Tremonti non avrebbe saputo della norma "salva Fininvest" nella manovra finanziaria
Martedi 5 Luglio 2011 alle 18:42 | 0 commenti
Giorgio Langella, PdCI, FdSÂ -Â Grandi statisti e grandi elettori
Dalle ultime notizie sul governo e la manovra finanziaria si scopre uno scenario desolante. Il ministro Tremonti rinvia una conferenza stampa. Perché? Da quello che trapela, sembra che Tremonti non fosse a conoscenza della norma "salva-Fininvest". Un comma nascosto nella manovra secondo il quale le multe oltre i 10 milioni di euro per le sentenze di primo grado, e di oltre 20 milioni di euro per le sentenze in appello, vengono sospese fino al giudizio della cassazione.
Per farla breve la maximulta che Fininvest dovrebbe pagare per il "lodo Mondadori" verrebbe congelata. Una norma palesemente fatta per compiacere Berlusconi e i suoi affari. La notizia inquietante, però, non è tanto quella per cui il governo Berlusconi-Bossi emana decreti e leggi a favore del capo. Di queste cose siamo abituati. Quello che si evidenzia è il passaggio al sotterfugio. Si tenta di far passare qualcosa ad insaputa dei ministri. Questi se ne accorgono in ritardo. Qualcuno (Frattini) dice "Nel consiglio dei ministri non ne abbiamo discusso approfonditamente". Ghedini afferma "non ne so nulla". Sacconi, invece, difende la norma. Una cosa indegna. Un pressappochismo indecente. E questi sarebbero "grandi statisti"? Quelli che ci dovrebbero far uscire dalla crisi? Personaggi che non sanno neppure quello che stanno presentando al paese. L'unica cosa che sanno fare è far pagare la crisi ai soliti. Ai pensionati, ai lavoratori, a chi ha sempre pagato le tasse ... e fare in maniera che Berlusconi non paghi mai.
In questi giorni la confindustria di Vicenza ha "dichiarato guerra" ai politici. Senza distinzione di schieramento. Basta che Zuccato dica che i politici devono pagare e che sono dei dilettanti per suscitare applausi a scena aperta. È indice di un malessere diffuso tra tutti i cittadini, anche tra chi, come lorsignori, questo governo l'ha voluto e votato (e se non hanno votato per Berlusconi avranno, probabilmente, votato per il "loro collega" Calearo passato da una parte all'altra). Un malessere pericoloso, alimentato dallo squallore di chi governa il paese e dalla facile propaganda. Perché, se è giusto protestare contro un governo che non fa niente di serio e contro un'opposizione facile ad assopirsi, altrettanto giusto e onesto sarebbe distinguere tra chi è responsabile della situazione e chi l'ha sempre avversata. Un po' di onestà intellettuale non guasterebbe.
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