Inizia il Festival Città Impresa: all'Odeo del Teatro Olimpico discussione sulle banche di credito cooperativo con Righi che poi il 5 aprile presenterà il suo libro "Il Grande Imbroglio"
Venerdi 1 Aprile 2016 alle 18:44
Inizia la nona edizione del Festival Città Impresa che da venerdì 1 a domenica 3 aprile 2016 animerà la città di Vicenza attraverso una tre giorni di dibattiti internazionali sull'economia. Nel primo giorno tra i diversi appuntamenti (clicca qui per il programma degli incontri o leggi qui la presentazione delle iniziative) si discute del futuro delle banche di credito cooperativo: all'Odeo del Teatro Olimpico erano presenti l'economista Nicola Rossi e il presidente di Federcasse Ferdinando Azzi.Â
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Borse: è flop. E parte "La grande scommessa" su prossima banca da salvare: Mps, Carige o...
Martedi 12 Gennaio 2016 alle 09:49
Anche se non è strettamente, per ora, legato al nostro territorio, l'argomento di oggi, parlando di MPS che ha incorporato l'Antonveneta e del problema generale che riguarda tutti gli investitori, specialmente quelli "bancari", può comunque interessare i lettori. Nemmeno il più cupo pessimista di loro, magari uscendo dalla sala in cui si proietta in questi giorni anche a Vicenza "La grande scommessa" (The big short), il film documento in cui si racconta la crisi del 2008, avrebbe mai previsto un inizio d'anno così drammatico per le Borse di tutto il mondo. Dopo che già nelle ultime due sedute dell'anno, il 30 e 31 dicembre, Wall Street aveva fatto segnare dei ribassi che, visti oggi, dovevano suonare come campanelli d'allarme, nella prima settimana del 2016 queste sono state le performances: Dow Jones (-6,1%), S&P500 (-6,00%) e Nasdaq (-7,3%). Ritengo che sia il peggior inizio d'anno di sempre.
Continua a leggereObbligazioni bancarie, mini tassi e l'illusione del «rischio zero»
Domenica 3 Gennaio 2016 alle 11:03
Investimenti a rischio zero non esistono: il free-risk sui mercati finanziari è pura illusione, il pasto gratis, il free lunch, è un miraggio. Qualsiasi strumento finanziario comporta un rischio per chi lo acquista: azionario, obbligazionario, subordinato o senior. Che sia un rischio di credito, insolvenza, tasso d'interesse o di cambio, liquidità , geopolitica, un cigno nero. Persino i risparmi stipati sotto il materasso sono esposti al rischio di inflazione e quindi di perdita di potere di acquisto. Esistono invece - e lo saranno anche in questo 2016 dominato dal quantitative easing della Bce - strumenti con rendimenti a tasso zero o addirittura sotto zero, dove il rischio c'è ma, per quanto basso, non è remunerato, colpa anche di un'inflazione che si ostina ad orbitare attorno al valore zero.
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Obbligazioni subordinate e subordinati alle "obbligazioni": stampa sadicamente recidiva
Venerdi 18 Dicembre 2015 alle 01:28
«Rapinare una banca è poca cosa rispetto a fondarne una» diceva non un rivoluzionario marxista del millennio scorso ma Bertold Brecth. Ora invogliare a comprare o a non vendere obbligazioni subordinate di banche a rischio o in "ristrutturazione", come le "nostre" Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, che di bond subordinati ne hanno in giro rispettivamente 895 e 731 milioni, è in effetti poca cosa rispetto ad aver consigliato (ex vertici del Cda, Zonin e Zigliotto, ed ex dg Sorato amplificati, a comando o per "subordinazione ideologica" non si sa, non volendo credere all'ignoranza, dall'altrettanto "nostro" quotidiano locale e ora indagati dalla Procura) di comprare azioni a 62,50 euro solo pochi mesi fa.
Continua a leggereBond subordinati di BPVi e Veneto Banca: corsa a vendere. Se a Montebelluna il 19 l'assemblea farà chiarezza a Vicenza parli Iorio
Martedi 15 Dicembre 2015 alle 09:05
Si sta allargando la bolla di timore che ha scatenato il "fallimento" di fatto della Popolare dell'Etruria, di Cassa Marche, Carife e CariChieti, con l'azzeramento del valore delle azioni e delle obbligazioni subordinate, quelle che, per farla breve, vengono rimborsate alla fine e solo se rimangono soldi e il cui valore verrà "protetto" solo per pochi e chissà quando dal SalvaBanche&Banchieri di Matteo Renzi. A farcelo notare è un articolo di oggi di Federico Nicoletti, che, su Il Corriere del Veneto, documenta la corsa agli sportelli per vendere le azioni subordinate emesse dalle due Popolari venete (circa 1,6 miliardi di euro sono i loro bond subordinati in circolazione: 895 milioni di Vicenza e 731 di Montebelluna).
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Il 19 dicembre la sua assemblea farà chiarezza: Veneto Banca sorpassa la BPVi nella corsa contro il rischio bail-in per soci e correntisti
Mercoledi 2 Dicembre 2015 alle 22:38
La fissazione per il 19 dicembre dell'Assemblea di Veneto Banca per decidere (formalizzare?) la trasformazione in Società per Azioni, la quotazione in Borsa e l'aumento di capitale (tre punti che verranno votati singolarmente ma che fanno parte di un piano strategico unico) segna un punto a vantaggio del gruppo di Montebelluna rispetto ai cugini della Banca Popolare di Vicenza, che fino a pochi giorni fa, ai piani alti di Via Btg Framarin, sorridevano delle indecisioni nella nomina del nuovo presidente in casa trevigiana dopo nomine e dimissioni varie e sottolineavano con orgoglio il proprio percorso deciso e netto.
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Crisi bancarie e possibili effetti del "bail in" sui conti correnti. Ma solo sopra i 100.000 euro
Domenica 30 Agosto 2015 alle 17:55
Con i primi di luglio erano iniziate a diffondersi le notizie sul presunto "prelievo forzoso". Ne ha parlato anche Il Giornale di Alessandro Sallusti scrivendo in prima pagina "Il governo legalizza l'esproprio bancario - Sì al "prelievo forzoso" dai conti correnti - Via libera alla legge voluta dall'Europa: il crac delle banche lo pagano i risparmiatori".
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M5S: prelievo forzoso dai conti correnti privati come a Cipro?
Giovedi 2 Luglio 2015 alle 17:29
Sonia Perenzoni, Movimento 5 Stelle Montecchio Maggiore sollevano un problema, il bail in, di cui VicenzaPiù aveva ampiamente riferito sul suo magazine n. 275 di aprile
Si chiama Direttiva Europea 2014/59/UE e significa, brutalmente, che dal 01/01/2016 dovrete pagare voi, con i vostri conti correnti, azioni ed obbligazioni se la vostra banca va in crisi; oggi questo vale solo per chi ha un deposito superiore a 100.000€, ma si potrebbe abbassare a 30.000 € come in Germania. Continua a leggere
