Archivio per tag: Jacopo Bulgarini d'Elci
Categorie: Musica
Da giovedì 15 a domenica 18 settembre presso il Teatro Comunale di Vicenza andrà in scena la quinta edizione del festival di musica popolare "Musica delle tradizioni" organizzato dalla Società del Quartetto con la direzione artistica di Ilaria Fantin. Si è tenuta questa mattina, 15 giugno, presso il foyer del Teatro Comunale la presentazione dell'evento introdotto dal vicesindaco Jacopo Bulgarini d'Elci che si ritiene "felice di poter introdurre anche quest'anno questa manifestazione. Nasce come ricoscoperta delle tradizioni di popoli e culture diverse.
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"Musica delle Tradizioni", la musica popolare del sud Italia approda a Vicenza. Ilaria Fantin: voglio rivivere la musica di quando non era vittima del mercato
Giovedi 16 Giugno 2016 alle 12:34
Da giovedì 15 a domenica 18 settembre presso il Teatro Comunale di Vicenza andrà in scena la quinta edizione del festival di musica popolare "Musica delle tradizioni" organizzato dalla Società del Quartetto con la direzione artistica di Ilaria Fantin. Si è tenuta questa mattina, 15 giugno, presso il foyer del Teatro Comunale la presentazione dell'evento introdotto dal vicesindaco Jacopo Bulgarini d'Elci che si ritiene "felice di poter introdurre anche quest'anno questa manifestazione. Nasce come ricoscoperta delle tradizioni di popoli e culture diverse.
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Vicenza Capoluogo, parte l'ascolto per le comunali 2018. Giuliari: dopo la crisi BPVi, Vicenza non è più la stessa
Mercoledi 15 Giugno 2016 alle 14:06
L'hanno chiamato "Spazio Libero" e con cinque appuntamenti tematici nei mesi di giugno e luglio ascolteranno i vicentini per raccogliere idee e proposte su volontariato, associazionismo, turismo, cultura, mondo produttivo. Gli incontri di Vicenza Capoluogo, così come per la presentazione, sono ospitati dal Time Cafè in contrà Mure Porta Nova "e la presenza in questo luogo non è casuale, qui si sviluppa cultura dal basso" spiega Giovanni Giuliari, presidente di Vicenza Capoluogo ed ex assessore al sociale, che ha dato il via alle iniziative verso l'appuntamento elettorale del 2018 affiancato dall'assessore Filippo Zanetti e dai consiglieri comunali Sandro Pupillo, Benedetta Miniutti e Gianpaolo Giacon.
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Rapporto Unesco su Vicenza, 63 mila euro dal Comune per Valutazione impatto base Usa, Borgo Berga e Tav/Tac. Bulgarini: "siamo preoccupati"
Martedi 14 Giugno 2016 alle 13:23
Le richieste di approfondimento arrivate dall'Unesco per la città di Vicenza vogliono appurare se alcune infrastrutture siano tali da compromettere l'equilibrio generale del sito patrimonio mondiale: nel rapporto si citano le nuove costruzioni della base militare Usa, il Piruea Cotorossi a Borgo Berga e il progetto della linea ferroviaria Tav/Tac sul quale "il problema tunnel sotto Monte Berico già non esiste più" puntualizza il vicesindaco Jacopo Bulgarini d'Elci che poi spiega: "il procedimento deriva da diverse denunce presentate da tre associazioni vicentine".
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Il futuro sindaco di Vicenza, Achille Variati: sarà uno dei nostri! A "coccolare" Zonin, Maltauro, Zigliotto, Marzotto... e tollerare i Rosini & c.? Povero Bulgarini anti casta!
