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Parco della memoria, a Parco Fornaci l'inaugurazione di un luogo dove ricordare la tragedia dell'olocausto

Di Comunicati Stampa Venerdi 27 Gennaio 2017 alle 17:12 | 1 commenti

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Oggi, venerdì 27 gennaio alle 11 è stato inaugurato a Parco Fornaci il Parco della memoria (qui servizio sulla presentazione ndr), "dedicato agli uomini e alle donne di Vicenza deportati nei campi di concentramento (1943-1945)" come si legge nella targa collocata in prossimità della zona delimitata da un filare di 8 gelsi, disposti in modo circolare, in segno di raccoglimento. Il Parco della memoria, si legge in un comunicato stampa del comune di Vicenza, è stato chiesto al consiglio comunale attraverso una mozione approvata il 10 maggio 2016, affinché possa essere un luogo per il raccoglimento e la riflessione in "ricordo della tragedia dell'Olocausto e delle vittime della persecuzione nazifascista".

Il coordinamento della associazioni LGBT ha manifestato "l'esigenza di individuare un luogo per l'elaborazione della memoria e di conoscenza storica, capace di superare i confini della dimensione locale e di offrire materiale per una dimensione più ampia, capace di coinvolgere i grandi temi della pace e della guerra, dei diritti umani e della giustizia". Come previsto dalla mozione, il Parco della Memoria viene inaugurato oggi, Giorno della memoria in cui vengono ricordati "la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati" (legge 211 del 2000). Alla cerimonia erano presenti oggi gli assessori alla cura urbana Cristina Balbi, alla comunità e alle famiglie Isabella Sala, Alessandra Marobin, consigliere comunale tra i promotori della mozione per l'istituzione del Parco della memoria, e per Arcigay Mattia Stella e Thomas Tedesco. Erano presenti, inoltre, l'onorevole Daniela Sbrollini, Alessandra Moretti, consigliere regionale, e Giuseppe Pupillo, presidente di Istrevi. "Parco Fornaci è un luogo che ricorda il passato industriale della città: qui, infatti, sorgeva una fabbrica in cui venivano costruiti i mattoni. Tra tutti i parchi cittadini abbiamo ritenuto che questo fosse il più idoneo, per differenti motivi, ad ospitare il Parco della memoria, un luogo di raccoglimento per non dimenticare tutto il dolore provocato dalla persecuzione nazifascista - si è espressa così l'assessore alla cura urbana Cristina Balbi di fronte agli studenti che oggi hanno partecipato all'evento -. Di quella tragedia, sempre più lontana nel tempo, abbiamo ormai perso la possibilità di avere testimonianze dirette da parte di coloro che l'hanno vissuta in prima persona. Sta a noi recuperare quei ricordi per diventare più responsabili e fare in modo che eventi di tal genere non si ripetano. E' importante ricordare che le differenze ci rendono preziosi, unici e che ci arricchiscono e fare in modo che i valori fondanti della nostra esistenza siano la tolleranza e l'inclusione". Ha preso la parola, quindi, Alessandra Marobin, consigliere comunale tra i promotori della mozione per l'istituzione del Parco della memoria, che oltre a sottolineare il valore della memoria per non ripetere certi terribili errori, ha invitato i ragazzi a frequentare Parco Fornaci che è stato voluto fortemente dai residenti nel quartiere. Successivamente sono intervenuti per Arcigay Mattia Stella e Thomas Tedesco; quest'ultimo ha letto un pensiero a nome della comunità ebraica di Padova. Entrambi hanno sottolineato l'importanza per la memoria collettiva di avere luoghi che ci spingono a ricordare. La conclusione è stata affidata all'assessore alla comunità e alla famiglia Isabella Sala: "Oggi siamo qui per sostenere la lotta contro tutte le discriminazioni. Nei campi di sterminio le persone erano identificate da un simbolo: la stella gialla per gli ebrei è nota a tutti. Ma c'era anche il triangolo che, a seconda del colore, etichettava persone differenti. Oggi è fondamentale sostenere che ogni persona ha il diritto di essere se stessa e che la diversità è una ricchezza; lo dobbiamo a tutte le persone che hanno subito discriminazioni e che ricordiamo in questo giorno e, anche grazie a questo nuovo spazio della memoria nella nostra città, ogni giorno dell'anno". Infine cinque classi terze della scuola secondaria di primo grado Calderari e quattro classi quinte della scuola primaria Zecchetto hanno letto alcune poesie e brani dedicati al Giorno della memoria. Durante la giornata si terranno altri momenti di riflessione per il Giorno della memoria. Nel tardo pomeriggio, si legge infine nel comunicato, in centro storico, con ritrovo alle 18.45 in piazza San Lorenzo, il Comune insieme ad Arcigay 15 Giugno, con la partecipazione del Coordinamento delle associazioni LGBT della provincia di Vicenza, promuove la "Marcia della memoria", per ricordare le vittime dell'Olocausto e delle leggi razziali e di tutti coloro che, a rischio della propria vita, hanno protetto i perseguitati ebrei, nonché tutti i deportati militari e politici italiani nella Germania nazista.

Da piazza San Lorenzo si proseguirà fino a piazza dei Signori dove, in Loggia del Capitaniato, si terrà un momento di raccoglimento: dopo i saluti delle autorità e la lettura di alcune testimonianze tra cui quella della comunità ebraica di Padova, del Comi.VI.H e del presidente dei Sinti Italia Davide Casadio, che non sarà presente perché invitato al Quirinale per le celebrazioni del 27 gennaio, chi avrà piacere potrà esprimere un proprio pensiero o leggere una poesia. Sarà presente anche il maestro Giuliano Fracasso alla fisarmonica. La cerimonia si concluderà con l'ascolto della preghiera-canzone GamGam. In serata, sempre il 27 gennaio, alle 20.30, l'assessorato alla crescita propone lo spettacolo "Una cena veramente straordinaria - L'amore, la vita, la morte ai tempi del ghetto" nell'auditorium del Museo del Risorgimento e della Resistenza di Villa Guiccioli, in viale X Giugno 115. In occasione della ricorrenza del Giorno della memoria, come disposto dalla Prefettura oggi, venerdì 27 gennaio, a palazzo Trissino, a palazzo uffici e in Loggia del Capitaniato sono state esposte le bandiere a mezz'asta.


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Inviato Sabato 28 Gennaio 2017 alle 00:11

Utile e lodevole iniziativa.
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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