"Roi. La Fondazione demolita" denuncia e a Luca Zaia chiediamo bilanci e dati della Roi dal 2009 in poi: è la Regione del Veneto infatti a esercitare 'le funzioni di controllo e vigilanza' di cui all’art. 25 del Codice Civile
Domenica 28 Maggio 2017 alle 20:01 Pubblicato il 26 maggio alle 23.31, aggiornato il 28 maggio alle 20.01. «Nel Registro Regionale delle Persone Giuridiche, istituito con deliberazione della Giunta Regionale nr. 112 del 19 gennaio 2001 (pubblicata nel B.U.R. n. 22 del 6.03.2001), sono iscritti, con l'attribuzione di un numero d'ordine progressivo, gli Enti privati (Associazioni, Fondazioni, Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza depubblicizzate, Regole, ecc.) cui sia stata attribuita la personalità giuridica di diritto privato, che operino nelle materie attribuite alla competenza regionale e le cui finalità statutarie si esauriscano nell'ambito della Regione Veneto»: così, per legge, è scritto nel Registro della Regione Veneto che al n. 333 delle 833 tra Associazioni, Regole e Fondazioni di competenza, di cui alcune in via di cancellazione, annovera la "Fondazione Giusepe Roi" con sede a Vicenza in Contrà S. Marco 37, iscritta al tribunale di Vicenza al n. 89 con C.F. 95021110242 e riconosciuta il 3 novembre 1988.			
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			Pubblicato il 26 maggio alle 23.31, aggiornato il 28 maggio alle 20.01. «Nel Registro Regionale delle Persone Giuridiche, istituito con deliberazione della Giunta Regionale nr. 112 del 19 gennaio 2001 (pubblicata nel B.U.R. n. 22 del 6.03.2001), sono iscritti, con l'attribuzione di un numero d'ordine progressivo, gli Enti privati (Associazioni, Fondazioni, Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza depubblicizzate, Regole, ecc.) cui sia stata attribuita la personalità giuridica di diritto privato, che operino nelle materie attribuite alla competenza regionale e le cui finalità statutarie si esauriscano nell'ambito della Regione Veneto»: così, per legge, è scritto nel Registro della Regione Veneto che al n. 333 delle 833 tra Associazioni, Regole e Fondazioni di competenza, di cui alcune in via di cancellazione, annovera la "Fondazione Giusepe Roi" con sede a Vicenza in Contrà S. Marco 37, iscritta al tribunale di Vicenza al n. 89 con C.F. 95021110242 e riconosciuta il 3 novembre 1988.			
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			Con il rosso di oltre 1.5 miliardi di euro di Montebelluna le perdite compessive di BPVi e Veneto Banca salgono a oltre 3.4 miliardi
Lunedi 3 Aprile 2017 alle 21:32 Il consiglio di amministrazione di Veneto Banca approva il progetto di bilancio individuale e consolidato al 31 dicembre 20161 (dopo il quale le perdite compessive di BPVi, che ha dichiarato perdite per oltre 1.9 miliardi,  e Veneto Banca salgono a oltre 3.4 miliardi, a domani le analisi, ndr)
				
			
			
			Il consiglio di amministrazione di Veneto Banca approva il progetto di bilancio individuale e consolidato al 31 dicembre 20161 (dopo il quale le perdite compessive di BPVi, che ha dichiarato perdite per oltre 1.9 miliardi,  e Veneto Banca salgono a oltre 3.4 miliardi, a domani le analisi, ndr)Prosegue il processo di ristrutturazione del gruppo. Nuovo piano industriale 2017-2021 sottoposto alla valutazione della bce. Il nuovo piano prevede la fusione con il gruppo banca popolare di vicenza quale condizione indispensabile per il processo di ristrutturazione. Comunicata alle autorita' competenti l'intenzione di accedere alla "ricapitalizzazione precauzionale" da parte dello stato italiano. Conclusa l'offerta di transazione con adesioni di oltre 54.000 soci (circa il 73% del totale) portatori del 68% delle azioni in perimetro. Decisa la costituzione di un fondo per gli azionisti che versano in condizioni disagiate di 30 milioni di euro. Risultato netto dell'esercizio negativo per 1.502 milioni di euro, conseguenza principale del rafforzamento del presidio dei rischi
Continua a leggereL'esame dettagliato del bilancio BPVi e il salvataggio: se non proprio una "mission impossible" qualcosa che le assomiglia molto
Giovedi 30 Marzo 2017 alle 13:21 Ieri ci siamo soffermati sugli aspetti più generali che emergevano dal bilancio 2016 della Banca Popolare di Vicenza, ora cerchiamo di analizzare in maniera più dettagliata le voci che hanno maggiormente pesato sul risultato d'esercizio, cercando, alla fine, di capire quali possano essere gli sviluppi futuri della "nostra" Banca. Come noto un bilancio si suddivide in due parti: lo Stato Patrimoniale ed il Conto Economico. Partiamo, come di consueto, dalla Stato Patrimoniale che, come noto, riassume le attività e le passività. Rispetto all'anno precedente l'ammontato consolidato dello Stato patrimoniale si è ridotto di circa 5 miliardi di euro. Un calo che, per quanto riguarda l'attivo, ha riguardato principalmente due voci: i "crediti verso la clientela" e le "attività finanziarie detenute per la negoziazione", mentre, per quanto riguarda il passivo, le due voci che hanno registrato i maggiori ribassi sono risultate la "raccolta diretta" e le "passività finanziarie di negoziazione".			
