La politica nello Stato Italiano a partire dalla fondazione del Partito Socialista Italiano nel 1892 è stata caratterizzata da schieramenti tra loro opposti ed ognuno con una visione dello Stato antitetica. Si può senza dubbio affermare che ognuno voleva uno Stato a propria immagine e somiglianza, non vi era e in parte non vi è neppure oggi quella autentica visione politica che vede tutti uniti nella affermazione dello Stato e del modo di gestire la cosa pubblica. Facciamo un po' di storia partendo dal successo che ebbe il Partito Socialdemocratico russo; nato nel 1898 nel 1903 si divise, caratteristica dei partiti di sinistra di filiazione marxista, in due fazioni: menscevica e bolscevica.
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Forse aveva ragione Pierluigi Bersani, quando con una delle sue metafore dipingeva alcune promesse elettorali: "Questo maiale è tutto prosciutto!" ̶ pare abbia bisbigliato al suo corregionale Romano Prodi. Come non dargli ragione se contemporaneamente si progettano il reddito di cittadinanza, l'abolizione della legge Fornero, e la flat tax? Questo porco è tutto prosciutto, quest'erario pubblico è senza fondo. Certo, è assolutamente necessario intervenire per calmare i rigori della povertà , della mancanza di lavoro, di reddito.
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Pubblicato il 18 febbraio 2018, aggiornato con appello ai leader delle varie liste il 26 alle 22.44e completato il 2 marzo alle 19.47 col video della firma dell'appello da parte di Giovanni Coviello con Patrizio Miatello. "Penso di poter affermare - ci dice Giovanni Coviello che ha fondato quasi 12 anni fa questo mezzo indipendente -, senza timore alcuno di smentite, neanche dei più protervi bastoni del potere che provano a chiuderci la bocca, di essere stato il primo, esattamente dal 13 agosto 2010, data del mio primo articolo sul tema (cfr "Vicenza. La città sbancata"), l'unico e per molti anni il solo a denunciare i fatti che poi avrebbero portato al crac della Banca Popolare di Vicenza (e di Veneto Banca)".
Giovanni Coviello, coordinatore cittadino del Psi di Vicenza e candidato al Senato per Insieme nel collegio plurinominale Veneto 2 (Vicenza, Verona e Padova), durante la conferenza stampa di sabato della coalizione di centro sinistra ha ribadito alcuni punti caratterizzanti del programma della lista che unisce socialisti, verdi e civici prodiani, tra cui la lotta alla corruzione, la tutela del risparmio, un'Europa più vera e uguale, la casa e il diritto alla dignità del lavoro, ha ricordato a Daniela Sbrollini, candidata Pd anche nell'uninominale, che ogni voto dato a lui tramite Insieme è automaticamente un voto per lei.
N.d.d. Mantenendo il nostro stile di apertura a tutti pubblichiamo questo testo di Italo Francesco Baldo, nostro opinionista indipendente, che è in contrasto con le posizioni e le idee del nostro fondatore, ed editore, Giovanni Coviello, candidato al Senato con Insieme, la lista sostenuta da Romano Prodi, che non vede "comunismo", ci dice, nell'azione politica dell'ex Commissario UE e dell'ex primo ministro e fondatore dell'Ulivo, criticato, dal lato "democristiano" da Baldo, e che, se pure lo vedesse, lo valuterebbe storicamente e culturalmente in maniera a dir poco diversa.
Il 5 marzo è già arrivato. Almeno nel centrosinistra. Il balzo temporale verso il dopo-voto lo ha imposto di fatto ieri.17 febbraio, Romano Prodi. È un salto che anticipa la resa dei conti che in molti immaginano dentro il Pd. Un regolamento degli affari interni che ha un primo imputato e si chiama Matteo Renzi. E che nello schema del Professore dovrebbe produrre un nuovo baricentro, coÂstituito dall'attuale premier Paolo Gentiloni.
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Dopo il chiaro e atteso endorsement odierno di Romano Prodi alla lista Insieme, il cui nucleo fondativo è stato il Psi con i Verdi e con i prodiani di Area Civica, come coordinatore cittadino del Psi Vicenza, da un lato, e dall'altro come candidato di Insieme al Senato Collegio Veneto 2, non posso che concordare con la soddisfazione già espressa dal segretario regionale del Psi Veneto, Luca Fantò, improntata alla logica della costruzione comune e non verticistica dei progetti, a livello nazionale e locale.
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Stamani a Bologna, scrive Luca Fantò, segretario regionale PSI del Veneto, in un'assemblea organizzata dalla lista "InsiemeItalia-Europa", nel suo intervento, il oresidente Romano Prodi ha dichiarato "Abbiamo bisogno di una coalizione di centrosinistra forte e unita, che ponga al centro valori di maggior eguaglianza e maggior Europa". Il Presidente Prodi - che oggi presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, presente anche lui all'assemblea, definsoce "il simbolo del centrosinistra che vince", ha quindi dichiarato come la sua presenza alla manifestazione organizzata da "Insieme" non fosse casuale bensì "la testimonianza a sostenere quella parte della coalizione di centrosinistra cui mi sento particolarmente legato perchè porta avanti la logica che era il mio sogno, vedere unito il centrosinistra". Di seguito riportiamo l'articolo completo sull'endorsement a Insieme di Prodi su LaRepubblica.it.
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Se l'età non è una malattia ... poco ci manca. Non è però il caso di Eugenio Scalfari che perlomeno è coerente da quasi ottant'anni: non aveva mai capito nulla prima ... e non capisce nulla anche adesso. Così come alcuni socialisti (è il caso di Mussolini) sono diventati fascisti, allo stesso modo, quando il regime si è dissolto, alcuni fascisti (è il caso di Scalfari) sono diventati socialisti. Questa è stata la strada percorsa ad esempio dal repubblichino Dario Fo, ma anche da Eugenio Scalfari che, da redattore del giornale "Roma fascista", è arrivato ad essere un paladino della sinistra. Insomma due personaggi entrambi coerentemente in prima fila nelle manifestazioni del 25 aprile.
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