Senato, conto alla rovescia per manovra. Parti sociali ascoltate da Commissione bilancio
Giovedi 25 Agosto 2011 alle 22:47 | 0 commenti
Rassegna.it - La Cgil in Senato ribadisce le critiche al decreto: "Fa poco sul terreno dell'evasione e dell'equità ". Confindustria chiede di fare in fretta e di intervenire sulle pensioni. Regioni e Comuni sul piede di guerra
Ultimi giorni di trattative sulla manovra correttiva dei conti pubblici prima che l'ultima fase dei lavori in Senato abbia inizio. La scadenza per la presentazione degli emendamenti al decreto del governo è lunedì 29. Lo stesso giorno si terrà un incontro tra il premier Silvio Berlusconi e Umberto Bossi, con l'obiettivo di trovare la quadra tra le proposte del Pdl e quelle della Lega.
Ne ha dato notizia il ministro dei Trasporti Altero Matteoli dal Meeting di Rimini, assicurando che "anche questa volta si troverà un'intesa".
Stando al "borsino" delle misure, sembra quasi certo che il contributo di solidarietà verrà modificato: la tassa aggiuntiva del 5% potrebbe partire dai redditi oltre i 150mila (o 200mila) euro, e non più dai 90mila in su come previsto dal decreto. Confermati gli scarsi margini di intervento sulla previdenza, così come la Robin Hood Tax sulle aziende del settore energetico.
Oggi (25 agosto) i senatori della Commissione bilancio hanno ascoltato le parti sociali. Al termine delle audizioni i senatori si sono dati appuntamento a martedì 30 agosto per la ripresa dei lavori.
Susanna Camusso è tornata a criticare la manovra a due giorni dalla proclamazione dello sciopero generale Cgil. "E' una manovra che fa poco sul terreno dell'evasione e dell'equità - ha detto il segretario generale della Cgil nel corso dell'audizione al Senato -. Per questo è possibile pensarne un'altra, con gli stessi saldi previsti dal governo, ma che cominci a cercare risorse da chi ne ha per guardare all'occupazione, sopratutto quella giovanile". "Pensiamo sia possibile una manovra che non colpisca i redditi che già pagano le tasse - ha aggiunto Camusso -, dai dipendenti ai pensionati a tutta la categoria di onesti. Questo vuol dire immaginare, insieme ad una stretta, anche una significativa legislazione sull'evasione fiscale accompagnata dall'ipotesi di una tassazione dei grandi patrimoni mobiliari e immobiliari". Inoltre, a suo avviso, servono "contributi straordinari ma anche ordinari visto il disequilibrio tra chi è tassato alla fonte e chi no". Risorse queste che dovranno servire a "ridurre il taglio dei trasferimenti agli enti locali" che, alla luce di tre manovre correttive "consecutive" mette a rischio ormai il mantenimento del livello dei servizi ai cittadini.
Il segretario generale della Cgil ha poi chiesto di "anticipare tre cose che darebbero un importante segno politico'. Rivolgendosi direttamente ai senatori, Camusso ha detto: 'Invece di portare avanti il dibattito sulle pensioni il Parlamento può decidere di eliminare i vitalizi' che stridono con la realtà 'delle pensioni dei normali cittadini. Poi abolire tutte le società che non servono, e che sono vissute da cittadini come luogo di collocazione dei dirigenti della politica. Quindi di smetterla con le nomine politiche nella sanità ".
La Cgil ribadisce poi la sua richiesta di stralciare l'articolo 8, relativo alla contrattazione aziendale. "La norma va stralciata considerato che le parti sociali avevano chiesto al governo di non intervenire su questa materia che riguarda l'autonomia contrattuali delle parti", ha detto Camusso ribadendo anche la richiesta di stralcio per quelle norme che sopprimono le festività civili.
Confindustria, nel corso delle audizioni, ha sostenuto che la manovra bis "va migliorata" per rafforzarne la credibilità internazionale, perché i rischi per l'Italia sui mercati finanziari sono ancora alti. Secondo il direttore generale di Confindustria, Giampaolo Galli, "lo spread sui titoli italiani rimane ancora elevato, attorno ai 290 punti base. Questo è un segnale che i rischi per il nostro Paese rimangono ancora elevati". "Occorre agire rapidamente - ha detto Galli - per ristabilire la fiducia dei mercati nell'Italia. La manovra va migliorata per renderla più credibile e per rafforzare le misure a sostegno della crescita". Secondo le imprese bisogna intervenire sulla previdenza superando le pensioni di anzianità e anticipando al 2012 l'aumento dell'età pensionabile per le donne nel privato. Misure che, assieme ad un ritocco dell'Iva e alla lotta all'evasione, produrrebbero a regime un risparmio di 15 mld di euro.
Quanto all'articolo 8 del decreto, Galli ha osservato che "è necessaria una riflessione con i sindacati che hanno sottoscritto l'accordo interconfederale del 28 giugno"
Il segretario della Cisl Raffaele Bonanni ha rilanciato l'invito a puntare, con la manovra economica, sul taglio dei 'costi della politica che si annidano ovunque' e sulla riforma 'degli assetti istituzionali', a partire dagli enti locali. Su questo terreno, ha detto, 'la manovra improvvisa alcuni passi, senza un disegno complessivo, senza tempi certi e senza certezze sui risparmi'. 'Continuiamo la nostra battaglia perché la manovra non ci convince', ha aggiunto Bonanni. Secondo la Cisl, però, l'articolo 8 va bene: l'intervento del Governo sulla contrattazione aziendale, inserito nella manovra economica, è 'compatibile' con l'accordo del 28 giugno.
"Servono due cose: una seria riduzione dei costi della politica ed una seria riduzione dell'evasione fiscale. Due provvedimenti che sarebbero in grado di dare senso ed efficacia alla manovra". Cosi' il segretario della Uil Luigi Angeletti.
Le Regioni sono invece pronte a ricorrere alla Corte Costituzionale se il governo non toglierà dalla manovra gli articoli che riguardano le autonomie locali. Lo ha annunciato il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, a nome della Conferenza delle Regioni. La richiesta è che siano "stralciate integralmente le norme contenute negli articoli 14,15 e 16 del provvedimento perché incostituzionali".
Un briciolo di ottimismo in più da parte dell'Anci: al termine di un incontro con il segretario del Pdl, Angelino Alfano, e i capigruppo di Camera e Senato, Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri, il presidente facente funzioni dell'Anci, Osvaldo Napoli, ha espresso soddisfazione e ha annunciato la "disponibilità di Alfano alle modifiche sui piccoli Comuni e sui tagli".
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