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Fiamm Energy Technology, il primo Cda dopo l'acquisizione giapponese

Di Rassegna Stampa Mercoledi 15 Febbraio 2017 alle 08:08 | 0 commenti

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L’era giapponese alla Fiamm di Montecchio è ufficialmente iniziata. Ieri l’assemblea degli azionisti della newco Fiamm Energy Technology, nata dalla joint-venture siglata nel novembre scorso tra la storica industria vicentina delle batterie e il colosso del Sol Levante (che con il 51% ha il controllo della neonata compagnia), ha provveduto a nominare il consiglio d’amministrazione della società. Cinque componenti sono di nomina Hitachi: Misao Nakagawa, Yasuhiko Nakayama, Toshiaki Nishi, Hiroshi Yoshida e Lorena Dellagiovanna (country manager di Hitachi Italia); i rimanenti quattro consiglieri sono espressione della proprietà italiana: Giuseppe Zanetti, Stefano Dolcetta, Alessandro Dolcetta e Marcello Segato.

I vertici della nuova società sono, per ragioni evidenti, giapponesi: presidente è stato nominato Misao Nakagawa (vicepresidente ed executive officer Hitachi Chemical, società multinazionale che è parte della conglomerata giapponese), mentre Yasuhiko Nakayama ha assunto l’incarico di Ceo. Si è quindi perfezionato nei tempi previsti l’accordo cross-border siglato il 28 novembre 2016, ultimo atto di un lungo processo di valutazione (le trattative sono durate due anni) voluto da Fiamm per individuare un partner industriale con il quale rafforzare gli asset strategici del gruppo - le batterie industriali con tecnologia al piombo, per l’appunto - e il presidio dei mercati d’interesse. L’operazione, in termini finanziari, vale 86 milioni di euro, sommando i 52 pagati da Hitachi Chemical per acquisire la quota di maggioranza e i 34 versati per l’aumento di capitale della nuova Fiamm Energy Technology. La joint-venture con i giapponesi - informa una nota dalla casa madre di Montecchio - rientra nel piano strategico di medio-lungo termine di Hitachi Chemical, che mira a a rafforzare il proprio ruolo nel settore dell’accumulo di energia, attraverso il potenziamento delle capacità produttive. Attraverso Fiamm Energy Technology, infatti, Hitachi può contare sugli stabilimenti produttivi di Veronella e di Avezzano, in Abruzzo, e sulla rete di vendita e distribuzione Fiamm in Europa.Fuori dal perimetro della joint-venture è rimasto invece lo stabilimento di Fiamm in Cina (mille dipendenti, a cui i giapponesi non sono interessati e che pertanto viene chiuso) e l’impianto negli Stati Uniti, dove la società controllata diventa solo commerciale. La produzione realizzata precedentemente in Cina rientra in Italia, nello stabilimento abruzzese.
Di a.z., da Corriere del Veneto


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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