a mettere in gioco la propria esperienza di vita: di coppia, di genitore, di fratello, di amico, di animatore, di capo scout, di educatore, di insegnante, ma anche di operatore dei servizi sociali, di barista, di p.r. nelle discoteche, di studente universitario, di professionista. Le "fatiche" che mettono in crisi le persone sono tante: da situazioni familiari problematiche ai rapporti di coppia in affanno, dai giovani che si sentono soli alle persone segnate dal disagio mentale, dal dolore per la perdita di una persona cara alla difficoltà di essere senza casa, o anziani e soli. Tutte situazioni che per una vicinanza non richiedono una specifica competenza tecnica, bensì una capacità di solidarietà non pietistica. Non ci sono maestri, né persone più all'altezza di altre, importante invece è la voglia di mettersi in gioco, con semplicità , per essere utile agli altri.
La competenza e la preparazione sono messe in campo invece dalla Caritas Vicentina, che affiancherà e seguirà i volontari a partire dall'invito a frequentare un corso base di formazione al servizio, che, per i due vicariati inizierà il 2 febbraio presso la Chiesa della parrocchia di San Marco a Creazzo, in via Leonardo da Vinci 4 (di fronte al Municipio).
Il corso è composto da sette incontri, con cadenza settimanale e si terranno in orario serale, dalle ore 20,30 alle ore 22,30. Il primo incontro avrà per tema il volontariato Caritas. Nel secondo, il 9 febbraio, si parlerà dell'ascolto e della relazione di prossimità che vede la persona come una risorsa. Il 23 sarà la volta dell'approfondimento dei percorsi attivi nel territorio, con particolare attenzione al Dialogo e all'Auto mutuo aiuto. Il 2 marzo si parlerà dei servizi socio-sanitari e del privato sociale presenti sul territorio. Il 9 marzo si affronterà invece il tema della lettura critica del bisogno, attraverso l'attività dell'Osservatorio Caritas e l'azione socio-politica del volontariato. L'incontro del 16 marzo, verterà sulla scelta degli ambiti di servizio da parte dei partecipanti, mentre il 23 marzo si parlerà della Caritas quale organismo pastorale e pedagogico di servizio.
"Nessuno è così ricco da non avere niente da ricevere e nessuno è così povero da non avere niente da dare": è questo il motto dell'iniziativa, che vuol essere un percorso che ridà fiato al volontariato in stile Caritas, nel quale disponibilità personale, motivazione e preparazione si rinforzano a vicenda. I volontari saranno sostenuti da un'equipe di esperti e diverranno espressione della comunità cristiana, mettendosi via via in rete con i servizi sociali presenti sul territorio - Comuni e Ulss - ai quali saranno eventualmente indirizzate le persone in difficoltà qualora la situazione lo richieda. Ogni partecipante potrà successivamente individuare uno spazio di impegno idoneo alla propria sensibilità .
Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere ad Annamaria Sartori (telefono 328 2138020) per il vicariato di Montecchio Maggiore e a Francesca Nardin (telefono 0444 571403) per il vicariato di Vicenza. Le iscrizioni vengono raccolte presso la segreteria della Caritas Diocesana Vicentina, tel. 0444 304986, tutti i giorni dalle ore 09,00 alle ore 12,30; email: [email protected]
UFFICIO STAMPA CARITAS DIOCESANA VICENTINA
Koiné Comunicazione - Mariagrazia Bonollo
Tel. 348 2202662 - ufficio [email protected]
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Alla Caritas anche ex manager e madri sole
Domenica 15 Novembre 2009 alle 15:22
Crescono i vicentini che chiedono aiuto per bollette, affitti e piccoli prestiti.
Don Sandonà : "La crisi non è passata"
Un rapporto fatto per conto della Caritas vicentina sulle circa 1000 persone che dal 2006 al 2008 hanno bussato ai 13 sportelli del Microcredito della Caritas in cerca di un prestito evidenzia che sono in maggioranza italiani, sposati e con figli, con un impiego ma con una grande fatica a pagare bollette e affitto.
Per il 2010 sarà peggio. Gli stranieri sono il 41,7%, contro il 58,4% degli italiani, vicentini, cioè, in prevalenza tra i 40 e i 49 anni, anche se cresce la percentuale di giovani sotto i 40.
Per metà (48,7% ) hanno un impiego fisso, ma, per tante cause, si trovano in una situazione critica, come anche laureati passati in poco tempo da redditi di migliaia di euro (con tutta la possibilità di pagare mutui e spese) a retribuzioni sotto i 1000 euro con la minaccia continua di perdere anche quelli vista la quantità di persone senza lavoro.
E da lì la via crucis che passa dall'assistente sociale a una vita da povero in locali a dir poco fatiscenti fino allo sbocco alla Caritas.
Per non parlare di madri abbandonate dal compagno e di stranieri arrivati con speranze e certezze di lavoro e ora messi per strada da licenziamenti a raffica, che ne acuiscono i problemi della già precaria integrazione sociale.
La Caritas vicentina, tramite il suo direttore don Giovanni Sandonà , lancia un appello alle istituzioni (che noi rilanciamo insieme a, speriamo, tanti media prendendo spunto da www.corrieredelveneto.it nella sua edizione di Vicenza): "C'è molto che si può ancora fare per aiutare le famiglie in ginocchio e quelle che lo saranno nei prossimi mesi, perché la crisi è tutt'altro che passata. Comuni, istituti di credito e aziende erogatrici di utenze energetiche devono fare loro parte, e possono fare di più. Per gli affitti Comuni, Provincia o Regione potrebbero costituire un fondo di garanzia per i proprietari dei case, in modo che questi congelino o spalmino il debito".
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