Il passaggio dell'Alta Velocità da «rivedere completamente» come si legge nero su bianco, il Consiglio degli stranieri da abolire, la volontà di modificare il progetto del Parco della Pace per far posto ad un centro emergenze della Protezione civile e (forse) una pista d'atterraggio. Sono alcuni degli obiettivi della nuova giunta comunale di Vicenza (a guida Francesco Rucco, ndr), alcuni indicati nelle linee programmatiche del mandato da qui ai prossimi cinque anni. Iniziative che i consiglieri di opposizione, tutti della coalizione di centrosinistra, intendono discutere in assemblea assieme ai cittadini prima della seduta del consiglio comunale di martedì 24 luglio.
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"Il consiglio comunale alla Roi «Bilancio, poi via tutto il cda». «Servono figure nuove, di acclarata competenza e specchiata moralità » Bulgarini ammette: c'era un sistema di potere che non si poteva discutere": così titolava Il Corriere del Veneto l'11 maggio 2016 il resoconto di Elfrida Ragazzo di un coraggioso '"outing" di denuncia del sistema di potere (intorno alla BPVi di Gianni Zonin, suo ex presidente, Giuseppe Zigliotto, membro del suo Cda e allora presidente di Confindustria Vicenza, e i loro fans, ndr) che Jacopo Bulgarini d'Elci aveva messo in scena la sera prima nella seduta di Consiglio Comunale dedicata al caso della Fondazione Roi: «A Vicenza c'era un oggettivo sistema di potere che non si poteva mettere in discussione: neanche io l'ho fatto, non ne ho avuto la forza».
L’alta velocità ferroviaria resta al centro del dibattito politico. Nasce un giallo sulle dichiarazioni del ministro dei trasporti Graziano Delrio, in visita a Vicenza lunedì scorso, e proseguono gli incontri in commissione territorio sulle tre opzioni presentate da Rfi al Comune. A Delrio, nei giorni scorsi, è stata attribuita una dichiarazione in cui avrebbe parlato di decisione già presa sul mantenimento della stazione ferroviaria in viale Roma.
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 «A Vicenza c’era un oggettivo sistema di potere che non si poteva mettere in discussione: neanche io l’ho fatto, non ne ho avuto la forza». Un’ammissione, quella del vicesindaco Jacopo Bulgarini d’Elci, arrivata ieri nel bel mezzo del consiglio comunale incentrato sulla questione della Fondazione Roi, la sua perdita finanziaria dovuta alla crisi della Banca Popolare di Vicenza e la necessità (chiesta da tutte le parti politiche) di rinnovare i vertici. Con un ordine del giorno proposto da Sandro Pupillo (capogruppo lista Variati) e votato all’unanimità dai 26 consiglieri presenti, il consiglio «auspica che l’attuale consiglio di amministrazione della Fondazione Roi approvi quanto prima il bilancio e contestualmente si dimetta. Inoltre, chiede «all’amministrazione di intraprendere tutte le azioni necessarie per fare in modo che vi sia un netto taglio con il passato».
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«Il settore dell'auto è il bancomat dello Stato, della Regione e della Provincia». Non usa mezzi termini il presidente provinciale dei concessionari d'auto di Confcommercio Vicenza, Bruno Oliviero, commentando l'aumento delle Rc auto deciso in questi giorni da Palazzo Nievo. L'ente provinciale, infatti, da qualche anno può per legge alzare la sua parte di aliquota dell'assicurazione dal 12,5 al 16 per cento.
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Da Il Corriere del Veneto, di Elfrida Ragazzo Jennipher sorride. Reazione alla mano di un trentenne che solleva una patatina dal suo ombelico. Un po' di solletico, uno dei problemi dell'essere una «ragazza vassoio». Ruggero Piazzon, uno dei titolari del «Diverso strip bar» di Vicenza, la chiama così.
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