Non voglio di certo fare il disfattista dicendo che "uno vale l'altro", ma peggio ancora sarebbe far credere che esista "l'uomo della provvidenza". Un Amministratore Delegato spesso è determinante per le sorti di un'azienda industriale, quasi mai per una Banca. Ricordate per caso l'Amm. Del. di una Banca che è diventato famoso per aver lanciato sul mercato un prodotto particolarmente innovativo? Certamente no! E se qualcuno, in ambito bancario, avesse anche un'idea geniale, non potendola brevettare, non potrebbe sfruttarla appieno visto che verrebbe copiata dagli Istituti concorrenti quasi in tempo reale. L'Amm. Del. di una Banca quindi, deve principalmente evitare di far danni e perseguire i principi di una sana gestione con la diligenza del buon padre di famiglia. Ribadisco ancora una volta che le Banche sono giganti dai piedi d'argilla, muovono ingenti capitali, ma la redditività , nel migliore dei casi, è comunque bassissima.
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Oggi l'assessore regionale al Lavoro Elena Donazzan ha incontrato I sindacati del gruppo Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca per approfondire la situazione delle popolari venete. L'incontro ha avuto carattere esplorativo. Il segretario generale Uilca Veneto Luisa Querenghi ha ribadito in una nota la contrarietà della alla fusione tra queste due realtà , posizione supportata dall'elaborato dell'ufficio studi nazionale della Uilca. Si è prodotta una disanima delle ricadute economiche del coordinatore aziendale Banca Popolare di Vicenza Luca Lambrocco: rispetto ai principali indicatori che oggettivamente definiscono un quadro post eventuale fusione peggiorativo rispetto alla pur grave situazione attuale con pesanti ricadute dirette e indirette sui lavoratori.
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Ci arriva, come ormai avviene quasi quotidianamente, una lettera all'indirizzo mail da noi riservato ai soci traditi dalla Banca Popolare di Vicenza,[email protected], a cui da tempo sottoponete ogni quesito a cui stiamo rispondendo, da cronisti, privatamente e, se utile a molti, anche su questo mezzo mantenendo l'anominato ove richiesto e purchè la domanda sia fatta con un nome e cognome. Questa lettera via mail è simile a tante altre ricevute in questi giorni dopo la proposta di transazione fatta a 94.000 soci della BPVi (9 euro ad azione per chi ha acquistato azioni nei dieci anni precedenti e fino al 31 dicembre 2016 oltre a una serie di proposte commerciali in cambio della rinuncia tombale ad ogni azione legale) e a 75.000 di Veneto Banca (15% del prezzo di acquisto eccetera eccetera).
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Una visita dell’ex amministratore delegato di Veneto BancaVincenzo Consoli a don Enrico Torta, il parroco di Dese paladino dei risparmiatori azzerati. È avvenuta lo scorso venerdì mattina: alcuni passanti, transitati nei pressi del vicino ristorante, hanno notato la figura dell’ex amministratore delegato uscire all’ora di pranzo dalla canonica e salire su un’auto di colore chiaro insieme a un’altra persona che lo accompagnava. Una visita che non è passata inosservata considerata la notorietà dell’ex manager; la voce è circolata in paese e non ha mancato di destare una certa curiosità su tale incontro.
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Un miliardo al mese. Se fosse vera l’indiscrezione riportata ieri dal Financial Times — e cioè che l’Italia sta negoziando con la Bce una ricapitalizzazione precauzionale da circa 5 miliardi per Veneto Banca e Popolare Vicenza — sarebbe questa la cifra che uscirebbe dal conto, considerando che il fondo Atlante nel giugno scorso ha messo nei due istituti 2,5 miliardi (diventando azionista con quasi il 99%) e ha aggiunto 938 milioni a gennaio «in conto futuro aumento di capitale».
