La libertà del web e la menzogna su cui è fondato il potere costituito
Martedi 25 Aprile 2017 alle 12:59 | 0 commenti
 
				
		Tra le possibilità offerte dal web ce n'è una che terrorizza il potere: la durevolezza della memoria. Seguono le paure causate esclusivamente dai social: l'immediatezza della confutazione e la percezione di non essere più soli. La religione contemporanea del politically correct è posta a difesa dalle paure più in voga tra i mistificatori di regime, e non solo. Nel passato si additavano "gli scostumati e gli screanzati" che osavano efficacemente contraddire nel merito le balle del potere, le "rivoluzioni però non sono un pranzo di gala", altrimenti non solo rivoluzioni. Intanto con stillicidio quotidiano, nella religione del politicamente corretto sono confluiti i culti dell'emancipazione femminile, della filosofia gender, della filosofia dell'accoglienza.
Insomma culti contemporanei e indimostrati confusi nel laicismo e nel  progressismo, che oltre ad essere liturgie idonee a polverizzare la  famiglia e ogni istituto e tradizione  resistenti al neoliberismo, se  usate opportunamente possono essere dei grandi motori del successo  individuale e di carriera. E' sempre più comune la moda di spostare  l'attenzione dal giudizio sulle capacità e sulle conoscenze a quello sui  comportamenti e sulle maniere - quest'abilità pare massima presso il  genere femminile.
In ogni luogo dove si esprimono le proprie  convinzioni e si pratica il proprio punto di vista si rischia di dover  far ricorso alla legge per ragioni di disciplina: è impossibile pensare  di poter fare politica senza avere uno studio legale a portata di mano,  ma pare sempre più indispensabile avere un avvocato persino per fare il  bidello. Il rispetto del politicamente corretto ha aumentato il grado di  litigiosità nella nostra società fino a livelli insopportabili, e ha  stabilito l'esito della lotta di classe con regole assolutamente  formali. Se si protesta per lo scempio della Costituzione si è puniti  per i modi della protesta, si reagisce per il regalo di somme  ingentissime alle banche e si è puniti per i toni della reazione,  Moretti lady like mente su topi e morti a Roma e pretende che la notizia  siano i cattivi contegni nei commenti su fb. Al clamore della  violazione delle regole maggiori, dei furti degli abusi e delle  menzogne, si preferisce l'interesse per la trasgressione delle regolette  per ragioni reattive. Eppure ci deve essere un modo per denunciare la  disonestà, che purtroppo nel caso di una donna comporta dei precisi e  tradizionali epiteti popolari. Con l'attenzione alle libertà del web si  vuole cancellare la memoria degli illeciti e impedire l'aggregazione  immediata del dissenso, pretendere di avocare al potere costituito ogni  possibilità della menzogna su cui in definitiva è fondato, e continuare  ad additare senza vergogna la porta del forno divelta al passaggio di un  popolo affamato.
di Giuseppe Di Maio
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