Lunedi 13 Giugno 2016 alle 01:14
Se Jacopo Bulgarini d'Elci aveva denunciato addirittura in sala Bernarda che "a Vicenza c'era un oggettivo sistema di potere" di cui nessuno parlava e che nessuno denunciava prima di essere subito silenziato politicamente e mediaticamente sull'argomento, ben poche speranze gli rimarranno di poter avere il supporto del sindaco attuale per la sua candidatura a primo cittadino di Vicenza nel 2018 dopo aver letto oggi sulla stampa locale l'altalena di affermazioni e le precisazioni perentorie di quello che ancora c'è qualcuno che lo considera suo mentore, Achille Variati. A un'assise dem di ieri, sabato 11 giugno, il sindaco ha infatti assicurato perentoriamente che «il nuovo sindaco, tranquilli, sarà uno dei nostri!». A scanso di equivoci, che associavano quell'uno dei "nostri" a un esponente del PD, escludendo così Bulga, Variati si è affrettato a dire, ridandogli la speranza di un endorsement, che si riferiva alla «maggioranza tutta».
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Vescovi "ricambista" altrui, Albanese contro "Vicenza prigioniera del passato", Bulgarini boccia i poteri che lo silenziano, Dolcetta e Variati astensionisti: W Michela Morellato sindaco allora, zeru voti ma tanti... consensi
Giovedi 9 Giugno 2016 alle 22:29
Se Luciano Vescovi, neo proconsole in Confindustria di Giuseppe Zigliotto dopo essere stato fino al giorno prima vice presidente di Banca Nuova made in BPVi, ha spiegato, scrivevamo l'8 maggio, sulle colonne del giornale "gestito" da Confindustria Vicenza come "una delle cause principali (dello scandalo della fu Banca Popoalre di Vicenza, ndr) sia stata la mancanza di ricambio...", dopo l'atto di accusa in Sala Bernarda di Jacopo Bulgarini d'Elci, subito poi sielnziato dai poteri a cui, aveva detto, si erano prima inchinati tutti, oggi sul foglio cittadino Flavio Albanese, ex presidente della Fondazione Teatro di Vicenza, ha pollice verso contro Vicenza: "È una città prigioniera del suo passato. Osanniamo Palladio, dimenticando che era un eretico. A Vicenza prevale un potente conservatorismo. La città è cresciuta economicamente, non culturalmente...".
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Categorie: Banche
«Ispettori, magistrati e Gdf ecco la rete di protezione della Popolare Vicenza», il titolo, e «Tutti i segnali del crac ignorati da Bankitalia e pm. E oggi 118 mila risparmiatori chiedono giustizia», il sommario: ecco il cuore delle due pagine che La Repubblica, ieri, sabato 4 giugno (giorno in cui è stata pubblicata la prima volta questa nota, che oggi, 5 giugno, aggiorniamo con una nota pubblicata di seguito della dr.ssa carreri), ha dedicato a firma Franco Vanni allo scandalo della Banca Popolare di Vicenza che ha bruciato «in pochi mesi 6,2 miliardi di euro... lasciando sul lastrico 118 mila soci che avevano investito i loro risparmi in azioni passate dal valore di 62,5 euro a dieci centesimi».
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BPVi: "Vicenza. La città sbancata", il libro di VicenzaPiù. Repubblica su "rete di protezione" di Gianni Zonin: i pm Pecori e Fojadelli tra gli "accusati". Tra le "vittime" Cecilia Carreri: la sua nota
Domenica 5 Giugno 2016 alle 21:35
«Ispettori, magistrati e Gdf ecco la rete di protezione della Popolare Vicenza», il titolo, e «Tutti i segnali del crac ignorati da Bankitalia e pm. E oggi 118 mila risparmiatori chiedono giustizia», il sommario: ecco il cuore delle due pagine che La Repubblica, ieri, sabato 4 giugno (giorno in cui è stata pubblicata la prima volta questa nota, che oggi, 5 giugno, aggiorniamo con una nota pubblicata di seguito della dr.ssa carreri), ha dedicato a firma Franco Vanni allo scandalo della Banca Popolare di Vicenza che ha bruciato «in pochi mesi 6,2 miliardi di euro... lasciando sul lastrico 118 mila soci che avevano investito i loro risparmi in azioni passate dal valore di 62,5 euro a dieci centesimi».