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			Ieri ci siamo soffermati sugli aspetti più generali che emergevano dal bilancio 2016 della Banca Popolare di Vicenza, ora cerchiamo di analizzare in maniera più dettagliata le voci che hanno maggiormente pesato sul risultato d'esercizio, cercando, alla fine, di capire quali possano essere gli sviluppi futuri della "nostra" Banca. Come noto un bilancio si suddivide in due parti: lo Stato Patrimoniale ed il Conto Economico. Partiamo, come di consueto, dalla Stato Patrimoniale che, come noto, riassume le attività e le passività. Rispetto all'anno precedente l'ammontato consolidato dello Stato patrimoniale si è ridotto di circa 5 miliardi di euro. Un calo che, per quanto riguarda l'attivo, ha riguardato principalmente due voci: i "crediti verso la clientela" e le "attività finanziarie detenute per la negoziazione", mentre, per quanto riguarda il passivo, le due voci che hanno registrato i maggiori ribassi sono risultate la "raccolta diretta" e le "passività finanziarie di negoziazione".			
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			Transazioni Veneto Banca chiuse oggi al 67,6% del capitale di perimetro. Il Cda punta a individuare advisor per cedere BIM
Martedi 28 Marzo 2017 alle 21:28 L'Offerta pubbica di transazione di Veneto Banca (Opt), rivolta a larga parte della base sociale della Banca (circa 75.000 azionisti) e avviata lo scorso 10 gennaio 2017, si è conclusa, lo comunica l'Istituto di Montebeluna, alle ore 13.30 del 28 marzo 2017, in seguito alla proroga del termine per aderire, inizialmente fissato al 15 marzo 2017. All'Offerta hanno aderito 54.359 azionisti (il 73% circa del totale), portatori del 67,6% delle azioni comprese nel perimetro dell'Offerta medesima. Al netto delle posizioni irrintracciabili, la percentuale degli azionisti aderenti è pari al 75% circa del totale, corrispondenti al 68,2% delle azioni VB rientranti nel perimetro dell'Offerta di Transazione. Sempre oggi si è riunito sotto la presidenza dell'ingegner Massimo Lanza il Consiglio di Amministrazione di Veneto Banca per deliberare suk futuro di BIM. 			
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			L'Offerta pubbica di transazione di Veneto Banca (Opt), rivolta a larga parte della base sociale della Banca (circa 75.000 azionisti) e avviata lo scorso 10 gennaio 2017, si è conclusa, lo comunica l'Istituto di Montebeluna, alle ore 13.30 del 28 marzo 2017, in seguito alla proroga del termine per aderire, inizialmente fissato al 15 marzo 2017. All'Offerta hanno aderito 54.359 azionisti (il 73% circa del totale), portatori del 67,6% delle azioni comprese nel perimetro dell'Offerta medesima. Al netto delle posizioni irrintracciabili, la percentuale degli azionisti aderenti è pari al 75% circa del totale, corrispondenti al 68,2% delle azioni VB rientranti nel perimetro dell'Offerta di Transazione. Sempre oggi si è riunito sotto la presidenza dell'ingegner Massimo Lanza il Consiglio di Amministrazione di Veneto Banca per deliberare suk futuro di BIM. 			
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			Banca Popolare di Vicenza, Cda: bilancio al 31-12-2016 con perdite per 1.9 miliardi. Transazioni chiuse oggi al 68.7% del capitale di perimetro, ieri dimissioni Marco Bolgiani
Martedi 28 Marzo 2017 alle 19:16 
				
			
			
			Pubblichiamo la nota ufficiale della Banca Popolare di Vicenza appena arrivata e ci riserviamo commenti e considerazioni dopo aver "macerato" il tutto, tra cui anche le dimissioni dal cda stesso rassegnate ieri dal Consigliere Marco Bolgiani "con effetto immediato, per il crescente impegno connesso ad altre posizioni attualmente ricoperte" e con i "ringraziamenti della BPVi" per l'opera prestata 7 luglio 2016.
