Pfas, Brusco (M5S): “Una delegazione dei 5 Stelle in Procura a Vicenza, per ribadire il nostro supporto alle indagini”
Lunedi 17 Luglio 2017 alle 16:46
"Una delegazione del Movimento 5 Stelle si è recata oggi nella sede della Procura della Repubblica di Vicenza per parlare ancora una volta di Pfas". Lo riferisce il Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Manuel Brusco. "Ho partecipato all'appuntamento con il Procuratore capo di Vicenza, Antonino Cappelleri, assieme alla Consigliera comunale di Montecchio Maggiore Sonia Perenzoni, al sindaco di Sarego, Roberto Castiglion e all'avvocato Edoardo Bortolotto. L'incontro è stato molto utile per rinsaldare il rapporto che abbiamo instaurato con le istituzioni sulla vicenda dei Pfas. Siamo da sempre a disposizione della magistratura, e l'abbiamo ribadito alla Procura della Repubblica di Vicenza, fornendo tutto il nostro aiuto e il supporto in questa lunga indagine".
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BPVi e Veneto Banca: un'analisi fredda di un salvataggio inutile, se non dannoso. Consob e Bankitalia dove e con chi erano?
Sabato 10 Giugno 2017 alle 23:52
Sarebbe in corso da parte di Intesa e di Unicredit, su sollecitazioni del governo, un tentativo per "raccogliere" insieme alle altre banche di riferimento il miliardo e passa di euro da parte di investitori "privati", la cifra preventiva che Margrethe Vestager vuole sul tavolo come condizione per poi consentire il, presunto, "salvataggio" della Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca con la loro "ricapitalizzazione precauzionale" per altri 4 miliardi e "spiccioli" a carico dello Stato. L'operazione appare difficile da attuare, soprattutto per Unicredit, reduce da un mega aumento di capitale da 13 miliardi per impostare la soluzione dei suoi problemi.
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Le "baciate" a sua insaputa salvano Gianni Zonin dai sequestri: lo si legge su Il Mattino di Padova ma...
Sabato 3 Giugno 2017 alle 20:40
La decisione della Procura di chiedere il sequestro di beni per 106 milioni di euro (per il reato di ostacolo alla vigilanza) nei confronti della Banca Popolare di Vicenza, dell'ex direttore generale Samuele Sorato e dell'ex vicedirettore Emanuele Giustini - e non anche dell'ex presidente Gianni Zonin - è in queste ore all'esame degli avvocati difensori. Non avendo il provvedimento in mano, però, i legali declinano qualsiasi commento. Anche perché è probabile che altre misure vengano sollecitate (o lo siano già state) a carico dell'imprenditore del vino. Sembra però che dietro la distinzione delle posizioni tra gli ex direttori da un lato e Zonin dall'altro, ci sia quello che è il fulcro dell'inchiesta sulla BPVi: le "operazioni baciate", i finanziamenti concessi dall'istituto ai risparmiatori dietro acquisto delle azioni della banca stessa.
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Sul caso BPVi Antonino Cappelleri e Barbara Maria Trenti in disaccordo su tutto, anzi no: ambedue chiedono 106 milioni. A Gianni Zonin & c.? No, alla banca già in agonia
Venerdi 2 Giugno 2017 alle 14:23
Oggi sta al collega Diego Neri riassumere in maniera chiara su Il Giornale di Vicenza la sostanza dello scontro da veleni in tribunale tra il Gip Barbara Maria Trenti, che ha "inviato" a Milano un filone delle indagini sulla vecchia BPVi, quello sull'ostacolo alla vigilanza della Consob con sede a Milano, e il Procuratore capo di Vicenza Antonino Cappelleri, che invia... le sue note solo a chi lui gradisce, con ciò discriminando la stampa indipendente in una maniera che lasciamo giudicare ai lettori cittadini, ma che espelle anche dal suo ufficio un collega di Neri senza che altri collleghi prendano cappello e soprattutto senza che il suo direttore muova un dito a tutela del colaboratore. Ma si sa... il potere è sempre da adulare anche se talvolta bisogna ingoiare qualche rospo.
Continua a leggereAntonino Cappelleri, il procuratore di Vicenza sfiduciato per... incompetenza. Milano tranquillizza ma aiuterebbe un'ispezione a Vicenza, vero Moretti e Zanettin?
Giovedi 1 Giugno 2017 alle 17:55
Non succede spesso che un procuratore capo venga bocciato due volte di seguito e sulle due inchieste più importanti sulla sua scrivania. Questo, però, è appena successo a Vicenza dove il dr. Antonino Cappelleri ha subito il no, sul caso di Borgo Berga, del Gip Massimo Gerace alla sua richiesta di demolizione delle costruzioni della cementificazione contestata, anche se il magistrato le definiva illegittime, per poi addirittura trovarsi il giudice a cui aveva fatto ricorso che non solo confermava il niet di Gerace, motivato da strane questioni di opportunità a "non demolire", ma addirittura benediceva la bontà degli edifici della Sviluppo Cotorossi che fa capo al gruppo Maltauro, quelle delle tangenti multiple e oggi incensato sulla stampa locale col suo nuovo, anonimo, brand ICM, che sta per Industrie Costruzioni Maltauro.
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L'indagine BPVi trasferita a Milano: l'ira di Achille Variati e la risposta di Alessandra Moretti confermano che la decisione merita considerazione. Variati chiederà un processo a Vicenza anche per la Fondazione Roi?
