Sig. Ministro della Giustizia. Le dovrebbe essere nota la situazione della giustizia nella città di Vicenza. Con le tre grandi questioni che l'hanno scossa in questi ultimi (ormai lunghi) anni senza che se ne intraveda una soluzione, anche minima. Intanto e per certi versi perfino ridicola, se non fosse drammatica, la vicenda del Borgo Berga alle porte sud della città , da più parti ritenuta una volgare speculazione contro ogni vincolo culturale, paesaggistico, idrogeologico, travestita da "riqualificazione dell'area ex Cotorossi". Nell'immenso abuso di cui si discute da un quindicennio è ricompreso, inaudito! anche il tribunale che perciò esso pure dovrebbe essere oggetto di sequestro.
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Dopo le dichiarazioni tranquillizzatrici di Jacopo Bulgarini d'Elci sulla possibilità che l'Unesco inserisca Vicenza "nella lista dei beni in pericolo" interviene con una nota che pubblichiamo Daniele Ferrarin, Portavoce consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Vicenza, che esordisce ricordando che Icomos, organismo che affianca l'Unesco nella valutazione dei siti, ha prodotto una relazione dopo l'attività ispettiva svoltasi a Vicenza a fine marzo. Il documento, prosegue Ferrarin, è ancora ufficioso e non è stato trasmesso ufficialmente alle forze politiche del Consiglio Comunale. Il vice sindaco Bulgarini, in campagna elettorale per la nomina a primo cittadino, proclama vittoria e riaccende la polemica (non dovrebbe mostrare equilibrio?) con associazioni, movimenti, cittadini colpevoli a suo dire di aver "tifato" a favore dell'esclusione di Vicenza dalla lista del patrimonio mondiale.
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«Sparisce sua maestà Gianni Zonin e il sistema resta vedovo. Perde i pezzi pure la Fiera di Vicenza. Sgretolato il potentato che da 20 anni gravitava attorno a BPVi. In liquidazione la Camera di Commercio di Vicenza. Il Vicenza Calcio, precipitata di C, rischia il fallimento»: nel titolo e nel sommario dell'articolo odierno di Ignazio Mangiano, che vi proponiamo di seguito, sono messi in fila i fatti che da tempo raccontiamo e che hanno "sbancato" e "demolito" una città intera e il suo territorio, economico ed umano grazie all'azione congiunta di Gianni Zonin, Achille Variati, i vertici di Confindustria Vicenza e i loro innumerevoli sodali, i principali dei quali elencati dal collega.Continua a leggere
Vi proponiano qui il video integrale a cura di VicenzaPiu.tv della conferenza stampa del vicesindaco di Vicenza in modo che gli assenti si sentano... presenti per una questione vitale per la città da valutare senza filtri e confidando che trovi totale riscontro nei fatti la dichiarazione iniziale del vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci:«"Vicenza non verrà inserita dall'Unesco nella lista dei beni in pericolo"».I suoi uffici, così conferma la nota sulla conferenza stampa di oggi del vice sindaco di cui abbiamo già riferito nella nostra intervista odierna anticipando l'esito positivo della missione Unesco, che pure ha bocciato Borgo Berga e la base Del Din ma non la TAV, hanno ricevuto in questi giorni il rapporto elaborato dagli esperti dell'Unesco che tra il 28 e il 31 marzo erano stati a Vicenza per valutare, su invito del Comune, l'integrità del sito "La città di Vicenza e le Ville del Palladio nel Veneto" in relazione ad alcune possibili criticità .
"Vicenza non verrà inserita nella lista dei beni in pericolo". L'annuncio è del vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci, i cui uffici hanno ricevuto in questi giorni il rapporto elaborato dagli esperti dell'Unesco che tra il 28 e il 31 marzo erano stati in missione a Vicenza per valutare, su invito del Comune, l'integrità del sito "La città di Vicenza e le Ville del Palladio nel Veneto" in relazione ad alcune possibili criticità . Il rapporto, pubblicato sul sito del Comune in una versione ancora in fase di revisione tecnica per la verifica di eventuali errori fattuali, sarà infatti il documento sul quale si baserà il Comitato Unesco riunito nella sessione estiva per esprimersi in via definitiva sulla posizione di Vicenza e per formalizzare una serie di raccomandazioni a tutela futura del sito. I problemi riguardano Borgo Berga e la base Del Din, la TAV invece non si è rivelata poi così problematica.
"Borgo Berga dimostra come la legge a Vicenza non sia uguale per tutti". Legambiente, il Comitato contro gli abusi edilizi e Italia Nostra, non mollano. Lunedì comitati e associazioni hanno depositato un esposto alla sezione Forestale dei Carabinieri denunciando le "gravi omissioni" degli uffici comunali e della polizia locale per non aver rilevato la decadenza del permesso di costruire avvenuta nel 2014. Si tratta dell'ennesimo atto, di una battaglia che non sembra avere fine. Al tempo le segnalazioni non erano mancate, contro la Gotham city vicentina si erano mossi in molti, singoli cittadini, comitati, consiglieri comunali. Secondo le associazioni, però, chi doveva vigilare non lo ha fatto e così i lavori sono andati avanti.
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Il 5 maggio del 2017 è un data che marca un ulteriore tassello negativo nel puzzle delle negatività che la città di Vicenza sta da tempo assemblando. La decisione del Tribunale del Riesame di respingere il ricorso della Procura circa il sequestro del cantiere di Borgo Berga ha del grottesco e nello stesso tempo, viste le ragioni di massima (le motivazioni precise saranno rese note tra un mese: tempi da Tribunale dell'era digitale...), si ha proprio l'impressione che noi umili cittadini di questo mondo siamo considerati sudditi e costantemente presi in giro da coloro che intendono utilizzare un bene comune, la nostra terra, la nostra acqua, a modo loro, per speculare e smuovere le risorse economiche al solo modo di accrescere il (loro) capitale. La legge del mercato.
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