Mercato del lavoro, l'ultimo bluff di Berlusconi
Giovedi 3 Novembre 2011 alle 20:44Silvio Berlusconi non molla. O meglio, prolunga la sempre meno lenta agonia del suo governo. Che continua a perdere pezzi di maggioranza in Parlamento. Il premier ha annunciato ai partner dell'eurozona presenti al G20 di Cannes che il governo porrà la fiducia sul dl Stabilità e sull'emendamento approvato dal Consiglio dei ministri.
Continua a leggereRiforma dell'apprendistato: accordo unitario tra le parti sociali recepito dal Governo
Lunedi 1 Agosto 2011 alle 03:57Giovani Confartigianato a Elena Donazzan: la riforma dell'apprendistato "parla" veneto
Mercoledi 13 Luglio 2011 alle 22:25Apprendista a 15 anni e 400 ore formazione, Prc: questo è diritto dovere all'istruzione?
Mercoledi 16 Marzo 2011 alle 13:47Lavoro, Zaia e Sacconi firmano intesa apprendistato giovani 15/18 anni
Lunedi 14 Marzo 2011 alle 16:19Luca Zaia, Presidente della Regione Veneto, e Maurizio Sacconi, Ministro per le politiche sociali e il lavoro, hanno firmato stamani a Treviso, nella sede di BHR Hotel, il protocollo d'intesa che prevede l'avvio di percorsi formativi in apprendistato (per l'espletamento del diritto dovere di istruzione e formazione, Continua a leggere
Apprendistato ragazzi veneti 15-17 anni: Zaia e Sacconi lunedì firmano intesa
Giovedi 10 Marzo 2011 alle 22:55Luca Zaia, Veneto - "Un traguardo importante per valorizzare, tutelare e rilanciare l'apprendistato nel Veneto, indirizzandolo alle qualifiche professionali di interesse del tessuto produttivo. Un'opportunità da non trascurare per i nostri ragazzi più giovani che non intendono proseguire la scuola ma avere una qualificazione professionale spendibile che sia tuttavia collegata con una formazione culturale di base che non va mai trascurata.
Continua a leggereSbalchiero:apprendistato,in gioco nostra esperienza
Giovedi 17 Giugno 2010 alle 19:16«Permette ai giovani di maturare un'esperienza utile a entrare nel mondo del lavoro - continua -. Ed è senza dubbio molto più utile del parcheggio forzato nelle aule scolastiche». Continua a leggere
Ok ddl lavoro ma artigiani discrimati
Lunedi 8 Marzo 2010 alle 17:00Assoartigiani   Â
Il presidente Assoartigiani Vicenza, Giuseppe Sbalchiero, sul ddl lavoro: «Bene su arbitrato e apprendistato. Sui lavori pesanti però gli artigiani restano discriminati»
In merito alla recente approvazione, da parte del Senato, del Decreto Legge sul Lavoro, il presidente dell'Assoartigiani Confartigianato Vicenza, Giuseppe Sbalchiero, giudica positive le disposizioni tese a snellire l'enorme mole dei processi in materia di lavoro, grave problema che il mondo della piccola impresa ha più volte denunciato, mettendo in evidenza che un procedimento giudiziario può durare oltre quattro anni.
«A quanti, anche nei giorni scorsi, hanno sostenuto che la figura dell' "arbitro" è rischiosa in quanto passibile di errore, rispondo - sostiene Sbalchiero - che anche un giudice del lavoro non può essere sempre infallibile. Inoltre, è giusto che decada quell'ormai superata, ottocentesca concezione ideologica secondo la quale, alla fine, chi paga deve essere sempre e soltanto "il padrone", identificando anche certe nuove forme di contratti interinali come puro e semplice sfruttamento. In realtà , il trascinarsi di molte cause di lavoro è una fonte di guadagno per chi vive di cause, vertenze e processi. Così di certo il nostro Paese non può andare avanti».
Tra gli altri aspetti positivi del DDL, il presidente indica anche la valorizzazione della bilateralità , ad esempio nella certificazione dei contratti di lavoro.
In secondo luogo, Sbalchiero ribadisce il suo apprezzamento per la norma che prevede la possibilità di assolvere l'ultimo anno di obbligo scolastico con l'apprendistato.