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«"E ora di fatti non di parole". Scandisce con tono deciso questa frase il presidente dell'associazione "Noi che credevamo nella BPVi" Luigi Ugone al termine dell'evento andato in scena lo scorso sabato (4 febbraio, ndr) al palasport di Via dei Cavalieri di Vittorio Veneto e trasmesso daVicenzaPiu.tv e LaPiù.tv (e ora disponibile on demand). Il monito aveva un destinatario preciso, il sindaco e presidente della Provincia Achille Variati, la figura di prestigio richiamata a rappresentare la politica cittadina davanti all'assemblea...»: così introduceva il nostro Pietro Zanella la documentazione video del «match vero tra Luigi Ugone e Achille Variati: il duello tra politica e cruda realtà andato in scena all'assemblea di "Noi che credevamo nella Bpvi"». La sfida ha registrato uan evidente sconfitta politica e popoalre sul viso di Variati, per la prima volta bianco e tirato nella sua quarantennale carriera politica di fronte all'evidenza delle sue colpevoli assenze e del suo girare lo sguardo altrove durante e dopo il flop della Banca Popolare di Vicenza.
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Buona la prima. Il nuovo prefetto di Vicenza , il dr. Umberto Guidato, si è presentato oggi per la prima volta alla città nella Sala Dorata di palazzo Nievo in contrà Gazzolle. Guidato, leccese della classe 1953, subentra a Eugenio Soldà che lascia l'incarico per raggiunti limiti di età . Vicenza è la prima esperienza al Nord per il nuovo prefetto dopo molto tempo, ha trascorso gli ultimi tre anni a Taranto dopo aver prestato servizio a Caltanissetta e Avellino, anche se il primo incarico lo ottenne a Piacenza. "Non conosco le priorità - ha detto oggi Guidato - ma so di essere arrivato in una provincia di 870 mila abitanti e con 121 comuni, quindi molto grande e con problematiche diverse". Guidato, dopo l'enunciazione delle linee guida della sua azione, che parte da una necessaria conoscenza del territorio ancora da acquisire, ha, tra l'altro, chiarito (vedi il video) che il suo impegno (vedi messaggio al territorio di ieri, ndr) a collaborare con "la provincia, protesa, in questo momento storico, verso il sicuro conseguimento dell'obiettivo del riequilibrio economico-sociale" non riguardava aspetti particolari, come per la parte economica il flop della vecchia Banca Popolare di Vicenza.
Le ex popolari accelerano sul warrant. Mentre sul fronte Bcc lo scontro tra i due gruppi contrapposti intorno a Iccrea e Cassa centrale banca si sposta sul livello politico di Federcasse, con il Veneto ancora in prima linea. Non trova posa il nodo bancario a Nordest. Il tema rovente restano le ex popolari. L’attesa ruota intorno ai bilanci 2016, che Popolare di Vicenza e Veneto Banca approveranno il 21 febbraio, con l’attesa di un nuovo maxi-passivo che insieme supererà abbondantemente i 2 miliardi. Tema strettamente intrecciato, a partire dalle perdite per le ulteriori maxi-svalutazioni sui crediti, alle previsioni del piano industriale per la fusione, con la vendita delle sofferenze e la dimensione del nuovo aumento di capitale.
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Umberto Guidato, che si è insediato oggi come prefetto di Vicenza subentrando a Eugenio Soldà , incontrerà la stampa domani, martedì 14 febbraio, alle 12.30 presso la Sala Dorata della Prefettura. Guidato è stato prefetto di Caltanissetta, Avellino e Taranto prima di essere nominato prefetto di Vicenza e la nomina sembra completare un percorso. Se il neo prefetto, a cui vanno i nostri auguri più sinceri per un'opera fattiva in questo territorio dilaniato, tra mille contraddizioni, dal disastro economico e sociale della Banca Popolare di Vicenza, ha avuto modo di "conoscere" in sequenza la mafia siciliana, la camorra campana e la Sacra Corona unita pugliese, ora lo attende il compito più arduo: porre un arine, per quanto di sua competenza, ai tentacoli della mafia finanziaria ed economica che sa tanto di 'ndrangheta e sta uccidendo da un ventennio un territorio che non ne ha voluto prendere coscienza in tempo.
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