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Il sistema Zonin ha piegato Vicenza. Ma la "città ufficiale" non poteva non sapere quello che VicenzaPiù ha raccontato in sei anni e ora ha raccolto in "Vicenza. La città sbancata"
Domenica 5 Giugno 2016 alle 15:04
«Prestiti con "premio" in cambio di azioni così il sistema Zonin ha piegato Vicenza»: sotto questo titolo Franco Vanni, autore di due paginoni ieri sullo scandalo della Banca Popolare di Vicenza , racconta di nuovo e sempre su la Repubblica come sono stati costruiti i "finti" aumenti di capitale per oggi ammontanti a quasi un miliardo di euro. Nell'invitarvi a leggere a seguire* l'articolo ci e vi chiediamo dov'era e dov'è la Vicenza ufficiale, quella degli amici e degli amici degli amici di Zonin, da Giuseppe Zigliotto fino al leader indiscusso del territorio Achille Variati, che in un incontro avevamo addirittura messo in guardia sul presidente di Confindustria che lui diceva di ritenere "una persona valida e intelligente" e che, per essere vero e credibile leader, deve avere la capacità di capire e discernere?
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Il "funerale" di Gianni Zonin e la "molotov" contro la famiglia di Sergio Cassingena: si interroghino tutti sul malessere prima del funerale di una Vicenza bruciata dal "sistema"
Venerdi 3 Giugno 2016 alle 09:29
Due notizie di ieri, ricorrenza, altrove, del 2 giugno, riferiscono di due fatti cronaca entrambi da condannare ma anche su cui, senza ipocrisia, fare qualche riflessione. La prima, forte simbolicamente ma senza possibili effetti "fisici", è quella del "funerale" virtuale celebrato davanti alla villa di Montebello di Gianni Zonin, una di quelle possedute dall'ex presidente della Banca Popolare di Vicenza a cui è attribuita, a furor di popolo, la responsabilità maggiore del flop da più di sei miliardi di euro subito da oltre 118.000 azionisti, che di ville non ne hanno.
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Lapide su Torre Bissara: 1778, cacciato Camerlengo Boldù, ladro dei soldi "di tutti". Oggi la Vicenza derubata da BPVi non dedica una lapide a Zonin, Zigliotto, Marzotto & c. ma premia "famiglie" del Beato di Gambellara
Giovedi 2 Giugno 2016 alle 16:15
"Andrea Boldù fu De S. Andrea fu bandito li III ottobre MDCLXXXXVIII per gravissimo intacco di cassa fatto nella Camera di Vicenza essendo Camerlengo in questa città ": così è scritto su una lastra di marmo inserita nelle mura della Torre Bissara sita al centro di Vicenza (vedi foto) che ci ha incuriosito e indotto a cercare più informazioni sul Camerlengo ladro di soldi della città e perciò da questa scacciato con ignomina il 3 ottobre 1778. Ed ecco che sul sito "Miglioverde, la voce degli indipendentismi" leggiamo del trattamento riservato dalla "dominante" Repubblica di Venezia ai suoi pubblici ufficiali che si sono dimostrati infedeli: " Siamo esattamente al 3 Ottobre 1778 ed un alto funzionario dello Stato (nella repubblica di Venezia diversi magistrati sovrintendenti alle attività economiche portavano il titolo di Camerlenghi de Comùn) è bandito, perché si è impossessato di denari dell'erario, cioè di tutti, e ciò malgrado appartenga ad una delle famiglie patrizie che da sempre governano la repubblica..."
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Fondazione Teatro, Bulgarini risponde alle polemiche del centrodestra: "basta ricordare il curriculum di Ditri"
Mercoledi 1 Giugno 2016 alle 15:51
Di seguito pubblichiamo le parole del vicesindaco e assessore alla crescita, Jacopo Bulgarini d’Elci, che risponde con una nota del Comune alle polemiche dei consiglieri di centrodestra Rucco e Cattaneo sulle nomine per la Fondazione Teatro Per i vertici della Fondazione Teatro i soci hanno fatto nomine di altissimo livello. Rucco e Cattaneo parlano di nomine partitiche? Quelle sono prerogativa del centrodestra Per la presidenza, il sindaco Variati ha proposto il nome di Roberto Ditri ai soci che hanno deciso di nominarlo. Continua a leggere

