Referendum, Alessandra Moretti: “pochi consiglieri regionali hanno fatto campagna per il Sì”. E messaggia sul “voto di pancia” con il direttore Giovanni Coviello
Venerdi 2 Dicembre 2016 alle 22:22 | 2 commenti
“Ci sono pochi consiglieri regionali e presidenti di regioni che fanno campagna per il sìâ€. Alessandra Moretti, consigliere regionale e capogruppo del Partito Democratico in Veneto, è stata ospite a Radio1 Rai alla trasmissione “Un Giorno da Pecora†condotta da Geppi Cucciari e Giorgio Lauro. Nella lunga intervista (ascolta qui l'originale) la politica vicentina ha affrontato anche il tema dei costi nei Consigli regionali, con gli stipendi più alti d'Europa: con la riforma ci sarà il taglio degli emolumenti e dei rimborsi, anche se rimangono i vitalizi per gli ex consiglieri prima del 2015 (qui i 24 vicentini che ancora lo percepiscono).
La Moretti, che si è impegnata assiduamente sui media e per incontri sul territorio a sostegno del Sì al referendum, fa notare che se passa la riforma “io vedrò dimezzato il mio stipendio da consigliere regionale da 8 mila euro netti al mese a 4milaâ€.
Sarà per questo che i consiglieri regionali o voteranno No oppure non si sono “spesi†per sostenere il Sì nella battaglia elettorale?
La capogruppo Pd poi ha parlato anche del presidente Luca Zaia dandogli “voto 6 in pagella, una sufficienza per il suo operato finora. Ma per Natale gli regalerei un gel per capelli, ora mette una brillantina orribileâ€.
Oltre al gel in queste ore Moretti avrà consigliato anche all'ex sfidante Zaia di “non votare con la pancia†domenica 4 dicembre, come scritto in una frase di un lungo messaggio su whats app (che pubblichiamo interamente a seguire) inviato come esortazione a votare sì e arrivato anche al direttore di VicenzaPiù:
"Dopo decenni di discussioni - scrive Alessandra Moretti -finalmente la Riforma della Costituzione può diventare realtà . Serve un sì per approvarla. O un no, se preferisci che tutto resti così com’è. Con il sì possiamo finalmente superare il bicameralismo paritario, possiamo aprire nuovi spazi di partecipazione, riordinare le competenze tra Stato e Regioni ed evitare i conflitti che bloccano lo sviluppo. Con il sì il nostro sistema istituzionale diventa più efficiente, più snello, più aperto alla partecipazione delle persone. Ed anche più attento all’uguaglianza.
Innanzitutto perché riportare allo stato le scelte su politiche sociali, del lavoro e dell’energia garantisce uguaglianza nei servizi per tutte e tutti, a prescindere dalla Regione in cui si vive. E poi perché con la modifica dell’art 55 si inserisce in Costituzione l’equilibrio di genere nella rappresentanza istituzionale.
Ti chiedo di riflettere bene prima di votare, di informarti su cosa effettivamente cambia, leggere il quesito, poche righe che possono aiutare l’Italia a cambiare, ad essere più moderna e diventare un Paese migliore per tutte e tutti, soprattutto per donne e giovani.
Domenica non votare con la pancia.
Vota con la testa e con il cuore.
Vota per modificare la seconda parte della Costituzione. Vota per dire sì al cambiamento che serve al Paese.
Vota per dare un futuro migliore all’Italia.
Un abbraccio".
Se Giovanni Coviello ha sardonicamente risposto: “Io invece voto sì con la pancia solo perché c'è di peggio, ma spero non mi vengano le colicheâ€, non gli è stata da meno la capogruppo in Regione del Pd che al direttore ha inviato tre emoticon con la risata sganasciante...
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