Veneto Banca chiude altre 60 filiali e annuncia 300 esuberi in più. E intanto fissa al 9 maggio l'assemblea dei soci che dovrà approvare il bilancio 2015, con il contestuale rinnovo del cda. Che avverrà a questo punto prima dell'aumento di capitale e della quotazione in Borsa, che adesso da aprile si sposta in avanti a maggio. Dando un assist indiretto alle richieste dei grandi soci di «Per Veneto Banca». Novità rilevante, questa, giunta ieri sera dopo le 20, dopo le indiscrezioni che già avevano iniziato a circolare. L'ex popolare ha confermato ieri l'avvenuta convocazione, da parte del cda, al 9 maggio dell'assemblea dei soci, la prima con il voto sulla base del capitale, chiamata ad approvare il bilancio 2015 (leggi qui in Rassegna stampa il resto dell'articolo).
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Veneto Banca chiude altre 60 filiali e annuncia 300 esuberi in più. E intanto fissa al 9 maggio l'assemblea dei soci che dovrà approvare il bilancio 2015, con il contestuale rinnovo del cda. Che avverrà a questo punto prima dell'aumento di capitale e della quotazione in Borsa, che adesso da aprile si sposta in avanti a maggio. Dando un assist indiretto alle richieste dei grandi soci di «Per Veneto Banca». Novità rilevante, questa, giunta ieri sera dopo le 20, dopo le indiscrezioni che già avevano iniziato a circolare. L'ex popolare ha confermato ieri l'avvenuta convocazione, da parte del cda, al 9 maggio dell'assemblea dei soci, la prima con il voto sulla base del capitale, chiamata ad approvare il bilancio 2015.
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Ieri l'associazione "Noi che credevamo nella BPVi", in vista della riunione del 26/3 della Banca Popolare di Vicenza, con ordine del giorno "Esame e approvazione bilancio 2015; Politiche di remunerazione e incentivazione" e "alla luce di quanto emerso nelle ultime ipotesi di reato da parte della procura di Vicenza che parla, tra le altre, di associazione a delinquere e di falso in bilancio" chiedeva in una nota ufficiale ai vertici della banca "il rinvio dei due punti sopra descritti per dare la possibilità a tutti i soci di capirne a pieno le ricadute con il voto di approvazione. Altrimenti - aggiungeva il comunicato - ci vediamo costretti ad un naturale, logico ed energico voto negativo". Oggi ci arriva una segnalazione diretta di un componente di un'altra associazione, Futuro 150, la più "collaborativa" con la nuova Spa.
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L’assemblea che dovrà approvare il bilancio di esercizio 2015, la prima dopo la trasformazione in Spa incassata sabato scorso, si svolgerà tra poco più di due settimane, il 26 marzo, sabato di Pasqua. È questa la data in cui Banca Popolare di Vicenza Spa chiederà ai soci – per la prima volta soci di capitale – il via libera alla chiusura d’esercizio dell’anno passato. I dati di bilancio in approvazione, già resi noti qualche settimana fa, parlano di una perdita di 1,4 miliardi di euro (dovuta in parte ad una riclassificazione dei rischi sui crediti), di una raccolta diretta che perde il 23,3%, circa 8 miliardi (attestandosi a 21,9 miliardi) e di un Liquidity coverage ratio (LCR) a 47,5% (ma a fine gennaio era già salito all’80% e la previsione per il 2018 è del 115,4%).
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La nuova Banca Popolare di Vicenza spa è nata sabato 5 marzo (passando) sulle spoglie di circa 118.000 soci soci che vedranno crollare il valore delle azioni che avevano dai 62,50 euro, che erano sicuri che valessero in base a documenti ufficiali firmati dall'ex presidente Gianni Zonin & c., all'euro o giù (difficile su) di lì che avranno alla quotazione in Borsa. Quelli che, per conservare almeno quell'euro, hanno dovuto votare Sì alla loro stessa eutanasia a Napoli li definirebbero "cornuti e mazziati", Giovanni Boccaccio li avrebbe chiamati "becchi e bastonati", mentre "battus et contents" li avrebbe apostrofati Jean de La Fontaine, tanto per rimanere... dentro la grande Europa della BCE a trazione Merkel col paggetto Hollande e col battitore libero Cameron.Continua a leggere
Lo segnala oggi anche Il Corriere del Veneto (a seguire il pezzo*, ndr), l'avevamo segnalato ieri, subito, in cronaca diretta, che all'assemblea della Banca Popolare di Vicenza per sostenere il peso del confronto con gli azionisti beffati erano presenti del Cda, oltre all'Ad Francesco iorio e al presidente Stefano Dolcetta, solo Paolo Angius, Giorgio Colutta e Alessandro Pansa mentre brillavano per assenza e coraggio Giuseppe Zigliotto, Matteo Marzotto, Marino Breganze e atri 10 altrettanto ben pagati suoi membri. "Dovrebbero vergognarsi", dicevano molti fra i tra i soci presenti derubati anche grazle alle loro decisioni o alle loro "accondiscenze" a quella che il Procuratore Capo di Vicenza, Antonino Cappelleri, ipotizzando a suo carico i reati di associazione per delinquere e di falso in bilancio, definisce "una struttura deviata interna all'istituto, gerarchica e ben organizzata".
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Abbiamo anticipato in cronaca la risposte dell'Ad Francesco Iorio (qui il video integrale del suo interevnto) alle domande e alle osservazioni fatte dai soci tin assemblea tra cui quelle sui rimborsi "adeguati" promessi a chi è stato scavalcato nella vendita delle proprie azioni, sul rientro per i fidi cosiddetti "baciati" (ottenuti cioè sottoscrivendo parzialmente con quelli delle azioni) che verrà richiesto nell'interesse della banca e per rispetto delle regole civilistiche e sulla necessità di doversi informare sull'acquisto da parte della Fondazione Roi, presieduta da Gianni Zonin e con altri 2 membri del Cda nominati dalla BPVi, di azioni per 29 milioni di euro e dell'ex cinema Corso, caso questo rivelato da VicenzaPiù.Pubblichiamo la nota ufficiale della nuova banca, ora Spa, a chiusura delle giornata, riservandoci a dopo, a mente fredda, una serie di osservazioni sulla vittoria chiara ma non schiacciante dei Sì: la maggioranza richiesta era del 66,66%, quella ottenuta dell'81,95%...
Al termine degli interventi dei soci l'amministratore delegato e direttore generale Francesco Iorio è tornato a prendere la parola per rispondere alle considerazioni espresse durante l'assemblea. Tra le urla arrabbiate della sala, ma anche tanti applausi alla fine del suo discorso, in alcuni passaggi significativi Ioro ha spiegato che "è stata ricostruita la tempistica dei rimborsi delle azioni e quelli che sono stati scavalcati verranno adeguatamente rimborsati". E anche che "i fidi 'baciati’ concessi, cercando di non danneggiare troppo, verrano nel tempo restituiti".