Orafi: incontro con prefetto, questore e vertici dei carabinieri e gdf per la sicurezza
Mercoledi 23 Marzo 2011 alle 18:40 | 0 commenti
Confindustria Vicenza - Dopo i recenti episodi di rapine ai danni di attività orafe vicentine.
I presidenti delle sezioni orafe di Confindustria Vicenza, Apindustria, Confartigianato e CNA hanno incontrato oggi il Prefetto di Vicenza, Melchiorre Fallica, il Questore Angelo Sanna, l comandanti provinciali dei Carabinieri Michele Sarno e della Guardia di Finanza Antonio Morelli per esporre le preoccupazioni della categoria in merito al recente riemergere del fenomeno delle rapine ai danni di aziende orafe.
L'incontro ha fatto seguito a una lettera che il presidente di Confindustria Vicenza, Roberto Zuccato, ha inviato nei giorni scorsi al Prefetto per segnalare il problema della sicurezza per le aziende orafe vicentine. "Una vera e propria recrudescenza del fenomeno - aveva scritto Zuccato -, con episodi particolarmente dannosi per le aziende colpite e singolari nelle modalità di attuazione".
Giuseppe Corrado presidente degli orafi provinciali di Confindustria, Franco Pozzebon presidente degli orafi di Confartigianato, Florio Dal Zovo presidente orafi di Apindustria e Arduino Zappaterra presidente orafi CNA, hanno portato al Prefetto e alle forze dell'ordine il disagio di tutti gli operatori del settore.
"Purtroppo abbiamo già conosciuto in passato il triste fenomeno delle rapine ai danni delle nostre aziende, contro il quale le forze dell'ordine hanno sempre espresso massimo impegno, con risultati concreti e lodevoli - ha ricordato Pozzebon, in qualità di rappresentante del Tavolo intercategoriale che unisce tutti i produttori orafi delle quattro associazioni -. Adesso torniamo a registrare una ripresa che non può non preoccupare noi e tutti nostri collaboratori".
"Il nostro settore attraversa ormai da tempo una fase congiunturale difficile, all'interno di un periodo di crisi economica generalizzata - aggiunge Giuseppe Corrado -. In questo contesto così incerto, questi fatti criminosi creano ulteriore motivo di precarietà e determinano un danno economico che diventa anche danno sociale".
La categoria ha dunque chiesto alle autorità di pubblica sicurezza un ulteriore incremento dell'attenzione nei confronti della sicurezza delle imprese del settore.
"Sappiamo che le forze dell'ordine stanno lavorando con grande impegno ed efficacia nell'ottica della prevenzione - dicono i presidenti degli orafi -. A loro chiediamo in questa fase un'attenzione ancora maggiore e particolare per allontanare nuovamente, come fatto in passato, la piaga delle rapine".
Dal Prefetto, dal Questore e dai comandanti di Carabinieri e Guardia di Finanza è giunta conferma della massima attenzione che viene rivolta al problema.
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