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SOS Vicenza Amici della Legalità - Finalmente, avrà pensato qualcuno, le tre belle addormentate del bosco si sono destate dal lungo torpore in cui erano inspiegabilmente e, secondo noi, opportunisticamente cadute. Giovanna Dalla Pozza Peruffo, presidente di Italia Nostra, Romana Caoduro (Civiltà del Verde) e Luisa Manfredini (Amici dei Parchi) hanno presentato l´iniziativa "Alberi: pilastri della terra, pilastri delle città?" patrocinata dal Comune. Che siano state svegliate dal bacio ammaliatore del prode Achille?

Chi meglio delle presidentissime di Italia Nostra, di Civiltà del Verde e degli Amici dei Parchi può aiutarlo nella ciclopica azione di recupero di credibilità ecologica? Immaginiamo la felicità di queste signore che hanno trovato la scusa buona per abbandonare le loro, supponiamo noiose, attività di nonne. Come mai mancava l'altra presidentissima? La Valentina Dovigo di Legambiete? Forse perché è troppo giovane? Oppure sta organizzando qualche altra iniziativa pro-Variati paladino degli alberi?
Passano pochi giorni e troviamo il Variati, con tanto di codazzo di giornalisti al seguito, a piantare tre scopini (lui dice tre cedri) in Via Ragazzi 99. Una presa in giro e una cattiveria gratuita, secondo noi, visto che, proprio li vicino, ha fatto abbattere il maestoso cedro della signora Ceroni. E chi era l'accompagnatore di Variati? L'assessore al verde (?) Antonio Marco Dalla Pozza, altro personaggio contagiato, a quanto pare, dalla libido rotatoria di ciceriana memoria con condanne a morte di alberi monumentali. Il nipote della difensora del verde (!) la già menzionata prof. Giovanna Peruffo Dalla Pozza e cugino della di lei figlia, la dott. Anna Peruffo, responsabile del settore verde di AIM Valore Città (ex AMCPS), per intenderci quella che, a quanto ci risulta, stabilisce quali alberi sono da abbattere.
L'ultima azione sospetta è andata in scena domenica 4 novembre. "Guerrilla gardening" ha comprato a proprie spese alberi e arbusti poi piantati in un'aiuola della città. Noi, non credendo questi signori tanto ingenui da pensare di indispettire in tal modo Variati, temiamo che dietro tale azione ci sia la regia di persone molto molto vicine al sindaco. Certo fa pensare che il referente di tale gruppo, a quanto si legge in rete, era o è iscritto ai grillini di Vicenza, ma riteniamo che i partecipanti con la casacca del Movimento 5 stelle, avendo appreso dell'iniziativa in internet, abbiamo pensato bene di sfruttare l'occasione solo per avere visibilità.
Questi tre eventi, secondo noi, sono strettamente collegati.
Qui gatta ci cova.
Il sindaco pro tempore di Vicenza che, insieme alla sua ciurma, ha ghigliottinato quasi tutti gli alberi secolare della città e non solo quelli, ha bisogno estremo di recuperare con urgenza un'immagine e una verginità ecologista. Durante il suo mandato ha autorizzato la più imponente cementificazione della città dal dopoguerra. Gli ultimi atti, il piano degli interventi e gli accordi con i privati, ne sono, purtroppo per la nostra amata Vicenza, la prova. Il suo predecessore, quell'Enrico Hullweck sopranominato il muratore d'allora minoranza ora maggioranza, al suo confronto sarà ricordato come un sindaco super ecologista. Le elezioni si avvicinano e, dopo aver soddisfatto gli appetiti dei costruttori, è urgente recuperare i voti degli amanti del verde e in particolare degli alberi. Bastano poche azioni ad effetto avrà pensato, la stampa amica poi sarà il megafono delle nostre iniziative e i vicentini dimenticheranno in fretta gli scempi compiuti da questa amministrazione.
Detto fatto.