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Categorie: Politica
Referendum quorum zero, Bulgarini: innovazione storica, decide chi partecipa
Mercoledi 29 Aprile 2015 alle 14:32 | 1 commenti
Il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci, affiancato dal consigliere comunale Valter Bettiato Fava presidente della commissione Affari istituzionali, ha presentato a Palazzo Trissino il nuovo regolamento degli istituti di partecipazione dopo l'approvazione della delibera da parte della giunta comunale che ora è attesa al voto in Consiglio Comunale, dove si prevede un acceso dibattito.Â
"Il senso del nuovo regolamento è il quorum zero - ha detto Bulgarini - un lavoro importante della Commisione, come avvenuto per il Consiglio degli stranieri, per completare due lasciti del precedente mandato amministrativo: un'innovazione storica e all'avanguardia in Italia, per la quale nella maggioranza non erano tutti d'accordo, come il consigliere Giacomo Possamai capogruppo del Pd; ma con questo strumento ora sarà fondamentale la partecipazione, deciderà solo chi partecipa, come avviene per le elezioni".
Serviranno 5 mila firme per indire il referendum, meno del 5% della popolazione, da raccogliere in tre mesi di tempo; e per contenere i costi sarà abbinato a una tornata elettorale, tranne quella amministrativa, con un esborso massimo dalle casse comunali di 50 mila euro.
Le tematiche del referendum non potranno riguardare alcuni ambiti, come ad esempio il bilancio, e saranno vagliate da una commissione composta da tre "saggi".
In una singola tornata elettorale potrà essere messo in votazione un numero di referendum senza limiti, tenendo presente che superati tre referendum aumentano i costi per gli scrutatori.Â
Ora la parola va al Consiglio Comunale, per decidere se questo strumento rappresenta un passo in avanti nella partecipazione democratica della città .Â
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Comune di Vicenza - Il primo oggetto che sarà discusso dal consiglio comunale previsto martedì 5 maggio, dalle 16.30, sarà il nuovo Regolamento degli istituti di partecipazione, documento già discusso in commissione consiliare Affari istituzionali lunedì 27 aprile e licenziato dalla giunta nella seduta di ieri, 28 aprile.
"La commissione ha fatto un importante lavoro non solo per la modifica del Regolamento  degli istituti di partecipazione ma anche per l'istituzione del consiglio degli stranieri - ha dichiarato il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci che insieme al consigliere comunale Valter Bettiato Fava, presidente della commissione Affari istituzionali, ha illustrato il regolamento -. In entrambi i casi si è trattato di due lasciti politici progettati nel precedente mandato amministrativo del sindaco Variati, già inseriti nello statuto riformato, ma privi all'epoca di regolamenti attuativi. Vicenza è una delle poche amministrazioni italiane ad avere avuto il coraggio di istituire il quorum zero per il referendum consultivo a cui lo statuto affianca anche il propositivo, abrogativo e abrogativo - propositivo. Il quorum zero sancisce una forte spinta alla partecipazione e spinge quindi i contrari al referendum a votare piuttosto che preferire l'astensione: sono previsti, per questo motivo, i comitati contrari al referendum. Inoltre il regolamento prevede 90 giorni di tempo per la raccolta di 5000 firme, tempo che ritengo utile a coinvolgere quanti credono nelle motivazioni del referendum stesso. Il sistema di indizione del referendum previsto dal regolamento prevede anche un sistema di contenimento dei costi, abbinando il voto alle elezioni regionali o politiche, mentre non è possibile l'abbinamento alle amministrative, opportunità quest'ultima vietata dalla legge nazionale. Questo meccanismo ipotizza una spesa di 50 mila euro per referendum conto i 400 mila previsti per un'indizione autonoma".
Il consigliere comunale Valter Bettiato Fava, presidente della commissione Affari istituzionali, ha descritto le recenti modifiche inquadrandole all'interno del regolamento già approvato: "L'ammissibilità del referendum sarà valutata, entro 30 giorni, da un comitato di esperti, che resterà in carica per l'intero mandato amministrativo, composto da tre membri, il segretario generale e due persone nominate una dalla maggioranza e una dalla minoranza. La raccolta delle 5000 firme dovrà avvenire in 90 giorni esclusi agosto e il periodo natalizio. Il contenimento dei costi è dovuto non solo all'abbinamento alle elezioni regionali, europee o politiche ma anche alla procedura di comunicazione del referendum il cui supporto verrà dato dall'amministrazione comunale. Inoltre il referendum a quorum zero prevede la possibilità che venga costituito un comitato contrario".
"La commissione ha fatto un importante lavoro non solo per la modifica del Regolamento  degli istituti di partecipazione ma anche per l'istituzione del consiglio degli stranieri - ha dichiarato il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci che insieme al consigliere comunale Valter Bettiato Fava, presidente della commissione Affari istituzionali, ha illustrato il regolamento -. In entrambi i casi si è trattato di due lasciti politici progettati nel precedente mandato amministrativo del sindaco Variati, già inseriti nello statuto riformato, ma privi all'epoca di regolamenti attuativi. Vicenza è una delle poche amministrazioni italiane ad avere avuto il coraggio di istituire il quorum zero per il referendum consultivo a cui lo statuto affianca anche il propositivo, abrogativo e abrogativo - propositivo. Il quorum zero sancisce una forte spinta alla partecipazione e spinge quindi i contrari al referendum a votare piuttosto che preferire l'astensione: sono previsti, per questo motivo, i comitati contrari al referendum. Inoltre il regolamento prevede 90 giorni di tempo per la raccolta di 5000 firme, tempo che ritengo utile a coinvolgere quanti credono nelle motivazioni del referendum stesso. Il sistema di indizione del referendum previsto dal regolamento prevede anche un sistema di contenimento dei costi, abbinando il voto alle elezioni regionali o politiche, mentre non è possibile l'abbinamento alle amministrative, opportunità quest'ultima vietata dalla legge nazionale. Questo meccanismo ipotizza una spesa di 50 mila euro per referendum conto i 400 mila previsti per un'indizione autonoma".
Il consigliere comunale Valter Bettiato Fava, presidente della commissione Affari istituzionali, ha descritto le recenti modifiche inquadrandole all'interno del regolamento già approvato: "L'ammissibilità del referendum sarà valutata, entro 30 giorni, da un comitato di esperti, che resterà in carica per l'intero mandato amministrativo, composto da tre membri, il segretario generale e due persone nominate una dalla maggioranza e una dalla minoranza. La raccolta delle 5000 firme dovrà avvenire in 90 giorni esclusi agosto e il periodo natalizio. Il contenimento dei costi è dovuto non solo all'abbinamento alle elezioni regionali, europee o politiche ma anche alla procedura di comunicazione del referendum il cui supporto verrà dato dall'amministrazione comunale. Inoltre il referendum a quorum zero prevede la possibilità che venga costituito un comitato contrario".
Commenti
kairos
Inviato Giovedi 30 Aprile 2015 alle 08:34
ZERO IN DEMOCRAZIA A BUILGARINI E KOPMPAGNI
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