Tav/Tac, Delrio parla di decisioni prese, ma Variati: ci sono alternative, la città dovrà esprimersi
Giovedi 19 Maggio 2016 alle 08:00 | 0 commenti
L’alta velocità ferroviaria resta al centro del dibattito politico. Nasce un giallo sulle dichiarazioni del ministro dei trasporti Graziano Delrio, in visita a Vicenza lunedì scorso, e proseguono gli incontri in commissione territorio sulle tre opzioni presentate da Rfi al Comune. A Delrio, nei giorni scorsi, è stata attribuita una dichiarazione in cui avrebbe parlato di decisione già presa sul mantenimento della stazione ferroviaria in viale Roma.
Posizione che, però, cozza con il fatto che il consiglio comunale deve ancora esprimersi sulle tre ipotesi in gioco: stazione in Fiera e a Borgo Berga, stazione unica in viale Roma o variate con fermata secondaria in Fiera. «Per me vale quanto abbiamo sempre detto come amministrazione comunale e che il ministro ha confermato durante la sua visita a Vicenza – precisa il sindaco Achille Variati -, ovvero che ci sono varie alternative in ballo su cui la città sarà chiamata a breve ad esprimersi prima del voto del consiglio comunale, che deciderà la soluzione migliore. Le due soluzioni (tre, se si considera la variante) sono ancora vive». Mentre il Comune ha chiesto un chiarimento al ministero, il consigliere di Ncd Lucio Zoppello ha presentato una domanda d’attualità in cui chiede all’amministrazione se «ha ancora senso impegnare energie e risorse pubbliche per una consultazione che, di fatto, appare quantomeno inutile stante le decisioni già prese» e «quali iniziative intenda mettere in atto per tutelare il ruolo del consiglio comunale».
Ieri, intanto, la commissione ha ascoltato l’ingegner Luigi Torriani di Polinomia srl – che ha analizzato i risvolti del traffico in uno studio pubblicato sul sito del Comune – e l’assessore a Mobilità e urbanistica Antonio Dalla Pozza. Il primo ha fornito numeri inediti: con il mantenimento della stazione di viale Roma si realizzerebbero 9,8 chilometri di nuove corsie preferenziali (per il filobus Fiera-Ca’ Balbi) e 6,5 di nuove strade, così divisi: nella zona ovest 7 chilometri di preferenziali e 4,5 di strade (il bypass Arsenale- San Lazzaro e il viadotto viale Maganza-viale Milano), mentre ad est 2,8 di preferenziali e uno di nuove strade (il prolungamento di via Martiri delle Foibe fino a viale Serenissima). Non è stata fornita invece una stima – richiesta dalla consigliera Valentina Dovigo (Sel e lista civica) – sulla ripartizione modale, cioè se e quanto il nuovo assetto diminuirà l’uso dell’auto verso la stazione.
Molto dibattuta poi la questione del percorso protetto del filobus in viale San Lazzaro, che potrebbe essere realizzato al centro o ai lati della carreggiata. In quest’ultimo caso – su cui ha chiesto lumi Alessandra Marobin (Pd) – verrebbero chiusi gli accessi alle laterali vie Monteverdi, Boito, Leoncavallo e Puccini.
Infine – su richiesta di Daniele Ferrarin (M5S) – il presidente della commissione Eugenio Capitanio convocherà in audizione la Camera di commercio di Vicenza e la Regione Veneto, co-firmatari con il Comune del protocollo d’intesa sull’alta velocità .di Elfrida Ragazzo e Giulio Todescan, da Il Corriere del Veneto
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