Martedi 30 Maggio 2017 alle 20:48
«Non è una buona notizia, non è affatto una buona notizia». È la reazione, diffusa dall'Ansa, del sindaco di Vicenza Achille Variati alla notizia del trasferimento di parte dell'indagine sulla Banca Popolare di Vicenza al tribunale di Milano. «Credo che una vicenda che affonda le sue radici in questo territorio, che ha portato sofferenza a tante persone, avrebbe dovuto trovare piena definizione giudiziaria qui a Vicenza. Tutto ciò che si allontana - conclude il sindaco - rischia di essere annacquato, ritardato, dimenticato. No, credo davvero che dovremmo fare di tutto per tenere il processo a Vicenza». A un primo esame appare a dir poco fuori luogo la presa di posizione del sindaco di Vicenza che è anche presidente della provincia berica, di tutte le province italiane associate nell'Upi e membro del cda di Cassa Depositi e Prestiti, finanziatrice di Atlante, e che, quindi, ha una responsabilità estesa ma in quell'ambito politico che, lo predicano lui stesso e il suo partito, dovrebbe essere sempre totalmente separato dal potere giudiziario.
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Borgo Berga, Daniele Ferrarin (M5S) presenta mozione a Variati per chiedere la revoca dell'incarico da Dg di Antonio Bortoli
Martedi 30 Maggio 2017 alle 09:57
Daniele Ferrarin, consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle, lo scorso 31 gennaio ha presentato una mozione al sindaco di Vicenza Achille Variati per chiedere la revoca dell'incarico da direttore generale del Comune di Vicenza di Antonio Bortoli in merito alla questione di Borgo Berga. Ferrarin non capisce come mai è trascorso così tanto tempo prima di discutere questa mozione, la discussione è prevista per il 31 maggio. Nella mozione si legge che il 28 giugno del 2016 il procuratore Antonino Cappelleri che coordina le attività investigative sulla vicenda della lottizzazione, presunta abusiva, di Borgo Berga, ha inviato 18 avvisi di garanzia a vari soggetti, tra cui il Direttore generale del Comune dott. Antonio Bortoli.
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"Roi, La Fondazione demolita" letto da Ubaldo Alifuoco che rilancia accuse ben precise: chi ha il potere di farlo cerchi risposte
Giovedi 25 Maggio 2017 alle 00:44
A differenza del boom prevedibile di "Vicenza. la città sbancata", il primo libro dossier della nostra collana Vicenza Papers dedicato alla "cronaca" del disastro della BPVi, che abbiamo scritto mentre stava avvenendo , dal 13 agosto 2010 in poi, mentre altri si rendevano complici del dramma che ora ha colpito il territorio direttamente o indirettamente, giorno dopo giorno aumentano le vendite di "Roi. La Fondazione demolita", che registra una crescita lenta ma costante, come si addice a un argomento, che è a metà tra l'inchiesta e la storia della cultura vicentina: lo "stupro" della Fondazione voluta dal marchese Giuseppe Roi per il Chiericati e "deviata" verso una serie di miseri interessi di vasti strati del sottopotere e del vecchio potere vicentino di cui il sistema intorno a Gianni Zonin si è servito per soffocare la città e la sua gente, Museo Civico incluso.
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Inquisizione rapida con eretica Veneto Banca, Cappelleri lento con ortodossa BPVi? Per Bankitalia è Zonin il santo: chi più di lui ha innaffiato col suo vino il pane... di Visco & c.?
Lunedi 22 Maggio 2017 alle 23:55
"A partire dal 2013 la Vigilanza di via Nazionale ha sollecitato a più riprese la banca a fondersi con altri istituti della zona... imponendo che nel nuovo Cda non ci sia nessun membro del vecchio Consiglio di amministrazione o del Collegio dei sindaci presente nell'ultimo quinquennioa... e accusando gli amministratori di gravi carenze e irregolarità gestionali e organizzative. Tanto gravi da trasmettere gli atti di rilevanza penale alla Procura...". Si parla di Veneto Banca? No, della Banca di Credito Cooperativo di CanosaLoconia, in Puglia, provincia di Barletta - Andria - Trani. La Procura di Roma è la procura competente visto che Banca d'Italia, in un caso simile e contemporanneo, ha trasmesso a Roma gli atti della trevigiana Veneto Banca? No, la procura a cui Bankitalia ha trasmesso gli atti è proprio quella di Trani visto che la BCC è in quella provincia.
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In attesa del rinvio a giudizio di Gianni Zonin & c. scrivono ad Antonino Cappelleri i soci BPVi non "eticamente" rassegnati: la banca ha giocato su lentezze della Procura di Vicenza
Martedi 16 Maggio 2017 alle 08:31
Riassumiamo di seguito in un unico testo una serie di domande analoghe che ci vengono poste via mail da soci traditi, ma non "eticamente" rassegnati, della Banca Popolare di Vicenza nell'attesa, e questa è la nostra unica risposta possibile in premessa, che il procuratore capo di Vicenza, Antonino Cappelleri, rispetti, almeno, quel limite temporale che, nella intervista concessaci lo scorso anno di questi tempi, il 10 maggio 2016, e che riportiamo di sotto in video,si era concesso per la richiesta di rinvio a giudizio di Gianni Zonin e di quelli che per il suo ufficio saranno i responsabili del crack non solo della BPVi ma, soprattutto, di decine di migliaia di azionisti risparmiatori: maggio 2017. Di seguito la "sintesi" delle domande, e osservazioni, che ci vengono poste per girarle alla Procura di Vicenza.
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