Il cantiere è durato otto mesi, allungato dal maxi-censimento sui 17miliardi di crediti deteriorati di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza e, sul finale, dai cambi di governance dei due istituti diventati«bad»; ma ieri (23 febbraio) è stato chiuso dalla firma del ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan sul decreto che cede tutto il pacchetto alla Sga. Ora manca solo il sigillo dell a Corte dei conti, atteso a breve, e la macchina potrà partire. Il decreto firmato ieri chiude infatti la complicata cornice normativache permette a Sga, la «Società per la gestione di attività » tornata al centro della scena dopo il lavoro ultraventennale sul recupero dei crediti del Banco di Napoli.
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C'è un secondo dossier che potrebbe diventare caldo nel necessario processo di consolida mento e razionalizzazione delle Fondazioni bancarie in Veneto. Si tratta della fusione tra Fondazione di Venezia e il Monte di Pietà di Vicenza, un progetto tentato e fallito nel 2014. «Uniamoci nel nome di Palladio» proclamò l'allora presidente dell'ente veneziano Giuliano Segre, da cui partì l'intenzione. L'unione fu ana lizzata economicamente e giuridicamente. Quel piano industriale è finito nei cassetti ma i tempi sono tornati maturi per metterlo in opera. Fondazione di Venezia ha (dati 2016) un patrimonio di 34l, 7 milioni.
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Ieri, 19 febbraio, con noi di Radio Vicenza, posta su FB il suo direttore Francesco Brasco, c'era Giovanni Coviello, candidato al Senato con INSIEME (Psi, Verdi, Area Civica con Ulivo di Prodi) e coordinatore cittadino del Psi di Vicenza. Eravamo al Bar Durando Beverage&Food in piazzetta Gioia. Tanti i temi dibattuti raccolti dai titoli dei quotidiani: dalle manifestazioni del fine settimana in città (Forza Nuova e anche Free Vax), alle problematiche legate alla gestione dei profughi ("...che sono 600 mila in Italia, non 1,5 milioni come dice Roberto Fiore", Coviello dixit). Abbiamo anche approfondito il tema vaccini. E poi giustamente, si è parlato di crac delle Banche popolari venete: inevitabile sottolineare il grande lavoro di informazione per i correntisti e soci realizzato dal già direttore di VicenzaPiù Quotidiano Web. Abbiamo anche parlato di Romano Prodi che è intervenuto a favore di Insieme 2018.
Il 5 marzo è già arrivato. Almeno nel centrosinistra. Il balzo temporale verso il dopo-voto lo ha imposto di fatto ieri.17 febbraio, Romano Prodi. È un salto che anticipa la resa dei conti che in molti immaginano dentro il Pd. Un regolamento degli affari interni che ha un primo imputato e si chiama Matteo Renzi. E che nello schema del Professore dovrebbe produrre un nuovo baricentro, coÂstituito dall'attuale premier Paolo Gentiloni.
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Processo per il crac di BPVi: l'udienza preliminare rimane in standby fino al 21 aprile (data in cui ci si ritroverà in aula), questo per permettere di riunificare i due tronconi dell'inchiesta (il secondo chiuso solo pochi giorni fa) in un unico procedimento. Per evitare quindi di fare due processi agli stessi imputati, sempre per vicende legate al tracollo della banca. A comunicarlo, nell'udienza di ieri, il gup Roberto Venditti. Del resto ci sono dei tempi tecnici per riuscire a far approdare all'udienza preliminare anche il secondo filone, del quale c'è stata la chiusura delle indagini preliminari solo a inizio settimana.
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Mentre gli ispettori della Bce nel novembre del 2014 visitavano gli uffici della Banca Popolare di Vicenza, per verificarne la consistenza patrimoniale, i manager dell'istituto si davano da fare per fare sparire le carte che raccontavano la genesi del crac. Era il vertice a dare ordine ai funzionari di «nascondere materialmente le lettere contenenti l'impegno al riacquisto delle azioni Bpvi» rivolte ai soci amici. E a spingere perchè sui documenti relativi agli affidamenti fosse indicata «una causale diversa da quella reale».
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Stamani a Bologna, scrive Luca Fantò, segretario regionale PSI del Veneto, in un'assemblea organizzata dalla lista "InsiemeItalia-Europa", nel suo intervento, il oresidente Romano Prodi ha dichiarato "Abbiamo bisogno di una coalizione di centrosinistra forte e unita, che ponga al centro valori di maggior eguaglianza e maggior Europa". Il Presidente Prodi - che oggi presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, presente anche lui all'assemblea, definsoce "il simbolo del centrosinistra che vince", ha quindi dichiarato come la sua presenza alla manifestazione organizzata da "Insieme" non fosse casuale bensì "la testimonianza a sostenere quella parte della coalizione di centrosinistra cui mi sento particolarmente legato perchè porta avanti la logica che era il mio sogno, vedere unito il centrosinistra". Di seguito riportiamo l'articolo completo sull'endorsement a Insieme di Prodi su LaRepubblica.it.
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Si insedia oggi a Venezia la Commissione speciale d'inchiesta della Regione sul sistema bancario veneto con riferimento al tracollo delle ex Popolari (Banca Popolare Venete e Veneto Banca). Del gruppo fanno parte i consiglieri Sergio Berlato per Fratelli d'Italia, Maurizio Conte per Veneto per l'Autonomia, Antonio Guadagnini per Siamo Veneto, Alessandro Montagnoli per la Lega, Giovanna Negro per Veneto del Fare, Piero Ruzzante per il Gruppo Misto, Luciano Sandonà per Zaia presidente, Simone Scarabel per M5s e Claudio Sinigaglia per il Pd.
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Sergio Berlato: «L'assessore Donazzan ha detto il falso». Elena Donazzan: «Berlato si è messo fuori della maggioranza». Ecco sintetizzata la nuova puntata della saga Berlato-Donazzan, stavolta ambientata in Terza commissione consiliare e avente come protagonisti i quattrocento dipendenti dei Centri per l'impiego. Che, stando all'assessore Donazzan e al voto dell'aula consiliare, passeranno sotto Veneto Lavoro. E che invece Berlato, che presenterà al riguardo una proposta di legge, intende portare a lavorare direttamente in Regione.
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Giovedì 8 febbraio Forza Italia ha presentato il programma e i candidati della provincia di Vicenza alle elezioni politiche. Erano presenti tra gli altri il coordinatore regionale on. Andriano Paroli, il commissario provinciale Matteo Tosetto e l'on. Renato Brunetta (qui la sua intervista). Con Brunetta ci sono i candidati per le elezioni politiche: il vicentino Pierantonio Zanettin, che corre nel collegio uninominale di Vicenza per la Camera, Niccolò Ghedini, l'avvocato di Berlusconi candidato nell'uninominale senatoriale Bassano-Alta Padovana, il titolare di Grafica Veneta Fabio Franceschi (che la società editrice de Il Fatto Quotidiano ha, perciò, "rimosso" dalla sua compagine societaria chiudendo anche il contratto di stampa) e Rossella Olivo, entrambi schierati nel plurinominale per la Camera.