«Sbaglia chi pensa che in questo modo i giovani vengano sottratti allo studio, mentre si tratta invece del riconoscimento di quella grande realtà che è la bottega-scuola. E' invece un'importante opportunità - sostiene Sbalchiero - per contrastare il fenomeno della dispersione e dell'abbandono scolastico, che riguarda in Italia 126.000 ragazzi tra i 14 e i 17 anni, e per consentire ai ragazzi il conseguimento di una qualifica professionale, riconoscendo il valore educativo dell'impresa come luogo formativo e di trasmissione di saperi».
Sbalchiero auspica poi tempi brevi per realizzare la riforma degli ammortizzatori sociali «anche se nell'artigianato, grazie alla legge 2 del 2009, gli Enti bilaterali trovano un'adeguata valorizzazione come strumento per gestire aspetti importanti del welfare contrattuale e, di fatto, divengono un sistema alternativo alla cassa integrazione».
Il presidente dell'Assoartigiani considera però «un'inaccettabile disparità di trattamento l'esclusione dei lavoratori autonomi dai benefici previdenziali previsti per i lavori usuranti. Non si capisce perché alcune attività vengono definite usuranti se sono svolte da lavoratori dipendenti mentre tali non vengono considerate se ad esercitarle è un lavoratore autonomo».
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Marina Bergamin su apprendistato a 15 anni
Lunedi 25 Gennaio 2010 alle 23:44Cgil Vicenza Â
Qualche giorno fa in un nostro convegno sulla crisi tutti convenivamo (sindacato e imprese) che non fossero opportune scorciatoie o ‘vie basse' per uscire dalla crisi e che si dovesse puntare su innovazione e conoscenza. Detto fatto: il nostro Governo intende riportare a 15 anni l'obbligo scolastico, equiparando l'apprendistato all'ultimo anno della formazione dell'obbligo e le associazioni datoriali applaudono.
La qualità del sistema scolastico, della ricerca e dei processi formativi e professionali permanenti sono ‘il futuro' e il gap in Italia, rispetto ai paesei europei e occidentali, resta consistente e rischia di ampliarsi anche rispetto ai paesi in via di veloce sviluppo.
Noi, anziché recuperare velocemente questo gap, arretriamo ancora, per rispondere alla logica del "facile, qui ed ora". Facile azzerare per questa via gli sforzi che vanno fatti per evitare la dispersione scolastica! Qui e ora servono braccia, poco importa se questi lavoratori, deboli di conoscenza e con pochissimo potere contrattuale, saranno destinati ad arrancare per tutta la vita in un mercato del lavoro sempre più complesso.
A scuola si impara ad imparare, ed è esattamente la cosa che serve in una società e in un mondo del lavoro che si muovono in fretta, che chiedono conoscenza, in cui un mestiere diventa obsoleto in pochi anni. Lo vediamo proprio nella crisi: la ricollocazione è più difficile per le basse qualifiche. E sono proprio le imprese a lamentarsi della poca capacità dei lavoratori a rimettersi in gioco.
Ma delle due l'una: o vogliamo semplicemente che il sistema dell'istruzione fornisca ai ragazzi una ‘tecnicalità ' immediatamente spendibile sul mercato (appunto "qui e ora") o mettiamo le basi perché i ragazzi apprendano rapidamente e permanentemente nella vita le specializzazioni, utili all'affermazione della persona/cittadino e quindi alle stesse imprese.
Il sistema dell'istruzione e della formazione continua dovrebbe stare all'interno di un patto in cui ad innovazione e competitività corrisponda anche la cura per la coesione sociale e il sostegno ai costi sociali dello spiazzamento (ri-qualificazione, ri-collocazione in un tessuto produttivo più evoluto). Questo crediamo fermamente. Per questo nei giorni scorsi la Cgil ha presentato un progetto di legge di iniziativa popolare sul diritto all'apprendimento permanente.
Cari imprenditori, le politiche formative devono avere una previsione ‘lunga', occorre riconsiderare le priorità alla luce di una previsione di quali saranno i fabbisogni nei prossimi vent'anni, uscendo da una cultura dell'immobilità sociale e dell'uso della risorsa umana tutta rivolta al passato.
Marina Bergamin
Segretaria generale Cgil Vicenza Vicenza
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