Moretti fornisce i conti del suo "viaggio" elettorale e attacca sulla poca trasparenza di Grillo
Mercoledi 14 Maggio 2014 alle 18:39 | 1 commenti
Alessandra Moretti, passa al contrattacco. Dopo la notizia rivelata da VicenzaPiu.com della cena elettorale organizzata da Gianfranco Simonetto, presidente della Maltauro, nel giorno in cui veniva arrestato Enrico Maltauro per presunte mazzette all’Expo 2015, prima è arrivata una parziale spiegazione sulla vicenda durante l’incontro con il ministro Andrea Orlando, mentre ora la candidata vicentina capolista del Partito Democratico alle elezioni europee ha deciso di spiegare i dettagli della sua campagna elettorale definita “low costâ€, con una richiesta diretta al comico Beppe Grillo leader del Movimento 5 Stelle.
“Sto facendo una campagna vecchio stile che mi sta regalando una delle più belle esperienze umane della mia vita - racconta con emozione la candidata Pd - ho incontrato migliaia di persone che hanno voglia di farcela e ho scelto la cifra della sobrietà anche nelle spese: bisogna che la politica dia un segnale anche in questo senso: niente spot, pochi manifesti e tanta comunicazione sui social media, il resto lo fanno l'energia e la passioneâ€.
“La mia è una campagna elettorale low cost - spiega Moretti - che non supera i 50 mila euro, con migliaia di chilometri percorsi e moltissimi Comuni visitati: circa 6mila km per un totale di un centinaio di iniziative su oltre 70 Comuniâ€.
Un "viaggio" quello dell’onorevole vicentina che l’ha portata in giro per le città di Veneto, Emilia Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Trentino e che non è ancora concluso, visto che mancano dieci giorni al voto. Ma in che modo si è sorretta finanziariamente la corsa “morettiana†verso uno scranno al parlamento europeo? Moretti fornisce dati precisi a riguardo:
“Per quanto riguarda le spese sostenute e il finanziamento è tutto on line sul mio sito web alessandramoretti.it alla pagina "Operazione trasparenza": fin qui le donazioni registrate su un apposito conto corrente ammontano a 21mila euro, cui va aggiunto un contributo di 22.500 euro dal Pd nazionale e un finanziamento della mia famiglia per altri 10mila euro. La rendicontazione, al momento resa in percentuale, è così divisa: 20% comunicazione digitale, 50% produzione e distribuzione materiali, 30% costi di struttura e staffâ€.
Numeri che, secondo la parlamentare vicentina del Pd, non sono stati resi pubblici per quanto riguarda la campagna elettorale europea del Movimento 5 Stelle:
“Faccio notare che la stessa trasparenza non si riscontra sul blog di Beppe Grillo. A fronte di un finanziamento di quasi mezzo milione di euro, il leader del M5S non ci ha ancora fatto sapere quanto sono costati e chi ha pagato i palchi del suo tour: sul blog, alla voce "spese sostenute", ad oggi campeggia un bello zero e questo non è un caso isolato: anche il sito tirendiconto.it è fermo con gli aggiornamenti dal dicembre 2013. Beppe, batti un colpo, facci sapere come spendi i soldi di cittadini onesti che hanno fiducia in te!â€.
Un’accusa pesante per un movimento che fin dalla sua fondazione ha fatto della trasparenza e dell’ “aprire il parlamento come una scatoletta di tonno†uno dei suoi cavalli di battaglia.
Chissà , forse Moretti e Grillo proveranno a chiarirsi, magari a una bella cena (post) elettorale.
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