Categorie: Economia&Aziende
Martedi 8 Maggio 2018 alle 13:42
Fiamm Energy Technology, storico marchio nella produzione di batterie per il settore automotive e industriale, chiude l'anno finanziario 2017-2018 con un fatturato di 443 milioni di euro. Ebitda e Ebit, sono a quota 27,9 e 17,2 milioni, superiori alle attese per il 10%. L'azienda di Montecchio Maggiore è stata acquisita l'anno scorso da
Hitachi Chemical che detiene il 51 per cento delle quote mentre il 49 per cento è rimasto a
Fiamm.
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Categorie: Economia&Aziende
Mercoledi 15 Febbraio 2017 alle 08:08
L’era giapponese alla
Fiamm di Montecchio è ufficialmente iniziata. Ieri l’assemblea degli azionisti della newco
Fiamm Energy Technology, nata dalla joint-venture siglata nel novembre scorso tra la storica industria vicentina delle batterie e il colosso del Sol Levante (che con il 51% ha il controllo della neonata compagnia), ha provveduto a nominare il consiglio d’amministrazione della società . Cinque componenti sono di nomina
Hitachi:
Misao Nakagawa,
Yasuhiko Nakayama,
Toshiaki Nishi,
Hiroshi Yoshida e
Lorena Dellagiovanna (country manager di Hitachi Italia); i rimanenti quattro consiglieri sono espressione della proprietà italiana:
Giuseppe Zanetti,
Stefano Dolcetta,
Alessandro Dolcetta e
Marcello Segato.
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Categorie: Fatti, Economia&Aziende
Giovedi 8 Settembre 2016 alle 14:29
«
Banca d'Italia ridà a rate a Vicenza quanto ricevuto da BPVi per palazzo Repeta: affitto record dei suoi uffici per 202.000 euro annui. A Giuseppe Zanetti, vip Fiamm di Dolcetta?» così scrivevamo e "provocavamo" gli interessati sulla notizia che Bankitalia «
stando al suo sito, paga per i suoi uffici, un appartamento in centro al primo piano della Galleria del Pozzo Rosso, al civico 13, dove ha concentrato i pochi dipendenti rimasti, 202.000 euro all'anno, la cifra più alta per uno qualunque degli uffici non di proprietà in cui opera». Volevamo saperne di più, scrivevamo poi, «
sull'operatività della sede di "vigilanza", sulle dimensioni dell'ufficio e sui vicentini beneficiari del canone d'affitto» che ci chiedevamo se fosse in qualche modo «
riparatorio» per il gentile e discusso acquisto per ben per 9,3 milioni di euro da parte della
Banca Popolare di Vicenza con
Gianni Zonin presidente di Palazzo Repeta, la sede precedente di Banca d'Italia a Vicenza.
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Categorie: Economia&Aziende
Venerdi 29 Luglio 2016 alle 19:13
A Vicenza di questi tempi dire "banca" porta a reazioni nette, più immediate se si specifica "Banca Popolare di Vicenza", comunque vivide se si fa riferimento a "Banca d'Italia". Per la prima denominazione si passa, infatti, dal fastidio di un cittadino comune che non abbia investito in azioni della fu Popolare di Gianni Zonin (dell'ex presidente perchè con i suoi vertici l'ha gestita come se fosse sua e non di 118.000 soci) ma che vede il territorio rinsecchirsi per le risorse immani finite in... mani sbagliate (Giorgio Meletti de Il Fatto Quotidiano ci ricorda, infatti, che i soldi non svaniscono ma cambiano solo tasche) fino al dolore profondo percettibile anche semplicemente guardando negli occhi uno delle decine di migliaia di soci che hanno visto svuotarsi la loro "musìna" (salvadanaio) di azioni, passate da 62,50 euro a 10 centesimi, per giunta non monetizzabili in Borsa.
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Venerdi 27 Maggio 2016 alle 09:16
Si prospetta un anno di forti cambiamenti per Fiamm, la storica azienda di accumulatori e batterie nata nel 1942 a Montecchio e guidata oggi dall’Ad Stefano Dolcetta, che è anche presidente della Popolare di Vicenza. Secondo fonti attendibili, riprese a livello internazionale dal provider di analisi finanziarie Debtwire di Londra, Fiamm ha già perfezionato la cessione della sua divisione «car horns» (le trombe per i clacson delle automobili) al fondo tedesco di private equity Dbag, e sarebbe in trattative con il colosso giapponese Hitachi per la divisione batterie.
