Vianello, il dg di Aim che "redigeva atti" ma non conosceva "quanto avveniva in azienda"
Sabato 30 Giugno 2012 alle 10:54 | 0 commenti
Ieri era programmata l'udienza con al centro l'interrogatorio da parte delle difese di Rossi, Giglioli e Valle, gli imputati eccellenti del processo "Aim-Marghera", di un testimone chiave come il direttore generale Dario Vianello, da decenni in azienda e al quale la nuova amministrazione ha rinnovato e incrementato la sua fiducia. Siamo stati gli unici da tempo a cercare di riferire puntualmente sul processo e sui retroscena di quella vicenda e di quelle collegate.
Ci siamo, perciò, guadagnati sul campo da parte dell'azienda pubblica, che paga i suoi avvocati con i soldi dei cittadini tra cui l'editore e il direttore di VicenzaPiù e VicenzaPiu.com nonchè la loro "firma" Marco Milioni, prima una serie di minacce e di avvertimenti (scrivete nella funzione Ricerca contenuti Aim, Paolo Colla, Dario Vianello e sinonimi e ne trovate di conferme ...) per non farci riportare "né opinioni né interviste" e poi una pirotecnica richiesta di danni subiti, per non si sa quali addebiti reali se non quello di aver commesso il "reato di (sgradita) scrittura", da parte dell'attuale amministratore unico pro tempore Paolo Colla, del suo dg Dario Vianello e di Silvio Scacco, portavoce di Aim, eccetera.
Se di Colla abbiamo, a conferma di quanto da noi scritto, la sua lunga intervista concordemente registrata, e se di Silvio Scacco basterebbe avere, finalmente, i documenti sul suo contratto di lavoro, negati non solo a noi, ma anche ai consiglieri comunali che li avevano chiesti, di Dario Vianello abbiamo ora la, prima, testimonianza.
Abbiamo atteso, volutamente, di scrivere della sua lunga deposizione di ieri, perché, impauriti come siamo da... Aim e dalle sue, trasparenti, intimidazioni, abbiamo preferito attendere di leggere quello che i colleghi de Il Giornale di Vicenza avrebbero scritto. E oggi, finalmente, il quotidiano della nuova Confindustria di Vicenza, ha dato, adeguato, spazio, dopo un crescendo dal nulla o quasi sulla prima udienza a qualche riga sulle successive e fino a qualche colonna sull'ultima, ai suoi cronisti.
Diego Neri ha firmato l'interessante articolo col titolo parlante "Processo Aim: «Seimila tonnellate di rifiuti»", una penna senza nome (per non offendere nessuno dei lettori eccellenti?) ha compilato il riquadro* dedicato a Dario Vianello, l'uomo costanemente di fiducia di Contrà Pedemuro San Biagio. Se le rivelazioni del comandante del Noe di Venezia sui rifiuti tossici che Aim scaricava a Margera (dov'era Vianello con le sue responsabilità dirigenziali allora?) sono state la conferma della sentenza non certo recente (fatti rilevati nel 2004) e riportata dai nostri "poveri" media, il box su Vianello cosa ci dice? C'è stato il passo indietro di Vianello: passava le carte ma non sapeva, ora difende Giglioli (la sua perizia ha fatto risparmiare 400.000 euro. Ma la perizia non era stata abiurata da Aim?), ha saputo da poco della sentenza di Venezia (da VicenzaPiù?), è stato chiamato in causa per manleva nel processo civile per danni a carico di Bruno Carta & c.... Oltre a contraddirsi per risposte, dice il Gdv, su "aspetti parsi secondari" ... Non sappiamo di certo se il passo indietro (o avanti verso la verità ) di Dario Vianello è stato reclamato da Gianni Giglioli, che da tempo non nasconde di suoi abboccamenti con i vertici politici cittadini (anche, di fatto, su queste colonne: "se dico il falso, Variati, querelami, altrimenti difendimi!).
Quello che da ieri sappiamo con maggiore certezza è che è difficile trovare nelle deposizioni, giurate, di ieri qualcosa di diverso e di ... Più rispetto a quello che abbiamo scritto da tempo noi e per cui Colla, Vianello e il signor Scacco vorrebbero far finanziare da noi le smunte casse sociali.
*«Giglioli riuscì a far calare il prezzo a 1 euro»
Il Giornale di Vicenza sabato 30 giugno 2012 CRONACA, pagina 18, senza firma
«Durante le trattative per l´acquisto delle quote da parte di Aim, la controparte voleva 400 mila euro. Fu chiesta al commercialista Gianni Giglioli una valutazione; io gli consegnai parte della documentazione. Giglioli fornì una perizia scritta, in cui indicava in un euro il prezzo congruo. Ed esiste una recente perizia, su tutto il complesso, fatta da un professionista veneziano che arriva a risultati molto simili a quelli di Giglioli nella sua interezza».
È durata parecchie ore, ieri mattina, la testimonianza di Dario Vianello, direttore generale di Aim, chiamato a rispondere di quanto sapeva soprattutto sulla questione relativa all´ingresso di Aim nella gestione della piattaforma di Marghera. Vianello ha sottolineato che era a conoscenza delle varie trattative, anche perchè redigeva molti atti, ma di essere stato estraneo alle scelte "politiche" e strategiche relative allo sviluppo dell´azienda.
Le difese hanno cercato a più riprese di mettere in difficoltà il testimone, che è caduto in qualche contraddizione relativamente ad aspetti parsi secondari.
Vianello, su richiesta delle difese degli imputati, ha spiegato che sono ancora in corso alcune cause civili: dopo quella promossa da Aim (sotto la gestione Fazioli) agli ex amministratori, questi ultimi lo hanno chiamato in causa «per una presunta corresponsabilità nelle scelte in relazione all´acquisto delle quote Ecoveneta e poi della piattaforma di Marghera». «Ma io non conoscevo i contenuti del contratto di ramo d´azienda con Servizi costieri», ha spiegato Vianello. Che, oltre a ricordare anche un arbitrato e una causa civile promossi da Aim Bonifiche, è stato chiamato a ripercorrere la cronistoria di quegli acquisti, ed ha riferito della ferma volontà del consulente di Aim Giglioli di abbassare il prezzo per le quote preteso da Ecoveneta. Sul fronte dei fanghi del depuratore di Sant´Agostino stoccati a Venezia, Vianello ha detto di averlo «saputo di recente per una sentenza. Non conoscevo tutto quanto avveniva in azienda».
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