Renzi dà il via libera per la Regione ad Alessandra Moretti. Che nicchia
Domenica 5 Ottobre 2014 alle 12:27 | 3 commenti
di Antonio Spadaccino
La telefonata arriva in tarda mattinata: «Guarda che Renzi ha dato il via libera. Sarà Alessandra Moretti la candidata del Veneto che sfiderà Zaia. Le primarie? A questo punto sarebbe controproducente farle, si rischierebbe di indebolire il candidato». Fonte attendibile, parte la rumba. E tra una verifica e l'altra l'indiscrezione prende sempre più corpo.
Manca la conferma della diretta interessata però. Urge un controllo diretto. «Nessun via libera, stiamo scherzando?», replica a stretto giro di posta l'entourage della parlamentare europea.
Notizia da cestinare? Non proprio. Restano dei passaggi che meritano di essere raccontati, proprio per capire meglio cosa sta accadendo ai massimi livelli del Pd in merito alla partita della candidatura a governatore. Ad esempio che il premier Matteo Renzi e Alessandra Moretti si sono visti nei giorni scorsi e hanno parlato del Veneto. L'incontro ha fatto seguito a messaggi e telefonate nel corso dei quali ci sono stati continui aggiornamenti (da parte di Moretti) sulla situazione del Veneto, e altrettanto continue manifestazioni di interesse da parte del premier per la sfida regionale che forse più di tutti lo appassiona: quella veneta. Renzi però non si è sbilanciato, forse perché ancora «scottato» da quanto accaduto in Emilia. Diciamo che sta alla finestra, sa che in Veneto ci sono già altri candidati pronti a correre per le Primarie del 23 novembre (data unica in tutta Italia) e non vuole ancora uscire allo scoperto. Del resto, Simonetta Rubinato, Giorgio Santini, la stessa Laura Puppato e ultimo, ma non meno importante, il segretario regionale Roger De Menech (qualche velleità pare la stia nutrendo anche il sindaco di San Giovanni Lupatoto, e renziano della prima ora, Federico Vantini) sono politici di primo piano, pronti a mettersi in gioco per cambiare la guida amministrativa della Regione e proprio per questo tenuti in grande considerazione dalla segreteria nazionale.
In questo contesto, ovvio che Moretti non abbia alcun interesse a confermare di essere la candidata del Pd. Le verifiche si susseguono. Da Roma assicurano che la questione veneta è prioritaria: sondaggi a parte c'è la consapevolezza che si possa provare a battere il centrodestra. Gli uomini del premier sul territorio monitorano costantemente la situazione, pronti a relazionare e a indicare la strada da battere dal punto di vista strategico in campagna elettorale. L'impressione è che nella maggioranza degli eletti veneti del Pd ci sia il desiderio di scegliere subito il candidato per scendere subito nell'agone elettorale, evitando il passaggio delle Primarie. Da qui le pressioni sulla candidatura di Moretti, ritenuta l'unica in grado di garantire un'accelerazione in tal senso nel momento in cui la sua indicazione dovesse venire direttamente dal premier. «Stiamo perdendo tempo», dicono infatti alcuni consiglieri regionali, vogliosi più che mai di partire lancia in resta contro il nemico di centrodestra. Non resta che attendere che Renzi si esprima.
*Da Il Corriere del Veneto
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