Proseguono le azioni finalizzate al processo di ristrutturazione del gruppo BPVi da parte del nuovo cda:
Ø  nuovo piano industriale 2017-2021, sottoposto alla valutazione della BCE. Il nuovo piano prevede la fusione con il gruppo Veneto Banca come condizione indispensabile per il processo di ristrutturazione
Ø  comunicata alle autorita' competenti la volonta' di accedere alla "ricapitalizzazione precauzionale" da parte dello stato. Ø  conclusa l'Offerta pubblica di transazione agli azionisti BPVi con una significativa adesione. 66.712 azionisti (su circa 94.000) hanno aderito all'offerta (71,9% del totale) con una percentuale di azioni pari al 68,7% di quelle incluse nel perimetro dell'offerta. 
Partito Democratico: "il peggiore Bilancio da quando c'è Zaia, che certifica l'incapacità di programmazione della Giunta"
Domenica 25 Dicembre 2016 alle 19:13 "È il peggior bilancio dell'era Zaia. Tra i vari provvedimenti, DEFR, Collegato, Legge di stabilità e Bilancio non c'è consequenzialità. Il vero dato che emerge è l'incapacità di programmare da parte di questa Giunta, mentre proprio la programmazione dovrebbe essere la funzione principale della Regione, ma in questi documenti è completamente assente. Per colmare questo grave deficit politico non basta certo un referendum per l'autonomia". Questo il commento sul bilancio regionale che il Partito Democratico affida ad una nota, in cui si sottolinea "che questa sessione di Bilancio sarà ricordata per il ‘minestrone' del Collegato, dove è stata infilata qualsiasi cosa, con interi Pdl racchiusi in un solo articolo, senza tenere in considerazione territori e sindaci che sono stati consultati solo a cose fatte. Improvvisazione, contraddizione e confusione: quella che ne esce non è proprio una bella immagine del Veneto".			
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			"È il peggior bilancio dell'era Zaia. Tra i vari provvedimenti, DEFR, Collegato, Legge di stabilità e Bilancio non c'è consequenzialità. Il vero dato che emerge è l'incapacità di programmare da parte di questa Giunta, mentre proprio la programmazione dovrebbe essere la funzione principale della Regione, ma in questi documenti è completamente assente. Per colmare questo grave deficit politico non basta certo un referendum per l'autonomia". Questo il commento sul bilancio regionale che il Partito Democratico affida ad una nota, in cui si sottolinea "che questa sessione di Bilancio sarà ricordata per il ‘minestrone' del Collegato, dove è stata infilata qualsiasi cosa, con interi Pdl racchiusi in un solo articolo, senza tenere in considerazione territori e sindaci che sono stati consultati solo a cose fatte. Improvvisazione, contraddizione e confusione: quella che ne esce non è proprio una bella immagine del Veneto".			
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			Approvato il bilancio 2017 della regione Veneto: soddisfazione anche di Cristiano Corazzari
Giovedi 22 Dicembre 2016 alle 15:42 La regione Veneto invia una nota che pubblichiamo sull'approvazione del bilancio 2017 e sulla soddisfazione della
				
			
			
			La regione Veneto invia una nota che pubblichiamo sull'approvazione del bilancio 2017 e sulla soddisfazione della "Un risultato ottenuto grazie all'ottimo lavoro svolto dal Consiglio regionale nella sua interezza, frutto prima di tutto del grande spirito di squadra della maggioranza ma anche dell'attività svolta dall'opposizione. Tutti insieme ci siamo impegnati per rispettare il termine del 31 dicembre: i veneti possono essere orgogliosi della nostra istituzione". Così l'assessore al territorio, cultura e sicurezza, Cristiano Corazzari commenta con soddisfazione l'approvazione della legge finanziaria e del bilancio di previsione 2017, avvenuta la scorsa notte a Palazzo Ferro Fini. Continua a leggere
Consiglio comunale: Roi faccia il bilancio e poi si rinnovi il cda. Bulgarini: a Vicenza c’era un oggettivo sistema di potere
Mercoledi 11 Maggio 2016 alle 07:52 «A Vicenza c’era un oggettivo sistema di potere che non si poteva   mettere in discussione: neanche io l’ho fatto, non ne ho avuto la   forza». Un’ammissione, quella del vicesindaco Jacopo Bulgarini d’Elci,   arrivata ieri nel bel mezzo del consiglio comunale incentrato sulla   questione della Fondazione Roi, la sua perdita finanziaria dovuta alla   crisi della Banca Popolare di Vicenza e la necessità (chiesta da tutte   le parti politiche) di rinnovare i vertici. Con un ordine del giorno   proposto da Sandro Pupillo (capogruppo lista Variati) e votato   all’unanimità dai 26 consiglieri presenti, il consiglio «auspica che   l’attuale consiglio di amministrazione della Fondazione Roi approvi   quanto prima il bilancio e contestualmente si dimetta. Inoltre, chiede   «all’amministrazione di intraprendere tutte le azioni necessarie per   fare in modo che vi sia un netto taglio con il passato». Leggi in rassegna stampa il resto dell'articolo 			