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Venerdi 27 Maggio 2016 alle 09:12
Si prospetta un anno di forti cambiamenti per Fiamm, la storica azienda di accumulatori e batterie nata nel 1942 a Montecchio e guidata oggi dall’Ad Stefano Dolcetta, che è anche presidente della Popolare di Vicenza. Secondo fonti attendibili, riprese a livello internazionale dal provider di analisi finanziarie Debtwire di Londra, Fiamm ha già perfezionato la cessione della sua divisione «car horns» (le trombe per i clacson delle automobili) al fondo tedesco di private equity Dbag, e sarebbe in trattative con il colosso giapponese Hitachi per la divisione batterie.
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Categorie: Banche
Sabato 14 Maggio 2016 alle 23:58
L'incarico ai legali sull'azione di responsabilità , comunicato dopo mille, penosi tentativi di rinviarlo ma secretato nelle sue possibili azioni nei confronti di Zonin e di chi l'ha aiutato o non frenato nei suoi disastri, pagati da 118.000 soci della fu Banca Popolare di Vicenza, è l'ultimo evento sconcertante della gestione Iorio, non colpevole, però, almeno di questo fatto al 100% solo perchè affiancato da un presidente, Stefano Dolcetta, che, anche per le vicende della quasi ex sua Fiamm, è la perfetta icona della decadenza di Vicenza e della sua classe imprenditoriale, e da un Cda, che per più della metà è targato ancora Gianni Zonin per rappresentare plasticamente che nulla è ancora sostanzialmente cambiato nello stile di gestione senza trasparenza della BPVi.
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Mercoledi 20 Aprile 2016 alle 20:22
Fim Cisl Vicenza
Si è svolto oggi lo sciopero generale dei metalmeccanici. Grande l’adesione nelle aziende vicentine (90% alle Acciaierie Valbruna – Beltrame - Pietroberto - Valvitalia – SCM Group - 80% alla Baxi – Climaveneta – Fonderie di Montorso – Smalvic – Agco (Laverda) – Foc Ciscato -  Fiamm – Tyrolit solo per citarne alcune). Grande anche la partecipazione alla manifestazione svoltasi in piazza Castello a Vicenza, di fronte alla sede di Confindustria: stimiamo più di 2000 i lavoratori presenti in piazza per chiedere il rinnovo del contratto nazionale scaduto. Abbiamo ampiamente dimostrato, svuotando le fabbriche e riempiendo la piazza, che i lavoratori metalmeccanici sono con noi.
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Giovedi 31 Marzo 2016 alle 09:42
«Una sfida autentica, senza nessuno che sbirci sulla scheda per cercare di capire per chi hai votato». I grandi margini di garanzia sulla segretezza del voto, quantomeno, per chi oggi a Roma dovrà scegliere se mettere le croce su Alberto Vacchi o su Vincenzo Boccia, sono già di per sé un motivo di serenità . Dei 198 consiglieri votanti quelli dati per elettori sicuri per l’uno o per l’altro sono un’ottantina per parte. Gli altri hanno ufficialmente le idee ancora confuse ma tutto questo per quanto possano valere le congetture distillate dai rumors.
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Categorie: Banche
Giovedi 31 Marzo 2016 alle 01:02
Il sempre "curioso" collega Marco Milioni, che abbiamo appena sentito al riguardo, azzardava ieri, 30 marzo, due ipotesi errate su tre sul 62.45% delle azioni intestate alla Banca Popolare di Vicenza nella visura camerale (vedi foto di copertina, ndr) con
l'elenco dei primi 999 soci della Banca Popolare di Vicenza che noi stiamo pubblicando e commentando dal 20 marzo. In quel 62,45% non ci sono ad oggi nè ci potrebbero essere, visto che la questione è tutta da affrontare, azionisti "baciati" nè
azioni ad oggi proprie consentite solo dal 5 marzo magari proprio per i "baciati" o per operare movimenti in Borsa per l'equilibrio delle quotazioni, se in Borsa la BPVi ci arriverà visto
il "malessere" di Unicredit...). Quel 62,45% (che se fosse, tra l'altro, della BPVi le avrebbe portato un flop da oltre 3,5 miliardi di euro agli ultimi, fasulli valori delle azioni), come il collega ipotizzava in terza istanza, sono "raggruppate per una questione di semplicità nella stesura degli elenchi dei soci".
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