Un governo di ricchi per i ricchi
Domenica 4 Dicembre 2011 alle 18:43 | 0 commenti
Riceviamo da Giorgio Langella, segretario provinciale PdCI FdS, e pubblichiamo
Il governo Monti ha presentato ai partiti e alle parti sociali l'ormai famigerata manovra per contrastare le crisi. È una manovra piena di provvedimenti che colpiscono unicamente chi ha sempre pagato. Lorsignori ci stanno dicendo che noi lavoratori e pensionati pagheremo tutto e lo pagheremo caro. Ci annunciano che ci sarà l'aumento anticipato dell'età pensionabile, il passaggio immediato dal retributivo al contributivo, la necessità di avere almeno 42 anni di contributi versati per le pensioni di anzianità , l'aumento dell'addizionale regionale Irpef all'1,23%.
Ci annunciano che si tasserà anche la prima casa, che l'IVA aumenterà del 2%, che ci sarà un taglio alla rivalutazione per tutte le pensioni che sono superiori a 486 euro mensili, che si toglieranno soldi agli enti locali, che saranno aumentati i tagli al servizio sanitario, che si aumenteranno alcune aliquote IRPEF. E insiste, in tema di lavoro, annunciando la possibilità di licenziare con maggiore facilità .
Alla faccia dell'equità . Si colpisce con accanimento chi ha sempre pagato e che continua a pagare. Neanche un accenno a una patrimoniale seria che faccia pagare chi ha accumulato in maniera legale (ma spesso anche illegale) ricchezze enormi.
Queste sono scelte di classe. La classe dei più ricchi. I lavoratori e i pensionati devono pagare tutto. I capitalisti niente (o quasi). Lorsignori non sono toccati. La presidente di confindustria Emma Marcegaglia ci dice che è una manovra dura ma necessaria. Non contesta, anzi va bene così. Ci mancherebbe. A lorsignori non viene chiesto nulla, anzi ottengono anche qualche beneficio. Mantengono i loro privilegi.
Il governo Monti si dimostra per quello che è, un governo che fa gli interessi dei più ricchi. Inaccettabile.
Noi comunisti italiani proponiamo:
• Una patrimoniale da almeno 10 miliardi: chi più ha, più deve contribuire
• Il taglio di 30 miliardi ai finanziamenti a fondo perduto alle aziende perché non si possono regalare soldi alle imprese senza legarli allo sviluppo
• Il rientro dai depositi italiani in Svizzera di almeno 10 miliardi come tassazione: lo hanno già fatto Gran Bretagna e Germania
• Un recupero dell'evasione fiscale per 40 miliardi: il vero dramma italiano sono gli oltre 200 miliardi di evasione
• Il taglio delle spese militari per 10 miliardi evitando di acquistare armi di distruzione
Metà di questi soldi possono essere destinati al risanamento dei conti e l'altra metà per creare sviluppo e crescita economica investendo:
• 20 miliardi in istruzione e ricerca scientifica
• 20 miliardi per un piano di sviluppo del Sud
• 10 miliardi a sostegno di giovani, precari e disoccupati
Bisogna unire immediatamente tutte le forze democratiche e responsabili che sono contrarie a quanto proposto dal governo e organizzare subito la protesta contro una manovra che non è né equa né solidale. Quella del governo Monti è una manovra fatta da ricchi per i ricchi. Una manovra sbagliata, perché i soldi devono essere trovati dove sono e non dove è più facile trovarli.
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