Fusione BPVi - Veneto Banca, Gianni Mion su CorVeneto: a noi dimostrare che il progetto è credibile. Sindacati sul piede di guerra
Domenica 30 Ottobre 2016 alle 14:40 
				
			
			
			di Federico Nicoletti, da Il Corriere del Veneto
«Adesso tocca a noi dimostrare che il progetto è credibile». Gianni Mion, presidente di Banca Popolare di Vicenza, è restìo a parlare, all'indomani del giorno della svolta. Quello che ha visto, l'altro ieri, il fondo Atlante, proprietario totalitario di Bpvi e Veneto Banca, spingere sull'acceleratore della fusione. Con una lettera ai cda che chiede entro due mesi i piani industriali e uno studio che misuri in concreto i benefici della fusione, guidato da un comitato direttivo e dai consulenti di Boston Consulting. Certo, fusione tutta da fare e da far passare al vaglio dei numeri. Ma che sia l'esito quasi naturale della vicenda ormai è chiaro.
Continua a leggereBanca Popolare di Vicenza e Veneto Banca più vicine dopo il vertice a Milano tra Anselmi, Carrus e Bragantini
Venerdi 28 Ottobre 2016 alle 15:01 E' iniziato il percorso di avvicinamento tra la Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, che potrebbe portare alle nozze tra i due istituti. "Assolutamente sì" ha detto il presidente di Veneto Banca, Beniamino Anselmi al termine di un incontro con i vertici della Popolare di Vicenza, del Fondo Atlante, che controlla le due banche, e gli advisor di Boston Consulting Group che lavoreranno al progetto.  L'incontro, durato oltre due ore, si è svolto presso lo studio legale Orrick a Milano.			
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			E' iniziato il percorso di avvicinamento tra la Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, che potrebbe portare alle nozze tra i due istituti. "Assolutamente sì" ha detto il presidente di Veneto Banca, Beniamino Anselmi al termine di un incontro con i vertici della Popolare di Vicenza, del Fondo Atlante, che controlla le due banche, e gli advisor di Boston Consulting Group che lavoreranno al progetto.  L'incontro, durato oltre due ore, si è svolto presso lo studio legale Orrick a Milano.			
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			Nozze riparatrici tra Veneto Banca e BPVi, Occhio di lince: non le celebreranno i "divisi" Mion e Iorio e servono 2,5 miliardi di euro... almeno
Mercoledi 26 Ottobre 2016 alle 17:07 
				
			
			