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			«A Vicenza c’era un oggettivo sistema di potere che non si poteva   mettere in discussione: neanche io l’ho fatto, non ne ho avuto la   forza». Un’ammissione, quella del vicesindaco Jacopo Bulgarini d’Elci,   arrivata ieri nel bel mezzo del consiglio comunale incentrato sulla   questione della Fondazione Roi, la sua perdita finanziaria dovuta alla   crisi della Banca Popolare di Vicenza e la necessità (chiesta da tutte   le parti politiche) di rinnovare i vertici. Con un ordine del giorno   proposto da Sandro Pupillo (capogruppo lista Variati) e votato   all’unanimità dai 26 consiglieri presenti, il consiglio «auspica che   l’attuale consiglio di amministrazione della Fondazione Roi approvi   quanto prima il bilancio e contestualmente si dimetta. Inoltre, chiede   «all’amministrazione di intraprendere tutte le azioni necessarie per   fare in modo che vi sia un netto taglio con il passato». Leggi in rassegna stampa il resto dell'articolo 			
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			Consiglio comunale: Roi faccia il bilancio e poi si rinnovi il cda. Bulgarini: a Vicenza c’era un oggettivo sistema di potere
Mercoledi 11 Maggio 2016 alle 07:49  «A Vicenza c’era un oggettivo sistema di potere che non si poteva  mettere in discussione: neanche io l’ho fatto, non ne ho avuto la  forza». Un’ammissione, quella del vicesindaco Jacopo Bulgarini d’Elci,  arrivata ieri nel bel mezzo del consiglio comunale incentrato sulla  questione della Fondazione Roi, la sua perdita finanziaria dovuta alla  crisi della Banca Popolare di Vicenza e la necessità (chiesta da tutte  le parti politiche) di rinnovare i vertici. Con un ordine del giorno  proposto da Sandro Pupillo (capogruppo lista Variati) e votato  all’unanimità dai 26 consiglieri presenti, il consiglio «auspica che  l’attuale consiglio di amministrazione della Fondazione Roi approvi  quanto prima il bilancio e contestualmente si dimetta. Inoltre, chiede  «all’amministrazione di intraprendere tutte le azioni necessarie per  fare in modo che vi sia un netto taglio con il passato».			
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			 «A Vicenza c’era un oggettivo sistema di potere che non si poteva  mettere in discussione: neanche io l’ho fatto, non ne ho avuto la  forza». Un’ammissione, quella del vicesindaco Jacopo Bulgarini d’Elci,  arrivata ieri nel bel mezzo del consiglio comunale incentrato sulla  questione della Fondazione Roi, la sua perdita finanziaria dovuta alla  crisi della Banca Popolare di Vicenza e la necessità (chiesta da tutte  le parti politiche) di rinnovare i vertici. Con un ordine del giorno  proposto da Sandro Pupillo (capogruppo lista Variati) e votato  all’unanimità dai 26 consiglieri presenti, il consiglio «auspica che  l’attuale consiglio di amministrazione della Fondazione Roi approvi  quanto prima il bilancio e contestualmente si dimetta. Inoltre, chiede  «all’amministrazione di intraprendere tutte le azioni necessarie per  fare in modo che vi sia un netto taglio con il passato».			
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			Veneto Banca, il bilancio passa col 78% di sì
Giovedi 5 Maggio 2016 alle 16:21 Il primo punto all'ordine ordine del giorno nell'assemblea dei soci di Veneto Banca, ovvero l'approvazione di bilancio, è stato messo ai voti. I soci che hanno votato a favore sono stati il 78,3%, i contrari il 6,6%, gli astenuti il 12,7%. Alcuni soci non hanno avuto la possibilità di votare e quindi i dati sono ancora approssimativi. È certo comunque che il bilancio, anche se ci saranno lievi cambiamenti nei dati finali, è stato approvato dalla stragrande maggioranza dei soci presenti.			
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			Il primo punto all'ordine ordine del giorno nell'assemblea dei soci di Veneto Banca, ovvero l'approvazione di bilancio, è stato messo ai voti. I soci che hanno votato a favore sono stati il 78,3%, i contrari il 6,6%, gli astenuti il 12,7%. Alcuni soci non hanno avuto la possibilità di votare e quindi i dati sono ancora approssimativi. È certo comunque che il bilancio, anche se ci saranno lievi cambiamenti nei dati finali, è stato approvato dalla stragrande maggioranza dei soci presenti.			
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