Zanni, Fiom: no deroghe ed accordo separato. Sciopero il 15 in 4 aziende Vicenza,il 16 a Roma
Mercoledi 13 Ottobre 2010 alle 17:34 | 0 commenti
Giampaolo Zanni, Fiom Cgil - Fiom e metalmeccanici: "Inconcepibile che sindacati minoritari possano firmare accordi che valgono per tutti". Venerdì sciopero e sabato manifestazione a Roma. Di contro 4 accordi locali unitari e vincenti
No a deroghe al CCNL (contratto collettivo nazionale di lavoro)! E' la linea chiara della FIOM a livello nazionale a anche a Vicenza. Quindi no all'accordo separato chiuso di recente tra le parti (scarica qui il documento) con al tavolo con sindacati minoritari che legittima situazioni come quelle di Pomigliano.
E tutto ciò cosa significa? Significa che vengono proposte condizioni peggiorative di lavoro rispetto a quelle previste dal vecchio e saldo contratto nazionale.
Con l'accordo del 29 settembre viene modificato il CCNL e di fatto con quella firma separata viene svuotato il contratto nazionale, perché alle parti viene data la possibilità di derogare su tutti gli istituti dello stesso.
Nelle assemblee i lavoratori informati della novità sono increduli! Tutti anche quelli iscritti ai sindacati che hanno firmato.
Tutti i lavoratori esprimono la volontà di avere regole democratiche sulla rappresentanza sindacale: come è possibile - si domandano i lavoratori nelle assemblee - che un sindacato minoritario a livello nazionale firmi per tutti e nemmeno lo comunichi? E' inconcepibile!
E non è vero che a Vicenza siamo abituati alle deroghe; chi lo dice lo fa o da ignorante o in malafede. E' vero ci sono già state delle deroghe ma mai al CCNL, solo negli accordi territoriali e in casi di crisi come quello della Salvagnini.
Sono le parole, o meglio l'argomento principale con cui il segretario generale della FIOM vicentina Giampaolo Zanni, ha aperto la conferenza stampa di oggi finalizzata a presentare le motivazioni dello sciopero e della manifestazione prevista a ROMA SABATO 16 OTTOBRE.
Il clima - afferma Zanni - è tale che in alcune aziende importanti della provincia è stato deciso di attuare alcune ore di sciopero.
Lo sciopero per dire "NO alle deroghe" è previsto venerdì 15 ottobre nelle acciaierie Valbruna, Beltrame e alla Campagnolo e più avanti alla Lowara.
Si tratta di 4 aziende in cui la FIOM è ben presente e in alcune è maggioranza.
Il giorno dopo, sabato 16 ottobre si va a Roma e sono previsti 15 pullman da tutta la provincia (orari nel sito www.cgilvicenza.it )
Insieme ai metalmeccanici verranno con noi - puntualizza Zanni - altri lavoratori e cittadini appartenenti ad associazioni e movimenti.
Sarà una manifestazione nuova perché la prima ad essere ecocompatibile: niente furgoni, senza musica sparata ai 4 venti e ninete sporcizia.
Alcuni segnali di miglioramento
In una situazione di crisi e di fronte alle accuse che noi della FIOM riceviamo di non firmare accordi, di essere sempre i bastian contrari, in realtà abbiamo concluso bene tre situazioni che portano una ventata di miglioramento alla situazione che viviamo nel mondo del lavoro.
Valbruna (1000 dipendenti), Lowara (650), Marelli Motori (550) e FIAMM (170) sono le aziende in cui è stato rinnovato l'accordo aziendale unitario. Da notare che la FIAMM è l'azienda del presidente vicentino di Federmeccanica.
Sono accordi che non hanno deroghe al CCNL e soprattutto firmati dopo un referendum di approvazione da parte dei lavoratori. E senza il bisogno di scioperi o proteste.
Tutte cose migliorative: dal cestino aziendale per i turni di notte quando non funziona la mensa, all'ora intera di assemblea per coloro che sono part-time (che sul ccnl avrebbero diritto a solo mezz'ora). E poi stabilizzazione dei precari dopo un determinato tempo, inserimento degli interinali dopo un certo tempo, e così via.
In Valbruna dopo 11 mesi di precariato o interinale o si cessa o si viene assunti a tempo indeterminato. Alla Lowara ci sono le risorse per l'asilo nido di zona ... e così via.
"Ma perché abbiamo un esempio di buone relazioni sindacali sul territorio e a livello nazionale dobbiamo subire questi strappi? - conclude Zanni - pensiamo che vi sia un disegno politico-sindacale ben preciso sotto e questa ne è la dimostrazione!"
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