			Su Lettera 43 a firma di Occhio di lince c'è un interessante articolo sulle due ex Popolari Venete che vi proponiamo di seguito e che ha un titolo illuminante: "Veneto Banca e BPVi, le difficili nozze riparatrici. La Bce spinge per la fusione Veneto Banca-BpVi. Ma non mancano gli ostacoli: esuberi, cessione dei Npl, ricerca di investitori". Ma fusione o non fusione, resta la questione che queste due banche sembrano non avere alcun futuro, né da sole né tantomeno assieme. Difficile, se non impossibile, appare, infatti, trovare qualcuno che ci voglia mettere dei quattrini magari a sconto con azioni emesse a 0,05 euro, metà del valore attuale di ognuna, perchè quello in effetti sarebbe il valore oggi. E magari non per ognuna di esse per l'accoppiata... se la BCE farà meglio i conti visto che per Danièle Nouy servirebbero almeno 2,5 mld di euro, ma per noi, immodestamente, ne mancano già altrettanti solo per la Banca Popolare di Vicenza.
Continua a leggereCorVeneto: Ex Popolari, prove tecniche di fusione doppio Cda in vista del faccia a faccia
Mercoledi 26 Ottobre 2016 alle 09:28 Dicono che prima di convolare a nozze occorra un fidanzamento. Così i  (potenziali) promessi sposi si incontreranno venerdì a Milano, un primo  appuntamento per iniziare a conoscersi, in modo da arrivare un giorno a  capire se sono fatti per stare insieme, oppure no. Ma che i due  intendano fare sul serio, in questa fase di corteggiamento a distanza,  lo dimostrano i preparativi in corso nelle rispettive famiglie: ieri la  convocazione del Consiglio di amministrazione di Veneto Banca, oggi  quella della Popolare di Vicenza, per affrontare questioni analoghe come  i tavoli di conciliazione.			
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			Dicono che prima di convolare a nozze occorra un fidanzamento. Così i  (potenziali) promessi sposi si incontreranno venerdì a Milano, un primo  appuntamento per iniziare a conoscersi, in modo da arrivare un giorno a  capire se sono fatti per stare insieme, oppure no. Ma che i due  intendano fare sul serio, in questa fase di corteggiamento a distanza,  lo dimostrano i preparativi in corso nelle rispettive famiglie: ieri la  convocazione del Consiglio di amministrazione di Veneto Banca, oggi  quella della Popolare di Vicenza, per affrontare questioni analoghe come  i tavoli di conciliazione.			
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			Corriere del Veneto: "Anselmi: Bpvi-Veneto Banca, due anni di lavoro per la fusione"
Giovedi 20 Ottobre 2016 alle 09:56 Popolare di Vicenza e Veneto Banca? «Sono assolutamente laico. Ma per  una fusione serve un lavoro preparatorio di due anni». Beniamino  Anselmi, presidente di Veneto Banca, dice la sua al volo. Il tema  resta la fusione rilanciata dal presidente della Regione, Luca Zaia,  dopo un incontro con il presidente di Bpvi, Gianni Mion. Che ha  prefigurato, per la creazione di una banca territoriale che parta dalla  fusione delle due ex popolari, un intervento nell’aumento di capitale  che potrebbe aprirsi nel 2017, dopo che i due piani industriali avranno  definito la via per rimettere i conti in equilibrio, traducendo in  numeri obiettivi di business, esuberi ed esigenze di capitale dopo la  vendita delle sofferenze.			
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			Popolare di Vicenza e Veneto Banca? «Sono assolutamente laico. Ma per  una fusione serve un lavoro preparatorio di due anni». Beniamino  Anselmi, presidente di Veneto Banca, dice la sua al volo. Il tema  resta la fusione rilanciata dal presidente della Regione, Luca Zaia,  dopo un incontro con il presidente di Bpvi, Gianni Mion. Che ha  prefigurato, per la creazione di una banca territoriale che parta dalla  fusione delle due ex popolari, un intervento nell’aumento di capitale  che potrebbe aprirsi nel 2017, dopo che i due piani industriali avranno  definito la via per rimettere i conti in equilibrio, traducendo in  numeri obiettivi di business, esuberi ed esigenze di capitale dopo la  vendita delle sofferenze.			
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			Ex popolari, L'Arena: ricorso ai licenziamenti non scongiurato
Martedi 11 Ottobre 2016 alle 10:05 In Popolare di Vicenza e in Veneto Banca è arrivato il momento delle decisioni importanti, col rischio che il risanamento dei due istituti sfondi un tabù: quello dei licenziamenti. Il settore in Italia ha già vissuto ristrutturazioni pesanti (negli anni della crisi gli addetti sono scesi da 350 a meno di 300mila), e altre ne vivrà visto che il digitale ha tolto lavoro alle filiali e che la via più diretta per recuperare redditività è diminuire il costo del lavoro, ma finora le sforbiciate sono state effettuate col bisturi più che con l’accetta. Nel senso che i maggiori gruppi hanno sempre trovato accordi coi sindacati, gestendo le uscite su base volontaria e ricorrendo al fondo di solidarietà.			
