No Dal Molin, due settimane di eventi al presidio a 10 anni dall'inizio della protesta
Lunedi 9 Gennaio 2017 alle 08:32 | 0 commenti
Come dieci anni fa, a Ponte Marchese ritorna il presidio dei No Dal Molin. Quel grande capannone che il movimento di lotta contro la nuova base militare americana all’aeroporto di Vicenza innalzò il 16 gennaio 2007, poco dopo la frase pronunciata dall’allora presidente del consiglio Romano Prodi da Bucarest che aveva dato il via libera alla costruzione della caserma Del Din. La base a stelle e strisce è già operativa da qualche anno, ma nel tempo i No Dal Molin hanno continuato a portare avanti le loro battaglie, nonostante il presidio in mezzo ai campi tra Vicenza e Caldogno sia stato smontato. Ora ritorna per un ciclo di eventi diluiti in due settimane, dal 12 al 26 gennaio.
«Non vogliamo affrontare questo anniversario con una commemorazione o un ricordo nostalgico dei tempi passati, ma vogliamo utilizzare l’occasione per rilanciare le battaglie nel nostro territorio – si legge in una lettera aperta, sottoscritta da oltre un centinaio di persone del movimento –. A settembre abbiamo aperto la campagna #vicenzasisolleva contro le grandi opere e le servitù militari, nella quale siamo riusciti a costruire decine di iniziative, incontri e dibattiti pubblici e una presa di coscienza di tanti vicentini e vicentine sulle problematiche di Vicenza e della sua provincia». I No Dal Molin hanno, insomma, nuovi obiettivi: «Vicenza è stata sorda e ignorante davanti alla richiesta di un’accoglienza degna per chi fugge da guerre o calamità naturali e altrettanto silente e docile di fronte a chi deruba i risparmi e avvelena la terra – continua la lettera –. Questa realtà quotidiana ha generato una guerra tra poveri che rifiutiamo. Vogliamo invece ri-orientare le bussole verso il sistema dei veri responsabili e le loro tristi cattedrali nel deserto, avvolte dagli scandali: ad esempio, Banca Popolare di Vicenza e Del Din, Borgo Berga e Gendarmeria Europea, Tav e Pedemontana, fino alla Valdastico Nord». L’inaugurazione del presidio sarà giovedì alle 21 con lo spettacolo teatrale di Marta Cuscunà e proseguirà fino al 26 gennaio con conferenze, dibattiti e assemblee. Non mancherà la cucina e il bar «popolare». Momento clou sarà la manifestazione prevista per il pomeriggio del 21 gennaio in centro città , con partenza da piazza Matteotti per «fermare le grandi opere inutili».
Di Elfrida Ragazzo, da Corriere del Veneto
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