Categorie: Politica, Fatti, Economia&Aziende
Giovedi 11 Maggio 2017 alle 01:13
Pubblicato il 9 maggio alle 23.52, aggiornato l'11 maggio alle 1.13. Fino al recente passato sono stati in pochi ma ancora oggi non sono in molti a volere leggere tra le righe (e che righe!) che Banca d'Italia avesse coperto gran parte delle magagne di Banca Popolare di Vicenza anche grazie ai buoni rapporti che Gianni Zonin aveva instaurato con palazzo Koch grazie a una tela di rapporti di alto livello, da Andrea Monorchio, l'ex ragioniere generale dello Stato nominato nel 2011 suo vice dal re del vino, fino a Gianandrea Falchi, ex capo della segreteria particolare di Bankitalia quando governatore era Mario Draghi, divenuto nel 2013 capo delle relazioni istituzionali della BPVi, per non parlare delle filiali aperte ogni altro giorno a Roma per "impiegare" postulanti locali sponsorizzati o, addirittura, provenienti dal "sistema".
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Categorie: Politica, Fatti
Mercoledi 10 Maggio 2017 alle 09:41
"
Est modus in rebus", la nota affermazione di Orazio (Satire I, 1, vv. 106-107) prosegue con "
vi sono determinati confini, al di là e al di qua dei quali non può esservi il giusto". Ripensare questa affermazione nella situazione attuale e del problema dei variegati motivi che spingono ormai migliaia di persone ad abbandonare il proprio luogo di origine per tentare l'avventura di raggiungere altri luoghi dove spesso, in modo illusorio, si ritiene che la vita sia migliore, è un dovere non solo giuridico degli Stati. La legge che viene stabilita tra gli uomini di uno stesso Stato e tra gli Stati ha il compito della affermazione della giustizia, che è tale solo e soltanto se è conforme al bene. Non è giustizia quella che non mira al bene; infatti, il diritto, se è veramente tale, dipende dalla dimensione morale che pone a priori il problema se ciò che si ha intenzione di compiere sia o no bene.
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Categorie: Politica, Lavoro
Lunedi 1 Maggio 2017 alle 10:57
Era una bella giornata di sole quella del 1° maggio del 1947. A
Portella della Ginestra (una vallata nei pressi di Piana degli Albanesi, in Sicilia), qualche migliaio di donne, uomini, bambini si erano riuniti per celebrare la
Festa dei Lavoratori che era stata riconquistata con la sconfitta del fascismo. Era un
1° maggio di lotta, perché tutte quelle persone con le loro bandiere rosse, i loro canti e le loro parole manifestavano contro il latifondismo. Un giorno di festa e di lotta per sostenere l'occupazione delle terre incolte. Avevano la speranza che la vittoria del Blocco Popolare (formato da PCI e PSI) alle elezioni per l'assemblea regionale siciliana tenutesi il 20 aprile, potesse cambiare le loro condizioni di lavoro e di vita. Manifestavano per costruire il futuro della Sicilia e dell'Italia (
l'articolo è scritto da Giorgio Langella in collaborazione con Dennis Vincent Klapvijk, nella foto Ignazio Buttitta recita i suoi versi a Roccamena, ndr).
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Categorie: Lavoro
Lunedi 1 Maggio 2017 alle 09:25
Pubblichiamo per la vostra lettura e per le vostre riflessioni i dati e le considerazioni contenute nel documento inviatoci da Luc Thibault, Rsu Ava Alto Vicentino, in occasione del 1° maggio.Â
Ormai da anni il 1° Maggio - giornata internazionale di lotta del proletariato e degli sfruttati di tutto il mondo, occasione di scioperi, manifestazioni e proteste contro lo sfruttamento capitalista - è stato snaturato dai sindacati di regime e trasformato in una giornata di festa. I supermercati e i grandi magazzini rimangono aperti e i dipendenti restano reclusi. In ogni caso in Italia, come in tante parti del mondo, migliaia di operai e proletari scendono nelle piazze sulla base dell'internazionalismo e della solidarietà di classe.
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Categorie: Politica, Storia
Martedi 25 Aprile 2017 alle 17:39
In una nota diffusa dall'assessore regionale di Forza Italia,
Elena Donazzan, che oggi ha commemorato tutti i caduti della
Guerra Civile con una Santa Messa da lei organizzata, come ormai di consuetudine da diversi anni, al
Bus de La Spaluga, in località Monte Corno, a Lusiana (Vi), leggiamo quanto di seguito pubblichiamo. "
Anche quest'anno, con la Santa Messa alla Foiba bus de La Spaluga in località Monte Corno, a Lusiana, abbiamo commemorato tutti i Caduti della Guerra Civile '43-'45, senza alcuna distinzione di sorta. Fintanto che l'ufficialità non ricorderà anche chi scelse di combattere per l'Onor d'Italia ci troveremo in questo luogo, adempiendo ad un gesto semplice ma per un'intera comunità ricco di significato. È un impegno morale iniziato alcuni anni fa, per amor dell'Italia, è il dovere alla memoria, al giusto ricordo, alla preghiera, per quanti rimasero vittime di un guerra fratricida".