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			In Popolare di Vicenza e in Veneto Banca è arrivato il momento delle decisioni importanti, col rischio che il risanamento dei due istituti sfondi un tabù: quello dei licenziamenti. Il settore in Italia ha già vissuto ristrutturazioni pesanti (negli anni della crisi gli addetti sono scesi da 350 a meno di 300mila), e altre ne vivrà visto che il digitale ha tolto lavoro alle filiali e che la via più diretta per recuperare redditività è diminuire il costo del lavoro, ma finora le sforbiciate sono state effettuate col bisturi più che con l’accetta. Nel senso che i maggiori gruppi hanno sempre trovato accordi coi sindacati, gestendo le uscite su base volontaria e ricorrendo al fondo di solidarietà.			
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			Le favole di Gianni Mion e Beniamino Anselmi sulla fusione di BPVi con Veneto Banca: dopo quelle di Zonin vai con un'altra bufala... atlantica a danno dei soci e dei dipendenti
Martedi 27 Settembre 2016 alle 22:53 Di questi giorni si fa un gran (stra)parlare della fusione tra Banca Popolare di Vicenza con Veneto Banca, le due ex Popolari venete acquistate a 10 centesimi ad azione dal Fondo Atlante. Tanto tempo fa la volevano proprio la popolare vicentina e Banca d'Italia, lo sponsor maggiore di Gianni Zonin, ma Vincenzo Consoli dell'istituto di Montebelluna si oppose con decisione. Risultato? Bankitalia tartassò di controlli i trevigiani che ridussero le inefficienze per cui oggi stanno molto meglio della BPVi, anche se sono ridotti pure loro (i loro soci) alla povertà e anche se Consoli ora è agli arresti domiciliari e con 45 milioni di euro sequestrati mentre Zoni gioronzola per il mondo senza problemi e senza pensieri dopo aver fatto felici i figli con le sue donazioni ogni giorno sempre più inattaccabili da improbabili e lontanissime revocatorie.			
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			Di questi giorni si fa un gran (stra)parlare della fusione tra Banca Popolare di Vicenza con Veneto Banca, le due ex Popolari venete acquistate a 10 centesimi ad azione dal Fondo Atlante. Tanto tempo fa la volevano proprio la popolare vicentina e Banca d'Italia, lo sponsor maggiore di Gianni Zonin, ma Vincenzo Consoli dell'istituto di Montebelluna si oppose con decisione. Risultato? Bankitalia tartassò di controlli i trevigiani che ridussero le inefficienze per cui oggi stanno molto meglio della BPVi, anche se sono ridotti pure loro (i loro soci) alla povertà e anche se Consoli ora è agli arresti domiciliari e con 45 milioni di euro sequestrati mentre Zoni gioronzola per il mondo senza problemi e senza pensieri dopo aver fatto felici i figli con le sue donazioni ogni giorno sempre più inattaccabili da improbabili e lontanissime revocatorie.			
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			Fusione Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, Beniamino Anselmi risponde a Gianni Mion: "altre priorità"
Lunedi 26 Settembre 2016 alle 11:18 Il numero uno di Veneto Banca: «Prima di sposarsi bisogna chiedere il  consenso del partner, noi abbiamo altre priorità». Scrive Nicola Brillo  su “Il Mattino di Padova†di oggi: “«Prima di parlare di fidanzamento e  poi di matrimonio, magari sarebbe il caso di chiedere il parere  dell’interessato. Che vuole che le dica, queste dichiarazioni mi  sorprendono un po’». Fuori metafora: il soggetto “interessato†è Veneto  Banca e il “dichiarante†è Gianni Mion, presidente della Banca Popolare  di Vicenza, che a VeneziePost ha espresso la volontà di procedere  alla fusione delle due popolari dissestate.  			
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			Il numero uno di Veneto Banca: «Prima di sposarsi bisogna chiedere il  consenso del partner, noi abbiamo altre priorità». Scrive Nicola Brillo  su “Il Mattino di Padova†di oggi: “«Prima di parlare di fidanzamento e  poi di matrimonio, magari sarebbe il caso di chiedere il parere  dell’interessato. Che vuole che le dica, queste dichiarazioni mi  sorprendono un po’». Fuori metafora: il soggetto “interessato†è Veneto  Banca e il “dichiarante†è Gianni Mion, presidente della Banca Popolare  di Vicenza, che a VeneziePost ha espresso la volontà di procedere  alla fusione delle due popolari dissestate.  			
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			Veneto Banca, entro venti giorni partono le conciliazioni e si cambia cda della Bim. Intanto tagli agli sprechi
Domenica 11 Settembre 2016 alle 11:26 Di Federico Nicoletti,  da Il Corriere del Veneto
				
			
			
			Di Federico Nicoletti,  da Il Corriere del VenetoAprire le conciliazioni sulle azioni con i piccoli soci a fine settembre. Resta questo l'obiettivo immediato della Veneto Banca targata Atlante, a valle dei conti semestrali. Dopo Vicenza, dove il bilancio intermedio 2016 è stato chiuso con 795 milioni di perdite e 593 di rettifiche, tocca ora a Montebelluna svelare i numeri, venerdì prossimo. Anche qui non sono attese svolte rispetto a quanto visto nel primo trimestre, in perdita per 34 milioni. Anche perché si faranno sentire le ulteriore rettifiche sui crediti annunciate dall'amministratore delegato Cristiano Carrus nell'assemblea azionisti dell'8 agosto per aumentare le coperture e accelerare la vendita degli 1,3 miliardi di euro di sofferenze nette, come chiesto da Atlante. Continua a leggere
 
  
				

 
		
		
	 
				     
				     
				     
				    