Quotidiano |

Possibile rinvio processo Marlane Marzotto: sit in domani al Tribunale di Paola alle 9

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 18 Aprile 2011 alle 16:19 | 0 commenti

ArticleImage

Slai Cobas e altri movimenti  -  La nostra rabbia e indignazione davanti al tribunale di Paola contro ogni rinvio. Sit - in il 19 aprile davanti il Tribunale di Paola, ore 9. Il gioco del rinvio non ci ferma ed aumenta la nostra rabbi: martedì tutti davanti al tribunale per esprimere la nostra indignazione

Si aprirà martedì 19 aprile il processo ai tredici dirigenti della Marzotto-Marlane di Praia a mare accusati di omicidio colposo plurimo, aggravato dalla omissione delle cautele sul lavoro, lesioni colpose gravissime, omissione dolosa delle cautele antinfortunistiche, disastro ambientale doloso.

La Marlane di Praia a Mare (CS). fabbrica tessile del gruppo Marzotto, dal 1973 al 2001 ha causato la morte di oltre 100 operai morti per tumore e altri 60 ammalati ancora oggi, il territorio e il mare di Praia sono serviti da discarica per i rifiuti tossici delle lavorazioni. Tuffo questo è avvenuto con le complicità delle amministrazioni locali e dei partiti (di centro destra e centro sinistra), delle autorità sanitarie, dì Cgil-Cìsl-Uil dei mezzi di "informazione": che per anni hanno negato, minimizzato, insabbiato, ma anche criminalizzato chi lottava contro il lavoro portatore di morte, contro la fabbrica dei veleni. La strage di Praia a Mare non è avvenuta "per caso", per mancata conoscenza" dei prodotti usati nel ciclo lavorativo. La strage di Praia è avvenuta per scelta, la scelta del profitto. Quella scelta che vede nelle misure di sicurezza, nella salvaguardia della salute e delle vite di chi lavora, solamente un elemento aggiuntivo del "costo del lavoro", un onere da evitare con cura per non diminuire i profitti, per "garantire" l'occupazione, La strage dì Praia a Mare è un copione che abbiamo visto molte altre volte, in Italia e nel resto del mondo. Nella sola Italia, nei primi due mesi del 2011 i morti sul lavoro sono stati 76 e gli infortuni gravi più di 100. Alla strage di operai si aggiunge anche il disastro ambientale. Per anni davanti lo stabilimento ed in prossimità del mare sono stati seppelliti tonnellate di rifiuti tossici, così come attraverso il depuratore sono stati riversati in mare liquami contaminati dai veleni della stessa fabbrica. Un processo quindi molto importante, che chiediamo a tutti di seguire, perché un eventuale condanna o un eventuale assoluzione rappresenterà uno spartiacque importante per chi lotta da anni, come noi, per l'ambiente, per la sicurezza nei luoghi di lavoro, per la bonifica dei luoghi inquinati. Chiediamo che il processo si faccia e che non si cominci il gioco dei rinvii e delle pastoie burocratiche che già hanno portato nella nostra Calabria al discredito delle istituzioni giudiziarie. Ricordiamo il processo archiviato sulle ferriti di zinco nel cassanese, ricordiamo le inchieste archiviate sulle navi dei veleni, ricordiamo il mancato avvio del processo sugli avvelenamenti dovuti alla Pertusola di Crotone. Le condanne al processo della Thissen ci confortano tantissimo e ci danno coraggio a continuare nelle nostre lotte e nella ricerca della verità su tutte le morti di operai nei luoghi di lavoro.
A TORINO COME A PRAIA A MARE
Per tutto questo MOBILITIAMOCI
PORTANDO SOLIDARIETA' AGLI OPERAI ED AI FAMILIARI DELLE VITTIME
MARTEDI' 19 DALLE ORE 9 SIT IN DAVANTI AL TRIBUNALE DI PAOLA
Si- Cobas coordinamento Calabria / Osservatorio Nazionale Amianto / Rete Difesa Territorio "Franco Nisticò"/ CSOA Rialzo Cosenza / Forum Ambientalista Calabria / Associazione Culturale Skatakatascia U*CS Francavilla / Movimento Ambientalista del Tirreno / ACSSA di Montalto Uffugo


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network