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Caritas: alluvioni in Pakistan, preghiera e aiuti

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 28 Agosto 2010 alle 17:52 | 0 commenti

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Caritas Diocesana Vicentina - Martedì 24 agosto è stata la giornata del raccoglimento e della preghiera. I cristiani del Pakistan vi hanno aderito su invito del presidente della Conferenza episcopale del Paese asiatico, monsignor Lawrence Saldanha.

Nell'ora del «più grande disastro naturale» della storia del paese, ha dichiarato il presule, «è nostro dovere di cristiani rimanere fianco a fianco con i nostri fratelli musulmani e indù per fronteggiare la calamità comune con coraggio e determinazione».

Le parole di monsignor Saldanha suggellano l'impegno della Chiesa e della rete Caritas a favore delle popolazioni colpite dalle alluvioni. Ai danni umani (migliaia di morti, milioni di sfollati, 20 milioni di persone colpite) e infrastrutturali (edifici pubblici e privati distrutti, vie di comunicazione interrotte) si aggiungono i guasti arrecati all'agricoltura del paese: nel solo Punjab almeno 1,7 milioni di ettari di campi coltivati sono stati danneggiati o distrutti, molti dei quali coltivati a riso, base dell'alimentazione nazionale.
Governo e agenzie umanitarie stanno producendo intensi sforzi per fare fronte ai bisogni, ma intanto - come confermato da tutti gli operatori umanitari, compresa Caritas Pakistan - moltissime comunità non sono state ancora raggiunte, in particolare nelle regioni del Sindh e del Punjab, e altre sono raggiungibili con difficoltà. Tra coloro che soffrono maggiormente ci sono le madri in fase di allattamento e i bambini al di sotto dei 5 anni di età. Rimangono molto forti anche le necessità di ricoveri provvisori e di attrezzature per l'approvvigionamento di acqua pulita, unico baluardo contro il rischio del diffondersi di epidemie.
Intanto, le agenzie umanitarie e la rete Caritas segnalano altri effetti preoccupanti delle alluvioni. Il disastro ha infatti causato anche una fiammata dei prezzi di tutti i beni di prima necessità. Inoltre, il movimento di migliaia di sfollati sta causando una fortissima pressione logistica e sociale su città e territori che non sono stati direttamente toccati dalle inondazioni.
Caritas Pakistan, con il supporto delle altre Caritas, tra cui anche Caritas Italiana, sta proseguendo il suo intenso lavoro di assistenza alle vittime delle alluvioni in cinque diocesi colpite (Multan, Quetta, Faisalabad, Rawalpindi-Islamabad e Hyderabad). Funziona ormai a pieno regime il programma di emergenza, messo a punto per i primi tre mesi, che vede impegnati sul territorio centinaia di operatori e volontari e che raggiungerà almeno 250 mila persone, cristiane e musulmane. Il programma prevede la fornitura di cibo e tende, interventi di prima assistenza sanitaria e medica, la riparazione dei sistemi di approvvigionamento di acqua, la ricostruzione di alcune infrastrutture. Seguirà, nei mesi successivi, un più robusto e articolato piano di interventi di ricostruzione e assistenza di vittime e sfollati, cui parteciperà anche Caritas Italiana.


Per sostenere gli interventi in corso (causale "ALLUVIONI PAKISTAN") si possono inviare offerte a: Caritas Diocesana Vicentina - contrà Torretti, 38 - 36100 Vicenza

• Consegna dell'offerta presso gli uffici dal lunedì al sabato (9,00 -12,30);
• Versamento sul c/c postale n. 13824362 intestato a Diocesi di Vicenza-Caritas C.P. 833 Vicenza;
• Bonifico bancario intestato a Diocesi di Vicenza-Caritas presso Banca Popolare Etica - filiale di Vicenza, EU IBAN IT53 I050 1811 8000 0000 0117 100.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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