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Pedemontana Veneta, CoVePA: 'ndrangheta a Trissino, interdittiva antimafia a un imprenditore del settore ristorazione

Di Note ufficiali Domenica 17 Dicembre 2017 alle 10:44 | 0 commenti

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Il CoVePA, come scrive nella nota che pubbichiamo, ha visto con lungimiranza la questione delle infiltrazioni mafiose affrontate con il Prof. Enzo Guidotto in un incontro proprio a Trissino il 6 ottobre scorso. Avevamo ragione a lanciare l'allarme sui contesti sociali e politici nel territorio della Pedemontana Veneta, dove le situazioni che emergono ora mettono in luce la permeabilità concreta del tessuto economico, sociale e politico. E' stato un incontro che inconsapevolmente ha anticipato i fatti emersi a Trissino sulla rete. 

Il Giornale di Vicenza (16.12.17p.20) e il Corriere del Veneto (16.12.17p.13), parlano del coinvolgimento con la cosca di Cirò in Calabria di una  una attività di ristorazione nel comune Trissino.

Si tratta di un comune all'inizio del tracciato della Pedemontana Veneta. Ad un esponente della famiglia Aloe è stata ritirata la capacità di operare dopo che dal 2015 aveva avviato una pizzeria (nella foto Via dante Alighieri dove era aperta la pizzeria, ndr), coinvolgendo la compagna appartenente  a una nota famiglia di imprenditori trissinesi. In quel locale, le due testate riportano con dovizia di particolari, la presenza di noti pregiudicati per reati specifici in ambito mafioso, come pure lo era il titolare dell'azienda a cui è stata ritirata la capacità di agire. La Valle dell'Agno è una delle località dove le attività economiche hanno subito con grave impatto le conseguenze della crisi economica, rendendo questo tessuto debole costituzionalmente, per i beni informati si deve guardare con preoccupazione la vicinanza anche ad alcuni ambienti politici locali. 

In quella serata Guidotto ha sottolineato che il concetto di infiltrazione per le mafie, è ormai superato: il contesto e i fatti portano a ritenere che si tratti di colonizzazione e radicamento, poiché siamo di fronte a un  corpo sociale, economico e politico permeabile, in grado di assorbire o richiamare queste tossine. Questa riflessione è stata ripresa di recente anche a Bassano del Grappa con il consigliere regionale Andrea Zanoni insieme al Prof. Guidotto, dove durante un incontro abbiamo affrontato il caso delle insufficienze del patetico caso del protocollo antimafia per la Pedemontana Veneta. E' emerso in quella sede che tale documento seppur approvato dalla giunta regionale il 24 ottobre ultimo scorso, non sia ancora stato sottoscritto dalle prefetture di Treviso e di Vicenza, ne tanto meno dalla SIS, dal buon Corsini e dalla Ass. De Berti. I fatti di Trissino sono allarmanti poiché si svolgono a ridosso del cantiere più grande d'Italia secondo Zaia, perché la SIS ha già lavorato nel 2°maxilotto della Salerno-Reggio Calabria, e perché il concessionario di SPV ha già avuto pessimi rapporti con la mafia nel cantiere di Palermo della metropolitana.

Matilde Cortese, Massimo Follesa, Elvio Gatto portavoce CoVePA


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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