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Categorie: Politica
Martedi 25 Aprile 2017 alle 12:59
Tra le possibilità offerte dal
web ce n'è una che terrorizza il potere: la durevolezza della memoria. Seguono le paure causate esclusivamente dai social: l'immediatezza della confutazione e la percezione di non essere più soli. La religione contemporanea del politically correct è posta a difesa dalle paure più in voga tra i mistificatori di regime, e non solo. Nel passato si additavano "gli scostumati e gli screanzati" che osavano efficacemente contraddire nel merito le balle del potere, le "rivoluzioni però non sono un pranzo di gala", altrimenti non solo rivoluzioni. Intanto con stillicidio quotidiano, nella religione del politicamente corretto sono confluiti i culti dell'emancipazione femminile, della filosofia gender, della filosofia dell'accoglienza.
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Categorie: Politica
Lunedi 24 Aprile 2017 alle 15:08
"In merito a quanto accaduto rispetto alle dichiarazioni di
Alessandra Moretti, consigliera regionale del PD Veneto (su di una notizia non vera riportata durante Otto e mezzo su La7, cioè la "non" morte di un bambino morso a Roma da un
topo, ndr) ritengo che due siano i livelli: 1. quello di Alessandra che ha sbagliato la citazione dell'episodio e che nel suo post lo ammette; 2. quello degli insulti sessisti che si sono scatenati quando un errore lo commette una donna! E se fosse stato un uomo a dire quella frase sbagliata? Quali insulti gli sarebbero stati rivolti? Il confronto anche aspro e duro che deve sottolineare gli errori dell'avversario politico non può mai scadere in tal modo".
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Categorie: Politica, Religioni, Storia
Lunedi 24 Aprile 2017 alle 10:10
Premessa per il direttore: Visto che non sono buona né con il Papa, né con l'Anpi... veda lei se pubblicare, io chiedo sempre ospitalità , lei me la dà , altri tagliano o mi impongono tagli, ma poi se uno non pubblica non mi arrabbio.
Ricorre il 24 aprile Yom HaShoah (×™×•× ×”×©×•××” yom ha-sho'Äh), conosciuta anche come Giornata del Ricordo della Shoà e cade il ventisettesimo giorno di Nissan. In origine si pensava di celebrarla il 15 del mese (calendario ebraico lunisolare), data che fu subito scartata perché coincideva con il primo giorno di Pesach (Pasqua ebraica) e si scelse il 27 di Nissan, in cui ricorre anche l'anniversario della rivolta del Ghetto di Varsavia (19 aprile 1943, che è il centonovesimo giorno del calendario gregoriano). Fu una scelta ragionata con il pragmatismo ebraico, cade otto giorni prima di Yom Ha'atzmaut'ut, ovvero la festa dell'indipendenza di Israele e la legge fu firmata da David Ben Gurion e Yitzhak Ben Zvi, allora rispettivamente Primo Ministro e Presidente di Israele (qui la photo gallery).
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Categorie: Diritti umani
Lunedi 17 Aprile 2017 alle 21:10
Si spendono senza ritegno le parole che seguono l'uccisione di una donna da parte del marito o del compagno, parole che ruotano troppo spesso attorno al possibile o intuibile movente perchè il trovarlo appare essere ai più un giustificativo al tremendo gesto. E allora si va a scavare nella vita di coppia, attraverso le parole dei vicini, degli amici e dei parenti; come se la mente umana potesse essere facilmente scrutabile e comprensibile attraverso il quotidiano incrociarsi. Ed hanno un sapore amaro le possibili cause perchè impediscono alla nostra coscienza di riflettere, di saltare l'ostacolo dell'apparenza e del ritorno, il più presto possibile, al quieto vivere. Fa male e al contempo mette paura e angoscia porsi seriamente di fronte ai vari casi di
femminicidio.
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Categorie: Politica, Fatti, Economia&Aziende
Lunedi 17 Aprile 2017 alle 10:56
Se
Lillo Aldegheri su
Il Corriere del Veneto di venerdì scorso, edizione di Verona (vedi articolo a seguire), esplicita oltre alla "freddezza" del PD locale i ben noti motivi complessivi della possibile mancata approvazione rapida della fusione tra
AIM Vicenza e
AGSM Verona (tempi troppo stretti per decidere con un voto per un Consiglio comunale non informato con adeguati documenti, come quello di Vicenza, con 19 consiglieri pro Tosi e 18 contro e per giunta in via di scioglimento il 26 aprile visto che per l'11 giugno sono in programma le elezioni per rinnovare sindaco e amministrazione comunale), anche a Vicenza non mancano le voci critiche all'interno proprio della maggioranza. A dirlo chiaramente è
Giovanni Rolando, CooRetrdinatore regionale
ReteDem Veneto, che lamenta, da un lato, l'assenza di una guida regionale del Pd e l'inesistenza, dall'altro, di una politica di sistema della Regione Veneto.
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