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Femminicidio, l'arma di uomini incapaci di amare donne con le ali

Di Citizen Writers Lunedi 17 Aprile 2017 alle 21:10 | 0 commenti

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Si spendono senza ritegno le parole che seguono l'uccisione di una donna da parte del marito o del compagno, parole che ruotano troppo spesso attorno al possibile o intuibile movente perchè il trovarlo appare essere ai più un giustificativo al tremendo gesto. E allora si va a scavare nella vita di coppia, attraverso le parole dei vicini, degli amici e dei parenti; come se la mente umana potesse essere facilmente scrutabile e comprensibile attraverso il quotidiano incrociarsi. Ed hanno un sapore amaro le possibili cause perchè impediscono alla nostra coscienza di riflettere, di saltare l'ostacolo dell'apparenza e del ritorno, il più presto possibile, al quieto vivere. Fa male e al contempo mette paura e angoscia porsi seriamente di fronte ai vari casi di femminicidio.

Ma quando essi avvengono alle porte di casa nostra dovremo quanto meno tentare di fare uno sforzo, impegnarci seriamente nell'andare oltre la descrizione giornalistica, per comprendere il presente della nostra società, comprendere le donne e soprattutto gli uomini che ne fanno parte

Ed è nel girotondo ideale r ma quando essi avvengono alle porte di casa nostra dovremo quanto meno tentare di fare uno sforzo, impegnarci seriamente nell'andare oltre la descrizione giornalistica, per comprendere il presente della nostra società, comprendere le donne e soprattutto gli uomini che ne fanno parteealizzato, loro malgrado, dalle donne uccise nel nostro territorio vicentino, che mi pare di cogliere una somiglianza, un filo rosso che le accomuna e le lega, un segno distintivo che le rende tragicamente uguali; somiglianza, filo rosso, segno distintivo che non appartiene a loro ma che è impresso indelebilmente nella mente e nelle mani dei loro uomini: odio e rabbia verso la libertà delle loro donne!
Questi uomini non accettano nelle loro compagne la libertà di scegliere e di agire; la libertà di pensare e di fare; la libertà di rivedersi e di osare cambiare; la libertà dalla dipendenza economica e dal consenso sociale; la libertà nel disegnarsi un altro futuro; la libertà da ogni visibile e invisibile catena; la libertà da uomini che sentono di non desiderare più.
Questi uomini incapaci di amare donne con le ali fanno l'unica cosa che pensano possa farli sentire forti e padroni del destino altrui: tolgono loro la vita.
Ma costoro ignorano che per le donne con le ali i cieli sono alti e altri e, soprattutto, infiniti.

Irma Lovato Serena

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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